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Autore: Meoy    21/06/2013    2 recensioni
Yukiatsu x Tsuruko:
'Ps. Spero che la molletta si intoni con il vestito, senza di te e il tu aiuto ho decisamente poco senso dello stile. Dillo che ti ho sorpresa e che non ti aspettavi fossi capace a fare degli scherzi (in realtà, mi ha aiutato Jintan).
E non mi chiedere perchè l'ho fatto, è ovvio. Mi mancavi.
Yukiatsu'
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsumu Matsuyuki/Yukiatsu, Chiriko Tsurumi/Tsuruko, Naruko Anjō/Anaru, Tetsudō Hisakawa/Poppo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati diversi, insignificanti, giorni da quando Menma era sparita; 'per sempre', avrebbe rimarcato Tsuruko di fronte a quella situazione, con la sua abituale freddezza, ma lei aveva smesso di demoralizzarlo e riportarlo con i piedi per terra. Figuriamoci di conversare con lui, senza scadere nell'imbarazzo o nel silenzio più totale.
«Perchè mi stai evitando?»
Anche quel giorno i ragazzi si erano riuniti al capanno dei Super Busters della Pace, non per discutere o rivolgersi parole offensive, ma solo per stare in compagnia e divertirsi. Erano tutti buoni amici ora, anzi, per essere esatti, non avevano mai smesso di esserlo davvero, anche quando pensavano che allontanarsi avrebbe risolto ogni problema.
«È il mio compleanno, Yukiatsu. Le domande, le richieste, le fanno solo i festeggiati.»
Erano un po' distanti dal rifugio, dove provenivano in sottofondo gli schiamazzi di Poppo, esaltato nel decorare l'ambiente con festoni e altri addobbi; Tsuruko non aveva mai amato il disordine, il caos, quindi aveva accettato di parlargli soltanto se l'avesse portata via da lì.
Il ragazzo ignorò la risposta precedente, rivolgendole un sorriso altezzoso – quello che usava sempre per nascondere ciò che sentiva davvero: «Non avrei mai pensato che fare la strada da solo sarebbe stato così triste, o noioso. La commessa di quel negozio femminile in stazione mi ha fermato per chiedermi perchè non venissi più a fare compere lì con la mia ragazza. In realtà, non lo sapevo neanch'io.»
«Non dovresti fare il vago con 'quel negozio femminile in stazione', lo sai bene che era la risorsa principale del tuo hobby del travestimento; e, in secondo luogo, io non ero, non sono – la voce della ragazza assunse un tono estremamente duro –, non sarò mai, la tua ragazza.» Yukiatsu notò come Tsuruko, anche se si sforzasse di apparire calma e tranquilla, in realtà fosse molto tesa, dato che teneva lo sguardo basso e le gambe perfettamente allineate.
«Ma sei stata, sei e sarai comunque una persona importante per me, che tu lo voglia o no.» dopo quelle parole improvvise, pronunciate come se fossero un giuramento, si rese conto che neanche lui si sentiva più a suo agio e aggiunse velocemente: «Buon compleanno, Tsuruko.»
La ragazza s'irrigidì al tocco delicato – e quasi immediato – delle labbra di Yukiatsu sulla sua fronte. Si ordinò di dire qualcosa ma, l'attimo dopo, lui se n'era già andato senz'alcuna spiegazione, lasciandosi alle spalle un pacchetto regalo dalla confezione colorata, destinato probabilmente alla festeggiata.
Era spaesata. Di solito, Tsuruko riusciva a prevedere ogni mossa in anticipo di Yukiatsu, non perchè avesse qualche talento speciale, ma semplicemente perchè lo conosceva meglio di qualunque altro. Tutto ciò che aveva fatto quel pomeriggio, invece, andava contro il suo normale comportamento e l'aveva decisamente sorpresa, per una volta non in senso negativo. 
«'I vestiti bianchi sono sopravvalutati'» Tsurumi lesse due volte il bigliettino allegato al regalo e lo arrotolò, più confusa di prima, per poi aprire la scatola e vedere ciò che conteneva: uno splendido abito blu scuro, privo di maniche e con la gonna a balze. Su e giù, doveva valere almeno di 5000 yen, il che la lusingò un po': «Ora capisco...» sospirò, da un lato – il predominante – divertita da quella situazione assurda.
Nel frattempo, un urlo sovrumano femminile riecheggiò nella radura, spaventando almeno due nidi di uccelli: «Poppo! Perchè stavo per ingoiare questa cosa?!»
Tsurumi riconobbe la voce arrabbiata della sua amica Anaru e pensò che per farsi sentire fin da lì doveva esser successo qualcosa di grave, molto grave, ma decise comunque di ignorare la cosa; poteva darsi una pausa da sola se, teoricamente, oggi era il suo compleanno.
«È soltanto una molletta, Anaru! Sarà capitata per sbaglio...»
«Come può capitare per sbaglio una molletta in una torta di compleanno, eh?!»
«Ce l'ho! Magari è come uno di quei film romantici americani...ma sì, dai, come fai a non capire? Qualcuno voleva farci una proposta di matrimonio e, dato che si vergognava, ha deciso di regalarci l'anello in questo modo!»
«Prima di tutto, elimina quel 'ci'. Ero io quella che stava per morire assassinata!» 
«Hai ragione: quell'anello, o meglio, quella molletta, non è per noi.» ci fu un'attimo di silenzio, intriso di pathos. «E' per me! Qualcuno là fuori mi desidera ardentemente!»
'Ps. Spero che la molletta si intoni con il vestito, senza di te e il tu aiuto ho decisamente poco senso dello stile. Dillo che ti ho sorpresa e che non ti aspettavi fossi capace a fare degli scherzi (in realtà, mi ha aiutato Jintan).
E non mi chiedere perchè l'ho fatto, è ovvio. Mi mancavi.
Yukiatsu'
Tsuruko rise.


  
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