One Direction, 'Useless.' di weasleey (Cap 2) su EFP Fanfiction

Can you stop it? (capitolo uno)

A cher, che mi ha dato l'ispirazione per il nome.

Wolverhampton,10 maggio 2010

«Harry?» gemette Cher con un filo di voce.

E dopo qualche secondo si trovava di fronte una sagoma buia, dalle spalle larghe e le braccia possenti, con una mazza stretta tra le sue grosse mani. Stava impiedi, nel buio di quella triste serata. Erano le ventitrè in punto, e solo pochi lampioni illuminavano il viso del ragazzo, che sudava, che respirava rumorosamente, che aveva la mascella serrata, che non sembrava più lui.

La diciassettenne era con le spalle al muro e il cuore a mille, tremava.

Era lui.

Sussultò quando il riccio alzò le braccia al cielo, con la mazza pronta a colpire, a rimanere sporca del sangue di qualcuno che non avrebbe avuto via di scampo.

Cher allungò le braccia in segno di difesa e per un attimo si trovò davanti agli occhi le sue mani, sanguinanti, piene di lividi, che non sembravano più tanto sue.

«Fermati, ti prego!» disse la ragazza, con la voce che tremava, come se tutto, al suo interno, temesse il peggio.

Non servì a nulla; un colpo perforante la colpì allo stomaco e la fece rannicchiare in terra.

Le mancava l'aria, il respiro si faceva pesante e il sangue che le usciva dalla bocca sembrava infinito, il dolore sembrava infinito.

Era incredibilmente vulnerabile, si sentiva come se fosse nuda, davanti alla persona che settimane fa aveva lasciato, la persona che aveva preferito lasciare fuori dalla sua vita, ma evidentemente non ci riuscì.

Avrebbe voluto scappare, sbattergli in faccia ciò che provava, ciò che pensava, ma semplicemente non poteva. E pensò che urlare il più forte possibile, tanto da farla rimanere senza fiato, non sarebbe servito a niente. A nessuno importava di lei, le sarebbe piaciuto sentirsi importante per qualcuno, ma non era così.

E non si sarebbe mai aspettata di vivere qualcosa di simile, non poteva credere che la gente avesse ancora il coraggio di dire 'la vita è bella'.

Ripensò ancora a tutti i tagli che si ritrovava sui polsi, erano inutili. In quell'istante capì ci sarà sempre qualcuno che le farà del male, e lei non potrà prevederlo, non potrà evitarlo.

Tutto questo per un errore, un semplice e fatale errore, e forse la sua vita era tutta un errore.

Si accorse solo dopo che il ragazzo non era solo. I brividi le percorsero tutta la schiena, quando vide un'altra mazza, questa volta stretta tra le mani pallide di un biondo, che assistiva quasi spaventato alla scena.

«Basta!» urlò la ragazza.
Ancora niente. Ora fu la volta del viso.

E le lacrime non potevano far altro che scendere dagli occhi, inutilmente.

«Harry, finirai per ucciderla!» sussurrò il secondo ragazzo, e un istante dopo lasciò cadere la sua 'arma' a terra, con gli occhi affogati nel terrore.

«E' mia, lo capisci?» urlò Harry arrabbiato, e non poco.

Il biondo sussultò, con un'aria di disprezzo, e indietreggiò, per poi allontanarsi da quell'incubo, nel quale la vittima era una ragazza di diciassette anni, incastrata in quello che sarebbe dovuto essere il suo passato.

Intanto il riccio tornò a guardare Cher, avvolta nel terrore.

Seguì un altro violento colpo, e un altro, poi un altro ancora.

La ragazza chiuse gli occhi, forse nel tentativo di risvegliarsi nel suo letto, tra le coperte, o forse a causa dell'immenso dolore, che nessuno si sarebbe mai meritato.

****

Flashback: Londra,20 aprile 2010

Cher,amore mio,

mi sono divertito un sacco ieri, grazie di tutto.

Harry. xx

La ragazza spense il cellulare, con la bocca impegnata in un sincero sorriso.

Stava bene con lui, sembrava il ragazzo perfetto, quello che desiderava più di ogni altra cosa.

Ma le cose cambiano.

****

Flashback: Wolverhampton,28 aprile 2010

Non capisco, tu eri mia.

Te ne sei andata, mi hai lasciato.

Ma non finisce qui, vedrai.

Harry.

Questa volta era una lettera, scritta a mano.

Tra le righe di quel foglio si poteva quasi leggere la rabbia e la sete di vendetta del ragazzo che credeva avrebbe amato per sempre.

La lettera le cadde dalle mani tremanti. Le stesse mani che qualche giorno prima stringevano quelle di Harry.

I suoi occhi erano spalancati, e le pupille sembravano affogare nella paura.

Spazio autrice:
Ciao a tutti :)
Allora, prima di tutto scusate per il ritardo!
So che fin qua può sembrare la solita storiella dell'ex geloso, ma vi assicuro che prenderà una piega diversa, più avanti.Inoltre, domani, modificherò i capitoli aggiungendo il nuovo banner,yee.
Vi prego, ho bisogno di recensioni, positive o negative che siano :)
baci,
Klaudia xx

Banner by @lloydisweirdo