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Autore: Sekunden    21/06/2013    4 recensioni
Katherine e Klaus… due esseri eterni, accomunati da un odio che li costringe a cercarsi sempre e per sempre.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katherine Pierce, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il battito cardiaco di un essere umano, sa essere affascinante.
Quel movimento della gabbia toracica, quel respiro profondo e al contempo terrorizzato.
Ogni singolo dettaglio della persona era motivo di caccia, spietata e divertente.
Niente però, poteva essere paragonato al piacere di toccare un corpo sudato, sfiancato dall’estasi del rapporto sessuale ed esploso di desiderio. Le labbra carnose di un uomo che baciavano la pelle della sua amata, venerandola e mostrandole fedeltà assoluta in ambiti ben più che professionali.
Alla fine però, quei battiti e quel respiro sembrano mancare a chi li ha sempre bramati.
Katherine Pierce non vuole lasciarsi scappare l’ennesima occasione di cogliere la vita umana in un bacio al sapore di sangue, mentre l’ingenua preda si dimena innamorata e folle. Kat è agile, eccitata, piena di desiderio e sicurezza. Quei momenti si confondono tra la caccia felina e la seduzione femminile, amplificando sensazioni già esposte.
L’urlo del moro è strozzato, le dita lunghe e sottili della vampira lo accudiscono. Quel flusso sanguigno sembra non finire mai, perciò quando termina si trova consolazione solo all’udire quel povero cuore battere un’ultima volta.
Quella era pura ninfa, dono di chissà quale angelo-demone. Katherine ne è estasiata, nuda in un letto che presto avrebbe dimenticato della sua eterna esistenza.
Lasciò scivolare il corpo defunto sul pavimento, spaziandosi senza pudore. Era soddisfatta, appagata da ciò che era la sua vita da secoli.
Si amava, si toccava ancora, perché quella bellezza la rendeva ancor più narcisista. 
Quando chiuse gli occhi, sospirò ed una mano calda le fece perdere i sensi. Percepiva quel tanto bramato Potere, tremava dal terrore e dal vagheggiare il suo inconfondibile dominatore.

«Klaus…»
«Mi sei mancata molto, piccola Katerina»
«Lurido bastardo»

Quella presenza la segnava, si sentiva insulsa e al contempo vogliosa di ogni singola umiliazione. Eppure, lei continuava ad essere quella Donna che non rispondeva mai, ma chiedeva soltanto. Katherine ansimava, Katerina si sentiva scoppiare d’amore per quel corpo millenario, lo stesso che le aveva provocato ragioni molteplici di odio.
Klaus, aveva sempre un debole per quell’inguine perfetto, per quelle labbra morbide e irresistibili. Odiare quella bambina viziata rendeva il tutto più eccitante, considerando le circostanze.
Sfogò i suoi istinti primitivi su di lei, come aveva sempre fatto. Il loro rapporto si basava sul diffamare e seviziare, senza sosta. Le loro anime si cercavano, desiderose di potersi unire in un peccato ripetuto per anni, secoli e millenni.

«Quando tornerai?» chiese la vampira, avvinghiata all’ibrido.
«Lo sai benissimo, mia cara.»
«Dimmelo.»
Klaus si voltò verso la sua distrazione eterna, sollevandole il volto con un dito.
«Quando ti odierò abbastanza
   
 
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