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Autore: myki    05/01/2008    4 recensioni
"Non c’è speranza per una come me, né presunzione di un futuro diverso.
Posso solo osservare la vita di qualcun altro e sperare,
e sognare,
e pregare.
È terribile non possedere niente.. nemmeno una sensazione. Persa completamente, assuefatta al mondo, senza più un perché o una ragione.
Senza più niente."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fin' amour

             

RAY OF SUNLIGHT

 

 

Il cervello è un organo strano, complesso, e per me, sconosciuto anche dopo tutti questi anni, e illogico, lui che per definizione è razionale. Non riesco a capire come può essere trascinato dai sentimenti, corrotto dalle passioni, confuso dal tempo, affollato dai rimpianti del passato, delle cose fatte sbagliando e di quelle non dette per paura o vergogna. Vorrei possedere questi rimpianti, per quanto terribili, per quanto dolorosi.. vorrei aver compiuto sbagli.. vorrei ricordarmi di averlo fatto, per non vivere al buio, inconsapevole e cieca di fronte al passato. Appoggiata alla spalliera del letto, la testa tra le mani, costringo la mia mente a scavare nell’oscurità dei miei ricordi, per trovarne uno, anche uno soltanto, che non mi faccia sentire sola al mondo. Edward dice che sono fortunata, e che anche lui preferirebbe dimenticare tutto. So che lo dice solo per consolarmi: il vuoto della mente è una voragine aperta, pronta ad inghiottire i miei pensieri felici. Perché anche nel momento più bello della mia vita sono consapevole dell’immenso nulla che mi circonda, e questa certezza dà vita alla rabbia. La fiamma divampa nel petto, incontrollabile, immensa, e assoluta… è impossibile spegnerla, può solo essere alimentata ancora. E la collera sale implacabile, stregando tutto, afferrando tutto, mangiando e corrodendo. Spazza via ogni buon sentimento, ogni gioia… ogni speranza. Non c’è speranza per una come me, né presunzione di un futuro diverso. Posso solo osservare la vita di qualcun altro e sperare, e sognare, e pregare. È terribile non possedere niente.. nemmeno una sensazione. Persa completamente, assuefatta al mondo, senza più un perché o una ragione. Senza più niente. C’è voluto tempo perché capissi. Per comprendere che avere una famiglia è avere qualcosa.. è avere tutto. È l’unica cosa che mi sostiene, che mi fa vivere giorno dopo giorno. Grazie a loro non smarrisco la strada. La luce comincia a filtrare dalla finestra, e concentro la mia attenzione sulla polvere che vortica nell’aria. Ogni tanto Edward, o Jasper, si accorgono dei pensieri che mi affollano la testa.. ma non hanno modo di assicurarsene poiché ogni volta sono più veloce a sfoderare un nuovo sorriso. Da quando conosco Bella però, è cambiato qualcosa. È strano avere a che fare con un’umana.. e con le sue esigenze.. ma in un certo senso era ciò che mi mancava: mi permette di provare una vita normale. Aiutarla, organizzarle compleanni, sostenerla nelle quotidiane banalità, dai compiti al vestito da indossare, mi permette di vivere attraverso di lei, di portare a termine piccole cose che per me valgono come le più grandi.

 

“Alice..?”

Una voce interrompe i miei pensieri, riportandomi alla realtà.

 

“ È successo qualcosa?”

Agitata, mi metto a sedere sul bordo del letto, guardando Jasper direttamente negli occhi.

 

“No… devi smetterla di preoccuparti sempre..”

La sua voce è dolce, ma decisa.

 

“Sai che non posso farlo”

 

“Lo so..”

Jasper si avvicina lentamente, prendendomi il volto tra le mani. Dopo un lungo istante, ci distendiamo, vicini, senza dire una parola. Sento che vorrei piangere. Perchè io non posso farlo… e sono invidiosa di chi può sfogarsi, sia per gioia che per dolore. Ogni notte, da non so più quando, il terrore del vuoto si amplifica, incontrollabile… e lacrime invisibili mi salgono agli occhi. Nell’oscurità non c’è speranza di salvezza, non c’è appiglio che possa trovare… se non il miraggio di un raggio di luce. Da quella notte cambiò tutto: non mi persi più in strani pensieri… c’era qualcuno che mi tratteneva a terra. Il mio raggio di luce.

 

 

 

Dopo averla inviata per il concorso di Twilight non mi piaceva molto.. ma alla fine ho deciso di metterla lo stesso, perché rileggendola ci ho visto qualcosa di me. Spero vi piaccia.. ^o^ grazie!!                                                                                   

       

 

  
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