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Autore: kymyit    21/06/2013    3 recensioni
-Esci da questo corpo!- esclamò Daisuke, gesticolando teatralmente.
Miyako non gli risparmiò un’occhiata di compatimento. Possibile che fosse così imbecille?
Era stato proprio lui la sera prima a lamentarsi di quanto poco femminile fosse e poi? A vederla, finalmente, in quei panni così sofisticati e differenti dal suo solito, si era messo a fare quelle uscite cretine da esorcista mancato.
Oh, ma non era finita lì, se quello lo terrorizzava, beh, il peggio doveva ancora venire, tant’era vero che il suo nome era Miyako Inoue!
Avrebbe dimostrato a mr. sono-fidanzato-con-miss-uomo che la ragazza dei sogni può diventare un incubo.
-Daichan, non fare lo stupido.- si sforzò di mostrargli un sorriso smagliante che lo lasciò senza fiato.
A Daisuke per un attimo parve di sentire scampanellare tutte le campane del paradiso.
“Ora ho capito!” pensò con le mani fra i capelli “Non è perché sono così masochista! Mi sono innamorato di lei perché è…” la guardò nuovamente e Miyako gli sorrise, appena rossa in volto. I capelli viola liberi da qualsiasi cappello o bandana, semplicemente adornati da un fermaciuffo floreale e un vestito azzurro moderno, molto femminile e leggermente scollato. Daisuke si voltò nuovamente “Stupenda!"
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisuke Motomiya/Davis, Miyako Inoue/Yolei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Barbie


Questa è la mia ragazza!






-Esci da questo corpo!- esclamò Daisuke, gesticolando teatralmente.
Miyako non gli risparmiò un’occhiata di compatimento. Possibile che fosse così imbecille?
Era stato proprio lui la sera prima a lamentarsi di quanto poco femminile fosse e poi? A vederla, finalmente, in quei panni così sofisticati e differenti dal suo solito, si era messo a fare quelle uscite cretine da esorcista mancato.
Oh, ma non era finita lì, se quello lo terrorizzava, beh, il peggio doveva ancora venire, tant’era vero che il suo nome era Miyako Inoue!
Avrebbe dimostrato a mr. sono-fidanzato-con-miss-uomo che la ragazza dei sogni può diventare un incubo.
-Daichan, non fare lo stupido.- si sforzò di mostrargli un sorriso smagliante che lo lasciò senza fiato.
A Daisuke per un attimo parve di sentire scampanellare tutte le campane del paradiso.
“Ora ho capito!” pensò con le mani fra i capelli “Non è perché sono così masochista! Mi sono innamorato di lei perché è…” la guardò nuovamente e Miyako gli sorrise, appena rossa in volto. I capelli viola liberi da qualsiasi cappello o bandana, semplicemente adornati da un fermaciuffo floreale e un vestito azzurro moderno, molto femminile e leggermente scollato. Daisuke si voltò nuovamente “Stupenda! Dev’essere stata una sorta d’intuizione geniale delle mie! Che bello, non sono masochista!”
La ragazza avrebbe voluto piantargli un calcio nella schiena per cancellargli dalla faccia quell’espressione beota di chi non sospetta minimamente cosa il destino stia per riservargli, ma si contenne ripetendosi mentalmente il suo nuovo mantra: “La vendetta va consumata fredda, la vendetta va consumata fredda, la vendetta va consumata fredda.”
-Ehi, Dai.- gli chiese chinandosi su di lui, ancora assorto nelle sue elucubrazioni mentali -Che ne diresti di andare ad Aqua City?-
-Ad Aqua City?- domandò lui, sul chi vive.
-Sì, vorrei fare un po’ di shopping con il mio caro fidanzatino, a meno che tu non preferisca stare qui a giocare con le formiche.-
Il “caro fidanzatino” storse un po’ le labbra.
-Shopping? Intendi andare al game center? Guarda che Space Demon Busters non è ancora uscito.-
-Lo so. Infatti, intendo fare un giro fra le vetrine per guardare vestiti, accessori, borsette e cose del genere. Poi vorrei comprare un costume da bagno, se vogliamo andare al mare con Mimi e Koushirou domenica.-
-Oh… d’accordo… - fece lui, deluso pregustando con tutto l’entusiasmo di cui fu capace la serata più pallosa della storia.
E se fosse stato solo per lo shopping…
Dopo aver trascorso un’ora in una boutique alla ricerca di una non precisata gonna di una marca dal nome improponibile, Miyako l’aveva trascinato con entusiasmo in un negozio di cosmetici, dove aveva dovuto attendere che si vezzeggiasse, senza peraltro comprare neppure una misera matita per gli occhi! E poi, goccia che fa traboccare il vaso, in un ristorante italiano.
“Si mangia!” aveva pensato, con gioia trionfale, pregustando spaghetti e bistecche e altre leccornie ma…
-Scusa, e la carne?- domandò squadrando astioso un piatto pieno di verdure rigorosamente prive di qualsiasi cosa potesse aggiungere grammi in eccesso al suo povero corpo distrutto.
Perché Miyako gli aveva chiesto col suo angelico sorriso di fare il cavaliere e di portarle le buste. Tutte e dieci.
Poi l’aveva fissato come si guardano i bambini piccoli -Stupido, sei anche un atleta. Se vuoi migliorare le tue prestazioni calcistiche, dovresti fare una dieta più sana.-
-Sì, ma da qui a morire di fame ce ne vuole! Senti, Miya… oggi sei un po’ strana… - disse guardandola nuovamente come se fosse posseduta.
-Non sarà per quello che ti ho detto ieri? Cioè, a me piace stare con te… a volte hai la grazia di un vichingo… - balbettò, minacciato dal mostro che aveva creato. In quel momento sentiva davvero la mancanza di quel vichingo che gli aveva fatto l’occhio nero mentre assistevano all’incontro di boxe di Hiroyuki Urameshi solo due giorni prima.
Alla faccia del tifo scatenato.
-Però preferisco che tu sia così piuttosto che una Barbie. Ti prego, dimmi che il processo è reversibile! Non resisterò altri cinque minuti!!-
Miyako chiuse gli occhi, ostentando un’aria seccata e sospirò.
-Perciò, suppongo che non sia necessario vendere tutti nostri videogiochi e dare i soldi in beneficenza a un canile per convincerti che è meglio una vichinga di una Barbie, giusto?-
-Giusto.- assentì lui, sudando freddo per il terrore.
Miyako avrebbe davvero avuto il coraggio di vendere la loro collezione? I loro videogiochi erano una delle cose che li tenevano uniti. Amavano stare ore e ore a sbraitare in videoludiche battaglie contro improponibili nemici o a sfidarsi in tornei massacranti a suon di Wiimote. Venderli era come vendere una pietra miliare della loro storia d’amore. Il punto d’incontro fra i loro caratteri fin troppo simili per andare d’accordo.
Perché entrambi erano davvero, decisamente, troppo testardi, infantili e pazzamente propensi a buttarsi a capofitto nelle cose.
Quando caratteri così simili si scontrano, c’è il rischio che la faida si perpetri per anni e anni. Ma Miyako e Daisuke giocavano insieme, combattevano insieme, si azzuffavano e riuscivano, sempre e comunque, a non sfaldare mai il filo rosso che legava i loro destini.
-Molto bene. Allora adesso che ne dici di una bistecca? E poi di corsa alla sala giochi, abbiamo un conto in sospeso, o sbaglio?- fece la ragazza mimando con le dita una pistola e puntandogliela dritta al cuore.
-Non sbagli, sceriffo, ma non credere che ti basteranno tutte le tue vite per sconfiggere il malvagio Daisuke Black!-






Note: Prompt fornito da Halmah 32. Non so se Miyako sia una persona videoludica, ma ama l'informatica, penso che almeno il lato tecnico della cosa le interessi. Poi lei e Dai credo sentano perennemente il bisogno di battersi piuttosto che confrontarsi pacificamente. Meglio accoppare il tuo ragazzo pestando Jin Kazama piuttosto che farlo nero e farsi chiamare la polizia, no? u.u
Se vogliamo dare un ambientazione, diciamo che i due hanno venti e ventun anni e convivono. Mi piace l'idea che la cosa sia partita proprio da una convivenza "amichevole".

   
 
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