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Autore: spiritniall    21/06/2013    0 recensioni
'persino un orfanotrofio pieno di sconosciuti con la persona giusta può diventare il posto più bello del mondo.'
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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tornai a ''casa'' quando tutte le luci erano già spente e il silenzio della notte regnava sovrano. lei era sul mio letto,mi aveva aspettato fino al limite. ma poi si era addormentata,come al solito. succedeva spesso. ogni sera,quando tornavo in quel buco pieno di speranze e sogni infranti,la trovavo con la testa sul mio cuscino,e l'unica cosa che riuscivo a pensare,era:'perché lei è qui?' e non intendevo solo nel mio letto,no. perché lei è qui con me,in questa casa piena di bambini,ragazzi,neonati,ma nessuna madre apprensiva e nessun padre tollerante? non dovrebbe essere in un orfanotrofio.
lei in questo momento dovrebbe essere insieme a persone che le possano offrire qualcosa di più di tre pasti al giorno e un letto su cui dormire,persone che le possano dare amore. non che io non la ami abbastanza,anzi,ma l'amore di una madre,l'amore di un padre,sono diversi dall'amore che io provo nei suoi confronti. non c'entrano con l'attrazione fisica,che di certo tra me e lei non manca,non c'entrano con l'amore che può nascere tra due ragazzi. questo tipo di amore si potrebbe spezzare,ma l'amore tra due persone che hanno lo stesso sangue è indissolubile. ma dopo tutto,cosa ne so io? parlo di amore paterno e materno,quando in realtà i miei genitori non gli ho neanche mai conosciuti. e ho sofferto molto per questo,ma adesso non ci penso più. da bambino non riuscivo a chiudere occhio,mi tormentavo chiedendomi perché,perché l'avessero fatto. perché mi avessero abbandonato. forse non ero un bambino bello,forse ero troppo irrequieto per i loro gusti,forse quello sbagliato ero e sono io. passavo le notti a progettare un viaggio che non avrei mai fatto. come Telemaco,che spinto da Atena a cercare il padre passò la notte a organizzare un viaggio per poterlo riabbracciare. ma io non sono come Telemaco,io quel viaggio non lo farò mai. potrei anche provarci, ma sono troppo codardo. non ho il coraggio di abbandonare la splendida creatura che adesso si trova stesa sul mio letto. se un giorno dovessi partire sarebbe solo per lei,per aiutarla a cercare il suo di padre,o la sua di madre,perché è ciò che si merita. io non ho nulla nella vita,ho solo lei. e lei ha me. nel senso che io le ho affidato la mia vita. 
perché? vi chiederete. beh,perché amore vuol dire fidarsi così tanto di qualcuno da consegnargli la propria vita, mettergliela tra le mani e chiederle di custodirla perché si sa che sarà più al sicuro tra le mani di lei. e io sono sicurissimo che la mia vita senza valore,tra le sue mani,è al sicuro e soprattutto,ha valore. 
 
mi avvicinai al polveroso materasso rovinato dal tempo e mi sdrai accanto a lei. il suo profumo mi faceva sentire a casa,anche se io tecnicamente una casa non ce l'avevo. i suoi capelli,castani come la terra. e i suoi occhi,ghiacciati ma che puntualmente mi scioglievano,mi facevano sentire come un fiore che aveva bisogno della terra e dell'acqua per vivere. ed è così,perché io senza di lei non avrei vita. 
ad un tratto aprì gli occhi,e appena mi vide non disse nulla...sorrise. mise un braccio intorno al mio petto, avvicinandosi pericolosamente e provocandomi brividi. lei era la prova vivente che non tutti i brividi vengono dal freddo,nel mio caso erano causati dalla sua pelle perfetta che a contatto con la mia,rovinata,lacerata,riuscivano a riattaccarne insieme ogni pezzo. 
non riuscii a dormire quella sera,come molte altre volte passai le ore a fissarla,in silenzio. pensando a quanto io la volessi aiutare,a quanto io volessi che fosse felice. sarei stato capace di olasciarla andare via,lasciarla allontanarsi da me,da questa ''casa'',pur di vederla sorridere sempre. e sapevo che perché ciò accadesse avrei dovuto aiutarla a cercare la sua famiglia. l'indomani mattina gliene avrei parlato,promesso. 
 
quando aprii gli occhi lei era già sveglia,seduta sulla sedia accanto al letto. con la mia colazione in grembo,su un vassoio. appena vide l'azzurro dei miei occhi venire a contatto con quello dei suoi,sorrise. in quei momenti pensavo di essere il ragazzo più fortunato del pianeta. non molti hanno il privilegio di svegliarsi e poter subito vedere l'ottava meraviglia del mondo che gli fissa. ma io avevo questa fortuna. 
'buongiorno' sussurrò. 
io mi alzai sui gomiti per poterla raggiungere e poggiando le mie labbra sulle sue,la baciai dolcemente.
'adesso si che è un buongiorno' dissi ancora tanto vicino al suo viso da poter sentire il suo respiro accelerare. insieme al mio. 'sai,stanotte,stavo pensando una cosa...'dissi,era arrivato il momento di parlarne con lei. '..io vorrei che tu fossi felice,vorrei aiutarti. vorrei che tu avessi una famiglia,capisci? mi serve sapere che tu sei felice davvero,perciò,voglio aiutarti a ritrovare i tuoi genitori.' 
silenzio.
e ancora silenzio.
sapevo che non era mai stata una donna di molte parole,ma adesso era diverso. perché non diceva nulla?
'no' disse,fredda.
il suo tono mi stupì. 
'perché?' risposi.
'non voglio,non ho intenzione di farlo' quella frase mi lasciò interdetto. tanto che mi alzai di scatto,preso dall'ira.
'PERCHÈ?' urlai,camminando avanti e indietro per la stanza. 'che cazzo ti passa in testa!? io ti do il mio cuore,la mia vita,e poi ti confesso che sarei capace di lasciarti andare pur di vederti felice,e tu? tu mi dici che non te ne fotte un cazzo e ti comporti da ipocrita! beh a me fotte,io voglio vederti felice!' 
avevo esagerato. 
si,avevo decisamente esagerato.
e me ne accorsi quando vidi i suoi occhi spegnersi,e le lacrime scendere da essi per poi attraversare le sue pallide guance. mi senti morire. che cosa avevo fatto? avevo rovinato anche il nostro rapporto? avevo rovinato l'unica cosa bella della mia vita? 
mi avvicinai lentamente. mi sedetti sul letto,di fronte a lei. presi il suo viso tra le mani e le asciugai le lacrime con i pollici. vederla piangere,era bruttissimo. ed era ancora più brutto sapere che ero stato io a causare quelle lacrime. 
'mi dispiace,non avrei dovuto' sussurrai.
lei mi guardò. ebbi l'impressione che i suoi occhi stessero scavando nel profondo della mia anima per riuscire a trovare una spiegazione a quella sfuriata,a quelle cazzate che prima erano uscite dalla mia bocca.
'tu sul serio,ancora non l'hai capito?' mi disse. io scossi la testa,la guardai stralunato. che cosa avrei dovuto capire?
'tu sei la mia famiglia,niall. la mia felicità. tu sei la persona giusta.  l'ho capito quando ti ho sentito respirare. perché tu respiri con il mio stesso ritmo. quando ci baciamo, invece di interrompere il respiro, insieme ne facciamo uno più grande. con te succede questo,tu mi aiuti a respirare.' 
 
in quel momento,in quella stanza,con lei,mi sentii vivo. 
e quando decisi di rispondere a quella dichiarazione con un bacio,mi sentii felice. 
finalmente,respiravo.

bene,ecco qui la mia seconda os. sinceramente,non sono contenta del risultato finale soprattutto perchè credo che sia un po' troppo sdolcinata,ma ho postato lo stesso perchè non mi andava di tenere la bozza tra le note dell'iphone lol se recensite mi fate un favore,ovviamente accento le critiche. grazie :)
  
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