PROLOGO

Chatleene si vestì in fretta e prese il suo cellulare dalla borsa.

La segreteria la fece aspettare per circa due minuti,poi una voce impastata dal sonno le rispose.

''Cathleene..che vuoi a quest'ora?''

Giustamente erano le unidici e mezza passate,ma Cathleen non ci badò.

''Dove sei?''

''Max dove sei?''-Richiese Cathleene con insistenza e Max si lasciò scappare uno sbuffo.

''Maaax''

''Cathleene sono a casa di...David''

Ma David non era Los Angeles per il suo compleanno?

''Da David eh?''

''Da David''-Rispose confermando

''Okay..allora ci vediamo domani''

''A domani''-Disse attaccando.

Non riusciva e non voleva credere a nessuna parola che usciva dalla sua bocca.

I motivi erano abbastanza confusi.

Forse perchè era un ragazzo,anzi un uomo e gli uomini sono idioti.

O forse perchè l'aveva quasi tradita una volta ma lei aveva creduto alla sua storia e l'aveva perdonato.

Si,Cathleen credeva che fossero entrambi i motivi.

Persa nei suoi pensieri compose il numero di David,noto come migliore amico di Max.

Quegli aggeggi chiamati telefoni portano un'ansia incredbile,pensò,mentre la segreteria la faceva attendere.

''Si?''

''David..sono Cathleen..Max è lì da te?''

 

David's pov.

Quella chiamata improvvisa lo metteva in agitazione,ma non quanto la domanda.

Speva che se avesse detto la verità la sua amicizia con Max sarebbe finita,quindi cercò di restare fedele al copione,come faceva ormai da anni durante le prove del teatro.

''Si...stiamo vedendo la partita''-Mentì

Che attore,di sicuro paragonabile all'affascinante Brad Pitt.

''Ma tu non eri a Los Angeles?''

Ecco in quel preciso istante Cathleen con quella domanda rappresentava di sicuro la figura del regista che fa di tutto per mettere in difficoltà l'attore.

''Si..ehm...però ho annullato il viaggio...''

''Ehy David,Los Angeles è troppo bella per restarsene in albergo a parlare a telefono,su dai,scendi''

La voce di suo cugino Marcus lo fece infuriare più di qualsiasi altra cosa.

Forse per questo a teatro non erano ammesse persone esterne,tranne negli spettacoli.

''David..ti prego dimmi la verità...per favore''

E lui in quell'istante si rese conto che non poteva di sicuro diventare un attore di prestigio,visto che,non rimase fedele al copione e disse tutta la verità qualche secondo dopo.

Forse perchè era uno di quei ragazzi che non avebbe mai tradito la propria ragazza e solo il pensiero di un tradimento gli dava la nausea e il fatto che in quel momento il suo migliore amico lo stesse facendo con la sua ragazza lo rendeva ancora più disgustato.

''Max non è con me...però so dove puoi trovarlo..''

''Ti prego David dimmelo..''

''E' nell'albergo che si trova a quattro isolati da casa tua,giri sulla destra..ma non so cosa ci sia andato a fare''

L'ultima parte era stata omessa,forse perchè in fondo lui voleva che Charlotte colpisse Max con le mani nel sacco e lei lo lasciasse,in modo che quell'assurda relazione potesse finire.

 

Cathleene's pov.

''Niall mi serve un passaggio''-Disse uscendo dalla sua stanza.

''Dove devi andare?''-Le rispose l'Irlandese ammaliato da tanta bellezza.

''Devo....accompagnami e basta''

Senza ulteriori spiegazioni,Niall prese le chiavi e una volta entrati in macchina accese la sua jeep e iniziò a guidare seguendo le indicazioni di Cathleene,che lui scherzosamente aveva soprannominato Cate.

Durante quel traggitto Cate non potè fare a meno di prepararsi un discorso da fare a Max,perchè in un piccolo spazio della sua mente lei già immaginava cosa stava accadendo.

Avrebbe potuto chiedere il passaggio a Liam suo fratello,ma era uscito con la sua ragazza e Niall era andato a trovarla.

La strada che la separava da Max era sempre più breve e al contrario la sua ansia aumentava.

Niall parcheggiò nell'albergo e Cate scese subito dalla macchina.

Arrivò nella hall seguita da Niall e con molta insistenza riuscì a farsi dire il numero della camera di Max.

Quei sei piani furono infiniti e quando giunsero al sesto piano e si ritrovano davanti alla porta numero 340,capì che quel numero non l'avrebbe più scordato.

L'ansia aumentava e quasi come se stesse per perdere i sensi si aggrappò a Niall che,avvolgendola con il suo braccio le impedì di cadere.

Un falso sorriso,fu tutto quello che Cate potè rivolgergli.

Si fece coraggio e senza rifletterci un secondo in più aprì la porta.

Niall la strinse ancora più forte ma Cathleen lo ingnorò entrando.

In quel momento riusciva a capire soltanto quanto fosse disgustoso il suo ex,nenache per il fatto che in quel momento stesse scopando con un'altra ragazza,ma perchè non era la prima volta e lei era stanca di essere presa in giro.

Senza neanche badare alla ragazza accanto a lui,gli si avvicinò e fu soddisfatta quando la sua mano gli lasciò un impronta rossa sulla sua faccia,dimenticando il discorso preparato precedentemente in macchina.

Non aveva mai dato uno schiaffo così carico di odio e di disprezzo.

''Non avvicinarti mai più a me''-Disse sentendo le lacrime pizzicarle gli occhi.

Niall le si avvicinò e le prese la mano,come se volesse infonderle forza.

 

Appena arrivata a casa non ascoltò neanche Liam,che di sicuro si sarebbe arrabbiato con lei perchè non rispondeva al cellulare e si chiuse in camera sua,consolandosi con la musica dei Coldplay,mentre le lacrime iniziavano ad invadere i suoi occhi.