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Autore: like    21/06/2013    1 recensioni
Be, non c'è molto da dire, è semplicemente uno sfogo di tutto quello che ho dentro...
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ancora... e ancora... e ancora un taglio dopo l'altro
per uccidere il mostro che ho dentro,
perchè non chiedo aiuto?
Non lo merito
non merito la pietà o la compassione
non merito l'aiuto delle persone

ho paura del buio,
ho paura del silenzio,
ho paura di ciò che la mia mente può formulare in quei momenti
quando non si concentra su nulla e vaga nell'oblio
mi rivela i peggiori pensieri
le peggiori intenzioni che il giorno aveva cancellato
tornano i pregiudizi
torna il non sentirsi abbastanza,
torna il cosa ci faccio io qui? Che mi assilla da anni
tornano i pensieri scomodi e i sogni irrealizzabili
tornano le lacrime e la voglia di morire

Quando c'è la luce mi sento meglio ma mi nascondo,
mi beo della sensazione di vuoto che provo nell'isolarmi dalle persone
penso al fatto che per quanto molti credano di conoscermi
non mi conoscerà mai nessuno
mi rimprovero per la mia incapacità cronica di fidarmi
e per la mia ostentata calma mentre creo bugie su misura
mi conosci? Ricordami in quale versione.
Forse la santarellina che va bene a scuola
o forse come quella che ascolta Punk-Rock
Come quella che dice di essere forte
o come quella che è crollata?

Sono forte sai?
E allenata soprattutto,
cammino sul filo del rasoio da sempre
mi taglio, non mi taglio
mi faccio del male, non me ne faccio
è impressionante scoprire ciò che si fa a cinque anni senza saperlo
buttarsi dalla trave di un'altalena mentre i tuoi non guardano
o fare il bagno con mezza faccia scorticata perché sei caduta
la chiamavo ingenuità,
ora lo chiamo masochismo,
chiamiamo le cose con il loro vero nome
ci vuole fegato per lottare ogni giorno tra la morte e la sopravvivenza
non miro a vivere a lungo,
mi costruisco un giorno dopo l'altro,
oggi sono qui,
domani potrei annegare o cadere da un palazzo.

Si dice che avvenga un suicidio ogni 40 secondi
ogni 40 secondi qualcuno si toglie la vita di sua volontà
ogni 40 secondi qualcuno va in overdose,
si dissangua e smette di respirare
ogni 40 secondi, qualcuno
uomo donna ragazzo o bambino
saluta i suoi familiari sapendo che sarà l'ultima volta
sarà l'ultima volta che finge un sorriso e dice che sta bene
sarà l'ultima volta che vede il mondo che lo ha ridotto così
l'ultima volta per qualsiasi cosa voglia fare
e l'ultima volta che chiuderà le palpebre...
quanto mi manca per entrar a far parte di questa statistica?
Giorni, mesi, anni non so dirlo
per quanto ne so potrei finirla domani come tra tre anni
a chi importerebbe? Un peso in meno
un pensiero in meno,
una preoccupazione in meno...

Un taglio, un altro, un altro ancora
non miro all'oblio,
miro al dolore che mi risveglia dall'apatia
miro alla sensazione di pace che mi da il sangue mentre esce dal mio corpo
sono pazza, malata?
Non so dirlo, probabilmente sono solo altri difetti
aggiungiamoli alla lista, ormai non ci faccio nemmeno caso
insulto su insulto,
etichetta su etichetta,
ogni minimo particolare marchiato a fuoco nella mente
la gente non se ne accorge,
io ancora trovo tutte le mie cicatrici,
anche quelle che sembrano scomparse, le più sbiadite
quelle che non si dovrebbero notare,
e come se si fossero impresse nella mia retina
mi guardo i polsi e loro sono li,
sotto le ferite più recenti,
si nascondono e mimetizzano ma ci sono

Mi dispiace, non posso essere come voi
non posso essere perfetta
mi devo accontentare di fingere sorrisi e tirare avanti
nemmeno la mia migliore amica sa di tutti i tagli
c'è dentro pure lei, ma lei è forte, lei può farcela
non deve pensare a me,
io sono stanca di lottare, di fingere,
di (soprav)vivere in questa realtà
sto solo aspettando il momento giusto
sto aspettando che realizzi i suoi sogni e si dimentichi di me
poi sarò pronta,
uscirò di scena nel silenzio del teatro vuoto che è la mia vita

Sono stufa di venir meno alla parola data
di non tener fede a quelle tre parole “smetterò lo prometto”
sono stanca di dover nascondere tutto a tutti
ma non c'è altra via o soluzione
ho paura di essere considerata pazza dalle persone
ho paura del giudizio altrui,
non sono normale, lo so
non lo sarò mai ne lo sono mai stata
apro gli occhi ogni mattina chiedendomi quando farla finita
stamattina, domani?
Non ha mai avuto importanza per me
non vivo alla giornata
sopravvivo tiro avanti per puro orgoglio
non posso farmi vedere mentre crollo

Se hai la tentazione di entrarci, per favore, ascoltami, ascolta qualcuno che c'è dentro fino al collo e non sa come uscirne; non ne vale la pena, non ne varrà mai la pena, non uccide quello che hai dentro, nemmeno lo fa restare in silenzio per qualche minuto, ti fa sentire uno schifo, ti fa sentire debole, se stai male, parlane, con chiunque, anche uno sconosciuto, non vale la pena di farsi del male, trova qualcuno per cui vivere, un amico, un cantante, chiunque o qualunque cosa, ma non entrarci, TI PREGO, TI SCONGIURO, non fare come me, non decidere che non ne vale la pena, SII FORTE; LOTTA E SCONFIGGI I TUOI DEMONI! Ricordati, sei bellissima/bellissimo, non importa quello che dicono (you're beautiful, don't matter what they say.)
   
 
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