22/06/2013
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Prima flash della raccolta.
Una cosina che la mia mente ha immaginato mentre facevo colazione (Nutella of course!).
Aspettava il suo nii san appoggiato al muretto, di fronte al palazzo dell’Hokage.
Si tolse la terra che aveva nei sandali. Era già da un po’ che se ne stava con le mani in mano.
Sbuffò annoiato, scendendo a terra.
Quando lo vide uscire, corse al suo fianco ignorando le altre persone intorno a lui.
Lo accolse con un sorriso. “Un minuto e andiamo otouto”. Annuì, prendendogli una mano.
Cominciò a parlare fittamente con quegli uomini.
Erano tutti concentrati nella conversazione, a parte uno.
Lui non fiatava, era impegnato a guardarlo, curioso.
Quando incontrò il suo sguardo, sbatté le palpebre perplesso.
Quel ninja era davvero strano, imbacuccato dalla testa ai piedi. Sembrava un pirata. Che fosse venuto lì in avanscoperta? Poi notò il coprifronte della foglia.
Preso da un attacco d’ansia, si attaccò alla gamba del fratello. Se quel tipo abitava nel villaggio bisognava stare attenti. Doveva lavorare per una ciurma di bucanieri. Quando fu preso in causa, tornò alla conversazione.
Itachi, notando la sua stretta gli chiese spiegazioni.
Gli tirò una manica e sussurrò a bassa voce “Perché quel tizio è tutto coperto?”.
Lui sbuffò, con un accenno di sorriso. “Beh…”, tentennò, belando come una pecora.
“E’ brutto?”.
Ridacchiò divertito. “Otouto!” sibilò, cercando di riprenderlo.
Il bimbo sbuffò. Per quale altro motivo uno si doveva foderare in quel modo?
“Itachi san allora siamo d’accordo per domani”. Aveva parlato il filibustiere.
Il nii san annuì “Sicuro”. Si congedò in fretta dalla comitiva.
Stavano per andarsene quando il pirata richiamò il fratello. “Porta i miei saluti a tuo padre”.
Annuì condiscendente. “Senz’altro Kakashi san”.
Angolo autrice
Ahem. Si dunque. Usando un gergo villico direi che si possa definire una ciofeca.
Ma in fondo chi siamo noi per denigrare i gusti modaioli di Kakashi? ^_^