In quei diciassette anni, non c’era stato mai nulla di angelico. Solo il suo nome. Evangeline era cresciuta da sola. E non aveva mai avuto bisogno di nessuno. Ma ora avrebbe accettato anche la proposta di aiuto di un fantasma per salvarsi. Era distrutta, in bilico tra la vita e la morte. Un altro respiro affaticato dalla nicotina nei suoi polmoni o un dolore fulminante che le colpiva il petto, poi la testa. Sarebbe morta pazza Evangeline, di questo ne era certa. Nel suo mondo di incertezze e insicurezze, Evangeline sapeva solo di essere pazza.