Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: siska30    21/06/2013    1 recensioni
'Cos'è questo?' gli prese il preservativo dalla tasca. -'Coglione, hai preso questo per consumare con Siska..io ti ammazzo.' lo minacciò, bloccando al muro.
'Non è per lei, giuro.' disse il ragazzo impaurito.
'A no?.' gli chiese Zayn. 'Prova a farle del male e ti giuro che non vedrai più la luce del sole.'
-------------------------------------
Zayn rimase lì, la guardò sorridere a qualche compagno, poi gli rivolse un ultimo sguardo. Dopo di che scomparì tra i corridoi dell'istituto. Ormai non c'era più nessuno in giro, il parcheggio era ormai deserto.
Si toccò le labbra e si infilò gli occhiali, mise in moto e partì velocemente.
Duranto il cammino sussurrò. 'Se quella ragazzina mi fa rincoglionire, mi ammazzo, mi ammazzo.'
------------------------------------------------------------------
Siska.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
E' il nostro segreto.


Odiava, odiava nel vero senso della parola, il lunedì. Ad essere sinceri, odiava tutti i giorni della settimana, esludendo il sabato e la domenica naturalmente. Sentii il suono della sveglia rimbobare tra le parete gialline della stanza. Odiava, odiava con tutta se stessa la scuola: i compiti in classe, le interrogazioni, i professori, il cibo, la palestra, e sopratutto i bulletti che la importunavano appena metteva piede nel piccolo parcheggio di quel fottutissimo istituito. 
Insomma, era sempre così gentile con tutti -il 30% del corpo studentesco- e loro puntalmente la trattavano da schifo. Aveva una buona media, aveva  A e B in tutte le materie. Faceva parte di un piccolo gruppo di ragazzi che le volevano bene. Ed era certa di questo, perchè beh...la mattina le chiedevano anche come stava. Non è cosa da tutti.
Siska alzò di poco il viso da sopra il cuscino bianco, per controllare l'ora; quell'aggeggio infernale segnava le 7:45. Sbuffò e si alzò completamente dal suo morbido letto, spostò il piumone -con sopra disegnati dei ghirigori lilla-. Si guardò intorno con occhi ancora semichiusi, non riuscì neanche a mettere a fuoco il cellulare che vibrava sul comò accanto al letto. Cominciò a massaggiarsi le tempie con i porpastrelli di entrambe le mani, si era svegliata con un mal di testa impressionante.
Si diresse subito nel bagno che si trovava vicino alla sua stanza, si fece una doccia calda che le fece sciosciere i muscoli, anche dopo una sana dormita, le avredde dato la carica per una lunga ed estenuante giornata. Si asciugò e si vestì con calma, indossò un jeans scuro, una felpa larga grigia e della converse del medesimo colore. Si fece una alta e non troppo stretta coda di cavallo, il mal di testa era sempre più frequente.
-'Mi odio, si mi odio.' si disse tra se e se. Non si piaceva. Il suo corpo le metteva i brividi, non era una mazza di scopa come le altre adolescenti della sua età, aveva della gambe formose, e aveva una pancia allenata, per via della ginnastica artistica.
Dopo aver finito, prese il cellulare, la borsa e scese al piano inferiore per fare colazione.
Scese lentamente le scale, quella mattina era davvero stanca, non voleva andare a scuola, proprio non voleva.
Si avviò in cucina, notanto che la televisione del salotto era accessa sul canale 24, naturalmente tutti erano impegnati a guardare il telegionare. 
Insomma, si trovava in una casa di poliziotti.
-'Buongiorno a tutti.' disse in un sussurro aprendo il frigorifero. Notò che al tavolo mangiando, si trovava sua madre Julie, un angelo sceso dal cielo. La donna della sua vita. Le sorrise e le disse. - 'Buongiorno tesoro.' 
Poi vide suo padre Paul, concentrato ad ingurgitare un cornetto alla crema, non le disse neanche un misero 'ciao', era impegnato a parlare con i suoi due colleghi di lavoro. Jesse Cardoza e Zayn Malik. Si soffermò su quest'ultimo, e notò la sua immensa bellezza. Quelle labbra carnose che lei aveva sempre paragonato a delle mele caramellate, i suoi capelli curati in ogni minimo dettaglio, quell'immacabile giubbotto di pelle nero. Anche Jesse era un bel 'ragazzo', ma Zayn era tutt'altra storia. 
Si morse il labbro inferiore e scosse il capo.
Prese una mela e si sedette di fronte a Zayn. Di colpo di svegliò, e tutta la stanchezza scomparì di punto in bianco.
-'Buongiorno comunque.' disse alzando un pò la voce per farsi sentire dai tre uomini di fronte a lei.
Continuavano a parlare initerrottamente, ma..davvero non riusciva a crederci. Si girò verso sua madre ridendo, com'era possibile che non l'avevano proprio notata?
Si schiarì la voce, sorrise a trentadue denti e con tutto il fiato che aveva in corpo disse.
-'SCUSATE!.' 
Improvvisamente, i tre spostarono lo sguardo sulla ragazza dinanzi a loro, Paul le rivolse un sorriso come fecero anche gli altri due.
L'uomo di casa si pulì le mani e le prese il volto tra quest'ultime. 'Amore, buongiorno, e scusaci, stavamo parlando un caso importante.' disse per poi posarle un bacio sulla fronte e sedersi.
La ragazza non disse niente, sorrise e ricominciò ad osservare Zayn.
-'Io dovrei andare a scuola.' disse, bevendo l'ultimo sorso di succo di frutta alla pesca.
Zayn si alzò e prese le chiavi della macchina e gli occhiali da sopra al marmo della cucina. 'Forza, t'accompagno io.
Lei annuii, e prese la borsa contenente i libri. Il cellulare e salutò uno per uno con un bacio sulla guancia. 
-'Franciska.' disse Paul prima che uscisse dalla porta assieme a Zayn.
La ragazza sbuffò, roteò gli occhi e lo corresse. 'Siska, papà! Siska!.' Il padre rise e guardò Zayn che gli fece un occhiolino. 'Fai attenzione.'
Lei annuii solamente, dopo di che attraversò il vialetto ben curato di casa Monroe ed aprii la portiera della macchina del ragazzo. Buttò lo zaino sul sediolino posteriore e poggiò i piedi sul croscotto.
-'Togli quelle zampe.' le disse il ragazzo infilandosi gli occhiali, per poi mettere in moto.
-'Ma smettila..' sussurrò tra le risate la ragazza.
-'Siska, togli quelle gambe dal mio cruscotto o te le taglio.' disse serio guardando davanti a se. La ragazza sbuffò e si arresse. A volte era davvero noioso, essere un poliziotto faceva questo effetto. 
Non sapeva il perchè ma, tutto ad un tratto, cominciò a ricordarsi di quando aveva 14 anni; Zayn la sera la pedinava quando usciva assieme alle amiche, sotto ordine del padre naturalmente. Rise a quel pensiero.
-'Perchè ridi?.' Le domandò.
-'Ti ricordi quando mi pedinavi la sera a 14 anni, quando uscivo con le mie amiche?.' gli chiese, stringendo di poco la coda di cavallo.
Scoppiò a ridere anche lui, scatenando anche la risata della piccola Monroe. Non le rispose, continuò a guidare concentrato, e Siska cominciò a guardarlo.
-'Con la zia, come va?.' gli chiese in un sussurrò.
Zayn e sua zia Mariah erano divorziati da un anno, dopo essere stati sposati tre anni. Si amavano, erano felici assieme ma alcune volte non riuscivano a comprendersi, cominciarono a litigare anche per cose futili: come chi doveva andare a fare la spesa o chi doveva lavare i piatti la sera.
Attese una risposta, ma non arrivò. 
-'Mi spieghi cosa t'ho fatto che non mi rispondi?.' gli chiese scocciata, voltandosi completamente verso di lui, che era impegnato a continuare a guidare.
Erano ormai arrivati al piccolo parcheggio della scuola e Zayn si tolse gli occhiali. 
-'Niente, ma questi non sono fatti che ti riguardano okay?.' le rispose finalmente, guardandola negli occhi.
Siska rimase impalata ad osservare quegli occhi meravigliosi, che le emanavano così tanta sicurezza e protezione, ma nello stesso tempo timore. Inclinò la testa di un lato chiudendo gli occhi.
-'Zayn..oggi non venirmi a prendere, okay?.' lo supplicò in un sussurrò.
Zayn la guardò confuso, non capiva perchè non doveva venire. Lo faceva ogni giorno, c'era sempre qualche ragazzo che la importunava, e lui era lì per lei. Era stata la piccola Monroe personalmente a chiedergli di accompagnarla e di venirla a prenderla quando poteva. 
-'Ma..che...? Siska, vai in classe. Subito, ti vengo a prendere all'uscita.'
Lo guardò, si morse un labbrò e non resistette. Lo baciò, con trasporto e con tutta la passione che aveva in corpo. Zayn sbarrò gli occhi sbalordito, ma dopo un pò si lasciò andare, godendosi quel momento. Le accarezzò una guancià dolcemente, quasi fosse di porcellana.
Siska gli morse il labbro inferiore per poi baciarglielo. Quando si staccò gli disse. -'E' il nostro segreto..shh.' scappò via, correndo verso l'entrata della scuola.
Zayn rimase lì, la guardò sorridere a qualche compagno, poi gli rivolse un ultimo sguardo. Dopo di che scomparì tra i corridoi dell'istituto. Ormai non c'era più nessuno in giro, il parcheggio era ormai deserto.
Si toccò le labbra e si infilò gli occhiali, mise in moto e partì velocemente. 
Duranto il cammino sussurrò. 'Se quella ragazzina mi fa rincoglionire, mi ammazzo, mi ammazzo.' 
 
 
 
 
 
Ciao belle bimbe!
sono nuova, anzi nuovissima (?)
E' la mia prima FF!ejdkshfjdckxeds, emozionata!
ho preso solo spunto, poi il resto verrà da se.
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOK, beleseme! Vorrei sapere il vostro parere, mi fate sapere? si? graaaaaaaazieeee:'3
ho finito!
quindi...alla prossima, aggiornerò presto!
-siska30

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: siska30