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Autore: I am in love with a train    21/06/2013    0 recensioni
Storia ambientata nel periodo in cui i my chemical romance hanno aperto alcune delle date dell'american idiot tour dei green day... e niente, spero solo che vi divertiate a leggerla tanto quanto mi sono divertita io a scriverla :3
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Sei peggio di un bambino capriccioso-
-No Mikey, io ho tutte le mie ragioni per comportarmi così-
-Gee, Mikey ha ragione… hai esagerato- concluse serio Frank: sembrava realmente incazzato con il suo ragazzo, non gli piaceva quando assumeva certi atteggiamenti; perché doveva farsi odiare dalle persone quando in realtà era un ragazzo d’oro? Perché quando decideva che qualcuno non gli andava a genio cercava in tutti i modi di rendersi antipatico a sua volta? Perché doveva assumere quell’aria da superiore? E perché lui si doveva corrodere il cervello con queste seghe mentali? Non riusciva proprio a capire…
Tornarono velocemente in albergo, quando, poco prima che entrasse nella sua stanza, Mikey fermò il fratello maggiore: -Devi chiarire, e lo devi fare subito-.
Ma che diamine, non era stato lui a proporre questa cosa? E allora perché adesso mi dice di smetterla? Che fratello incoerente che ho… e poi anche Frank! Pure lui è dalla parte dell’ipocrita! Non ci credo, non ci voglio credere! Qui nessuno riesce a capirmi? Che palle, vado a farmi una doccia…
-Aaaah!!-
-Aaaah!!-
-Che ci fai tu qua?? Chi ti ha dato la chiave per entrare??!-
-Io-io… non volevo!-
-Oltre che a un infarto credo che tu sia riuscito a farmi raggiungere l’esaurimento nervoso… FUORI DI QUI!-
Un Trè Cool alquanto scioccato e mortificato corse fuori, andandosi a rinchiudere nella propria stanza in fondo al corridoio. Gerard, scazzato, richiuse la porta in malo modo e si gettò sulla poltrona che si trovava in un angolo, in parte al letto, con un gomito poggiato sul bracciolo e la mano che gli sorreggeva la testa.
Quella che inizialmente era nato come pretesto per bisticciare e in parte come uno sfogo per divertirsi del frontman, ora si stava rivelando altro… perché ora che ci ragionava, Billie Joe avrebbe potuto benissimo cacciarli a calci nel culo e trovarsi una band molto  più talentuosa e con membri più rispettosi di loro (o meglio, di lui); e invece no, nonostante tutto, nonostante il grande astio che provava nei suoi confronti, non gli toglieva questa grande possibilità. Gli doveva essere riconoscente, in fin dei conti…
Cullato dai suoi pensieri, si addormentò su quella poltrona.
 
-Billie… poteva risparmiarselo è vero, ma ti chiedo di soprassedere… soprassiedi, e vedrai che in men che non si dica sarà tutto finito… se li cacci ora, dove la troviamo un’altra band?-
-Mickey, centinaia di band sarebbero disposte ad aprire dei nostri concerti…-
-Ma nessuna sarebbe all’altezza di quei cinque sbarbatelli. su, ragiona dai!- anche Billie e Mike erano tornati in hotel, e ora erano nella stanza del vocalist a discutere: lui pensava che se alloggiavano nello stesso albergo da poco più di un giorno ed erano arrivati quasi alle mani, nel giro di una settimana si sarebbe ritrovato in un bosco a seppellire il cadavere di Gerard. E l’idea lo allettava molto.
-E poi mancano un solo giorno al primo concerto, dove vuoi trovare qualcuno disposto a sostituire i My Chemical Romance in così poco tempo?-
-Sì, hai ragione…- Mike raggiunse con pochi passi il moro che era seduto sul letto, a testa bassa, e lo abbracciò chinandosi, facendogli affondare il viso nel suo petto; Billie poggiò le mani sui fianchi del biondo, e strinse nei pugni la sua maglietta come a farsi coraggio; poi lo scostò delicatamente e si diresse verso la porta.
-Dove vai?-
-A chiarire-
-A quest’ora?- Billie diede uno sguardo veloce all’orologio, che segnava le 0:15 –Sì-
 
-Aaand weee are the champions, my frieeends…. And weee’ll keep on fighting till the eend…-
-Ehi ragazzi, niente da f… ehi, ma che cavolo state facendo?? No, le mie birre!!- Trè si lanciò verso gli altri, togliendo dalle loro mani le birre che avevano fregato dal suo frigo-bar: - io sto via per mezzora e voi vi ubriacate come spugne e per giunta con il MIO alcool??-
-Ehi amico- iniziò Bob Bryar, appoggiandogli una mano sulla spalla per sorreggersi:- non te la devi prendere… sai… c-ci stavamo annoiando, e… sai com’è!- concluse, fermandosi ogni tre secondi e ondeggiando pericolosamente con la testa, tanto che sembrava dovesse cadere a terra in preda ad un coma etilico da un momento all’altro.
-No! Perché non è possibile che voi in trenta minuti siate riusciti a finirmi tutte le scorte e a ridurvi in questo stato!-
-Daai Trèèèè…. Non prendertela… piut-piuttosto… dov’è che eri?- chiese invece Jason.
-Ero in camera di Gerard! Porca miseria, è da più di un’ora che ne parliamo!-
-Vero, possibile che non te lo ricordi?? Ma toglimi u… una curiosità… perché?- domandò ancora il perspicace Ray.
Trè era lì da qualche minuto e già non ne poteva più, li avrebbe volentieri presi tutti e tre e buttati giù dalla finestra:- Ma che cazzo, voglio semplicemente sapere se il vostro cantante e il vostro chitarrista stanno insieme!- tentò di spiegare molto lentamente e con vari gesti.
-Ma che schifo! Io non sto con Gee!- ribatté disgustato Toro.
-Ma non tu!! L’altro, Comecavolosichiama!-
-Aaaah…. Intendi Frank… ma non te l’avevamo detto? Lui è il ragazzo di Gerard…- dopo quest’ affermazione il batterista iniziò ad avere degli strani quanto inquietanti tic all’occhio destro, ma appariva relativamente calmo. Dopo qualche secondo esplose.
-E CHE CAVOLO NON ME LO POTEVI DIRE PRIMA???! Ma lo sai che per colpa tua Gerard mi ha beccato a frugare nelle sue cose???-
-Eh, scusami…- il povero chitarrista, mortificato, prese a fissare il pavimento triste.
-Dai… non fare così…- Trè invece, colto dai sensi di colpa, gli poggiò una mano sulla spalla, non sapendo che altro fare.
-Ok-
-Ma… in ogni caso… hai trovato qualcosa che potesse… uhm… avvalorare la tua tesi?- fece gesticolando Bob.
-Uhm, forse… ho trovato una marea di vestiti e… uhm, dei boa colorati e… delle foto molto compromettenti di quello che immagino sia stato lo scorso Natale- sul suo volto si dipinse un sorrisetto sadico, e tirò fuori da una sacca che si era portato appresso una busta trasparente con all’interno queste foto.
-Ooooh…- tutti si avvicinarono per vedere, e una risatina perversa si diffuse nella stanza.
-Muahahahah! Buon Natale Gerard!-
 
Billie contava i passi che lo separavano da quella camera, e nel frattempo pensava a ciò che avrebbe dovuto dire.
Gerard, siamo stati entrambi degli idioti, ma che ne dici di riprovarci e ricominciare tutto come se nulla fosse successo?
Come no, sembra una delle classiche frasi da telefilm per adolescenti.
Che ne dici di mettere un punto a questa storia e cercare di diventare amici?
Patetica.
Facciamo pace?
Da bambini.
MI VUOI SPOSARE???
Basta, stava sclerando.
Bussò un paio di volte alla porta, ma quando vide che nessun veniva ad aprire, iniziò a picchiare un pugno contro di essa cercando di farsi sentire, pensando che magari stesse dormendo.
Qualche mugolio, uno sbuffo, un tonfo e dei passi. Questo è tutto ciò che Billie sentì prima che Gerard gli venisse ad aprire. Quest’ultimo non capì al volo chi aveva davanti: si passò una mano in viso e dopo qualche secondo spalancò gli occhi.
-C-CHE CI FAI TU QUI? COSA VUOI??-
-Ehi calmati, io volevo soltanto…-
-No, via, vattene, non ti voglio!- lo spinse nel corridoio e velocemente richiuse la porta, dando qualche mandata di chiave, così da essere sicuro che nessuno più entrasse senza permesso.
-Uffi!- imbronciato, tornò nella sua stanza, gettandosi a pancia in giù sul letto.
-Non mi ha neanche voluto ascoltare!- piagnucolò.
-Su Billie, forse dovresti aspettare che sbollisca un po’… sarà ancora incazzato per questa sera, non puoi pretendere…- Mike lo fece alzare e lo strinse a sé, cercando di consolarlo.
-Sembra tutto inutile… sempre, se cerco di sistemare le cose, c’è qualcuno che mi rema contro e me lo impedisce…-
Il biondo non aggiunse nulla, lo fece sfogare per un po’, cullandolo tra le sue braccia e carezzandogli e baciandogli dolcemente i capelli, come a fargli capire che lui era lì e lo stava ascoltando. A un certo punto il moro smise di parlare e si allungò verso il viso del bassista –Grazie-
-Di cosa?-
-Di tutto- delicatamente fece incontrare le loro labbra in un bacio dolce e pieno d’amore. Non appena si staccò, si accoccolò meglio su Mike, godendosi per qualche minuto le attenzioni che questo gli rivolgeva, per poi addormentarsi sereno.
Il biondo si distese piano sul materasso, portandosi a dietro il corpo dell’altro; e così, abbracciato al suo amore, cadde anche lui tra le braccia di Morfeo.
 
La giornata seguente passò in fretta, tra i lamenti per le emicranie dovute alle bevute del giorno prima e le suppliche di Billie per un armistizio con Gerard, il quale ovviamente faceva di tutto pur di evitarlo; e ormai mancavano poche ore al concerto.
-Ehi, uhm, ragazzo!-
-Sì?- domandò cortesemente Frank, sentendosi interpellato.
-Scusami, ma il vostro vocalist DOV’È?- Kevin, l’addetto al soundcheck, stava dando fuori di matto a cercare Gerard, che sembrava esser scomparso nel nulla.
-Oh, non saprei dire…- pur di non incontrare lo sguardo di quell’ometto rosso di rabbia, fece volare il suo in giro, come se stesse realmente cercando il più grande:- oh, ma quello non è lui?-
-Lui chi, lì non c’è nessuno!- non fece neanche in tempo a finire la frase: non appena si voltò nuovamente nella sua direzione Frank era scomparso.
-Gee? Dove sei finito? Vieni fuori senno qui ci frustano uno ad uno per allentare la tensione…- stava vagando nei backstage tenendosi vicino al muro, quasi avesse paura di perdersi nel caso in cui si fosse allontanato troppo; ogni porta che gli si parava davanti la apriva alla ricerca del suo vocalist, ma l’unico risultato che ottenne furono una serie di situazioni imbarazzanti quando, senza accorgersene, apriva i camerini degli altri.
“Sala svago”. Che fantasia.
Aprì quella porta lentamente, come fanno i protagonisti dei film horror nei momenti clue, e nello spiraglio aperto infilò la testa: quello che vide gli fece perdere vent’anni di vita.
Gerard, il suo Gerard, era accovacciato con le gambe strette al petto sul divano e un’espressione triste e persa in chissà quali pensieri stampata in viso; ma la cosa che più aveva scioccato il piccoletto e il motivo per il quale ora stava correndo verso di lui era che teneva stretto tra le mani un barattolo di Nutella aperto e mezzo svuotato, dal cui bordo si vedeva spuntare il manico del cucchiaino con il quale se l’era presumibilmente spazzolata quasi tutta.
-GERARD!!! Nooo!! È ipercalorica!!!!- con un balzo gli strappò dalle mani quel cibo creato dal demonio per loro poveri mortali che, inconsapevolmente, cadevano nel peccato; altro che ira, avarizia, superbia, invidia, accidia, lussuria o gola; la Nutella è molto peggio di tutti questi messi insieme. Quella crema dall’inconfondibile sapore dolce e dal profumo di cioccolato e frutta secca, nocciole in particolare, che fa impazzire grandi e piccini, che ti impasta la bocca e ti regala il suo aroma  cedendolo alla tua lingua per qualche minuto….
Ecco, ora Frank aveva voglia di Nutella.
-Frankie! Ma io ne ho bisogno!- Gerard allungava le braccia placidamente verso ciò che gli era stato sottratto, senza però muoversi dalla posizione in cui si trovava, e mantenendo anche la stessa espressione.
-No! Non ne avevi bisogno prima e non ne avrai bisogno neanche adesso! Ora alzati e vatti a lavare le mani, che dobbiamo andare a fare il soundcheck!-
Il chitarrista dovette farsi tutto il viaggio per i corridoi a ritroso trascinandosi dietro un cantante svogliato e depresso per chissà quale motivo, che quasi cadde a terra a metà percorso per il semplice motivo che non voleva camminare. Quindi Frank cosa pensò bene di fare? Se lo caricò in spalla e proseguì così, quasi a carponi sul pavimento e sudando come un maiale per lo sforzo, con il viso di un Gerard apatico che gli spuntava da dietro la schiena. Esilarante da vedere. 






Holaa!! :D allora, come vi è sembrato il capitolo? *sente grilli che friniscono* eeehm... comunque! Questo è il penultimo capitolo, siamo quasi alla fine! Vedremo come si risolveranno le cose, se la puttanella Billie riuscirà a sistemare tutto con la nostra sassy divah Gerard u.u beh, lo scoprirete domani, quando metterò su l'ultimo capitolo di questa vostra tortura della storia :3
AnyWay, ora scappo :3 se avete bisogno di insultarmi pesantemente per il mio continuo attentare all'integrità della lingua italiana o per la scars(issim)a qualità dei capitoli (no dai, spero che almeno sia decente la trama di questa storia :3), fatelo nelle recensioni! :D
Bye! :D
  
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