La storia della musica
Musica.
Arte di combinare più
suoni in conformità a regole definite, diverse a seconda dei luoghi e delle
epoche.
Lo stage di oggi tratta la Musica.
Occupo un posto in terza fila, con accanto Stacey. Si
mette a posto i suoi vaporosi ricci, stando attenta a non incontrare lo sguardo
di Jay. Si sono baciati ieri. Me ne sono accorta subito ieri sera, quando è
tornata in camera, che era successo qualcosa.
Poche parole: Jay mi
ha baciato e non ho provato nulla.
Viva la sincerità.
Sospiro. Jay mi sta fissando implorante, segno che vuole
sedersi al mio posto per chiarire con Stacey. Mi stringo nelle spalle. Per me
andrebbe anche bene, solo che questa pazza mi sta trattenendo per un braccio,
con le unghie nere curate che mi affondano nella pelle.
-Stacey, tesoro… Mi stai facendo male!- gli faccio notare
in un sibilo.
Stacey mi lascia il braccio, ma non ha intenzione di
guardare Jay negli occhi, -Accidenti! Ma non poteva starsene a casa?-
-Stacey, ieri sera vi siete baciati! Insomma, diglielo che
non ti piace!-
-Non capisci, Frankie.- mi fa notare ironicamente, -Lui mi
guarda in un modo che mi fa sciogliere. Non posso dire che non mi piace, perché
sarebbe una bugia.-
Sollevo un sopraciglio.
Io non la capirò mai!
-Frankie!- Amy solleva un braccio in aria, -Vieni?- mi
chiede dall’altra parte della sala verso le ultime file.
Vorrei tanto dire di sì, ma…
-Prova a lasciarmi da sola e giuro che non rispondo delle
mie azioni!-
Sospiro. Scuoto la testa negativamente verso Amy, che
sembra un po’ delusa. Le avevo promesso che avremmo parlato riguardo
all’appuntamento che gli ha dato Felix. È possibile che io sia l’unica senza
uno straccio di ragazzo?
Il tempo di formulare questi pensieri, che Toone sale sul
piccolo palco sorridendo bonariamente come al solito. Quanto adoro questo
professore. Vi giuro, è il mio mito!
-Bene! Mancano ancora due giorni alla fine del corso, ma
non per questo dobbiamo dimenticare la Musica!- le luci si spengono e le tende vengono chiuse per permettere la visuale di un video sulla
storia della musica nei tempi.
Roteo gli occhi. Non ce la faccio a concentrarmi in questo
momento. Non con Stacey che continua a borbottare parole senza senso. Non con
Jay che cerca di richiamare la mia attenzione. Sposto lo sguardo sugli alunni dell’Avalon
High. Vedo Amy che segue attenta il video. Felix la fissa di sottecchi, per poi
prenderle una mano dolcemente.
Quanto sono dolci!
Ma vediamo un po’ gli altri…
Il mio sguardo incontra quello di un altro ragazzo.
-Calvin…- sussurro più a me stessa.
Mi fissa, con la sua aria ingenua. È seduto in prima fila,
accanto ad Aaron. I capelli ad istrice, lo sguardo perso nel mio.
Gli sorrido e lui mi sorride a sua volta.
E a questo punto mi chiedo cosa mi stia succedendo
ultimamente.
Calvin è diventato una sorta di chiodo fisso nei miei
pensieri. La notte lo sogno, di giorno non posso fare a meno di cercarlo con lo
sguardo e se c’è da chiedere qualcosa, anche solo un parere tecnico per quanto
riguarda una canzone, vado da lui.
-Ma che mi prende?- mormoro cercando di darmi un contegno.
-Hai detto qualcosa?-
Mi volto verso Stacey, -No, ho solo salutato Calvin.-
sussurro per non farmi sentire da Toone.
Sul volto della mia compagna di stanza si forma un
sorrisetto malizioso, -Calvin, eh? Ottima scelta.- conclude alla fine tornando
a fissare le sue unghie nere.
-Ehi, conosco quel sorriso.- la avverto preoccupata, -Cosa
intendi dire?-
-Eddai, si vede che ti piace.- dice a tono normale di
voce.
Tutti si voltano verso di noi, -Già che ci sei, dillo al
mondo intero.- le faccio notare stringendole io questa volta il braccio. Faccio
un cenno agli altri di continuare e tutti si voltano un po’ confusi verso la
parete su cui si sta trasmettendo il video, -La prossima volta stai più
attenta. E comunque non mi piace!-
Stacey solleva un sopraciglio, -Se a te non piace Calvin,
allora io sono Natalie.-
Questa volta sono io a sollevare un sopraciglio.
Beccata!
-Vabbè, cerca di non dirlo troppo in giro ok?-
-Ok.- trilla tornando a guardarsi le unghie perfette.
Roteo gli occhi. Stacey è senza speranza!
Toone mi fissa torvo. Annuendo torno a seguire il video,
nel momento in cui delle figure illustrano come la musica è cambiata nel corso
dei secoli.
Influenzata dalla storia del mondo.
Dai gusti. Da chi la vive. Da chi la trasmette. E da chi
la riceve.
*-*
Musica.
Rumori che si
confondono nell’andamento giornaliero, creando sinfonie e ritmi che vanno
passo, passo con il proprio cuore.
Ritiro il volantino nella mia borsa.
Alla fine dello stage i professori ci hanno consegnato dei
fogli con sopra l’argomento trattato oggi, con varie definizioni di Musica.
Una mi sembra proprio stupida.
La musica che va a
ritmo del proprio cuore.
Che sciocchezza!
-Ehi, aspettatemi!-
-Amy, ti vuoi muovere?- le chiedo scherzosamente.
Amy mi rincorre ridendo, -Scusate, ma Felix mi ha
trattenuta per chiedermi dove incontrarci stasera.-
-Che bello! Un nuovo amore!- sospira sognante Stacey.
Io e Amy ci guardiamo negli occhi abbastanza incerte su
cosa dire. Un lato di carattere che non conoscevamo di Stacey è che un’inguaribile
sognatrice. Pensavo d’essere io, fino ad ora, quella più afferrata in campo
sentimentale e romantico. Ma si può sbagliare nella vita, no?
-Allora, dove andate di bello tu e Felix?- chiedo, mentre
Stacey continua a farneticare parole senza senso, persa in uno di quei suoi
sogni ad occhi aperti con tanti cuoricini e nuvolette rosa.
-Non lo so. Mi ha detto di aspettarlo nell’atrio della
scuola.- scrolla le spalle Amy, -E poi diciamolo: esco con lui solo perché mi
ha costretto. Era una scommessa, ricordi?-
-Tesoro mio, forse non ricordi che vi siete tenuti per
mano per tutta la durata del video.- cantileno divertita.
Amy avvampa, -E’ stato lui a prendermi la mano! Io non
volevo!-
Amy invece è proprio così di natura. Testarda, orgogliosa
e, come dice lei, con un sacco di
argomenti di cui discutere. Devo ammettere che a volte non la sopporto,
forse perché siamo così diverse, ma altre volte è una buona amica.
-Ehi, Frankie! Ci sei?- mi sventola una mano davanti agli
occhi Stacey.
-Oh, scusate. Ero soprapensiero.- mi scuso abbozzando un
sorriso.
-Sai la novità, Amy? A Frankie piace un ragazzo.-
Lancio un’occhiataccia a Stacey, -Stacey!-
-Ma và? E chi è?- indaga Amy, -Insomma, avevi detto che
non volevi storie durante l’estate, visto che abitiamo tutti in posti diversi.-
-Beh… io…- tento di parlare, ma la voce della mia compagna
di stanza m’interrompe.
-Si tratta di Calvin.-
Adesso la strozzo.
Ma un bagaglio d’affari suoi, no?
-Ah.- ci fermiamo in mezzo al corridoio. Amy ha
un’espressione fin troppo seria in viso, mentre si porta una ciocca di capelli
castani dietro all’orecchio.
-Perché quella faccia?- chiedo titubante.
-Non è mica una novità. Insomma… si vede che ti piace
Calvin.- afferma, mentre ricominciamo a camminare dirette verso le nostre
stanze.
-Ma non è vero!- ribatto io.
Amy fa per aprire bocca, -Ehi, ragazze!- arrossisco di
botto.
-Parli del diavolo…- bisbiglia Stacey ridacchiando.
-Venite in spiaggia?- ci chiede Calvin con lo zaino
buttato su una spalla. Dietro di lui Aaron e Jay.
-No, non posso. Devo finire la canzone per il professor
Toone.- devia l’offerta Amy.
-Voi?- chiede Aaron appoggiandosi con un braccio sulla
spalla di Jay.
-Perché no? Tanto per oggi non abbiamo lezione.- accetta
Stacey evitando lo sguardo sognante di Jay.
-Tu vieni, Frankie?- mi domanda Calvin con un sorriso.
Sorrido a mia volta, -Certo.- annuisco lentamente.
-Grande! Ci vediamo giù in spiaggia, allora!- esclama Jay
prima di sparire oltre il corridoio con i due amici.
Stacey e Amy mi fissano divertite al massimo. Io cerco di
riacquistare un po’ di calma.
Il fatto che Calvin mi abbia invitata personalmente non ha
nulla a che fare con il mio rossore, vero?
Vero?
E in un attimo quel volantino che ci hanno consegnato
fuori dal teatro non mi sembra più tanto insignificante e stupido.
Il mio cuore batte al ritmo di una musica tutta sua.
*-*
Musica.
Stato d’animo che si
intreccia con la propria anima. Qualcosa di incorporeo che è impossibile non
amare.
Sfoglio distrattamente una rivista locale. Sospiro,
gettando il giornale sulla sabbia. Con un gesto fluido e deciso faccio scorrere
dai capelli castani tenuti in due piccole codine degli occhiali da sole scuri,
che si posizionano sul mio naso.
Il sole è perfetto oggi.
È una bellissima giornata.
Azzarderei a dire Perfetta
se non ci fosse…
-Ma l’hai visto? Mi ignora completamente!-
-Certo, Stacey.- la accontento io.
Ho smesso di ascoltarla un’ora fa. Se Jay ha capito che a
lei non piace mica è colpa mia.
Prendo l’i-pod e m’infilo le cuffiette bianche nelle
orecchie. Subito la musica m’invade
la testa, percorrendo giù fino al profondo del mio corpo. La mia anima.
Potrei dire con tranquillità che la musica è la mia anima.
Senza non sopravvivrei probabilmente.
Un po’ come ha detto Toone oggi, alla fine del video.
“Ricordate, ragazzi.
La musica è amata da tutti. Si manifesta sotto forme diverse. Ma è sempre
amata.”
Ed ha perfettamente ragione.
Io amo con tutto il cuore la
musica. Tutta. Senza esclusioni.
-Frankie, ma mi ascolti?- sbotta
innervosita Stacey.
Sorrido, facendo finta di non sentirla. Voglio solo
rilassarmi.
E amare la musica.
Stacey si alza indispettita e corre verso il mare, per
raggiungere i ragazzi. Sento qualcosa oscurarmi. Tolgo gli occhiali scuri e lo
vedo.
Con i capelli bagnati. Il fisico perfetto, indosso un paio
di bermuda neri.
-Non fai il bagno?- mi chiede sedendosi alla
sdraio occupata poco prima da Stacey.
Tolgo le cuffiette, -Magari più
tardi.- rimaniamo
a guardarci qualche secondo. Poi distolgo lo sguardo, imbarazzata. I suoi occhi
sono calamite per me.
-Senti… tu ci ha capito qualcosa dello stage di oggi?-
-Sinceramente non ho seguito nemmeno una parola.- scherzo.
Calvin ridacchia, -Già. Nemmeno io. È che…- si blocca,
scotendo la testa, -No, niente…-
-No, dai…- lo incoraggio incuriosita, -Finisci la frase.-
Lui prende un grosso respiro, -È che non posso credere che
fra poco sarà finita questa esperienza.-
Sorrido dolcemente. So quanto è importante per lui
l’Avalon High, -Beh… prima o poi doveva finire tutto
ciò. No?-
-Sì, hai ragione.- concorda alzandosi, -Vieni a fare il
bagno, ok?-
Annuisco, mentre lo vedo correre per raggiungere gli
altri.
Vorrei tanto seguirlo subito. Fermarlo, dirgli
che anche a me dispiace che quest’estate tanto magnifica stia per finire. Dirgli che mi dispiace che non potremo più rivederci,
abitando in posti tanto lontani.
Forse non lo rivedrò più dopo la fine dell’estate. E non
ho nemmeno il coraggio di confessargli cosa provo, per non soffrire troppo quando tornerò a casa a vivere la mia vita.
E invece preferisco non calcare
troppo la mano.
Mi rimetto le cuffie.
Mi lascio di nuovo inondare dalla musica che tanto amo.
Come Calvin.
*-*
Musica.
Esprime ogni
sensazione d’animo. Ogni emozione che si prova. Dalla
tristezza alla felicità più assoluta. Dall’amicizia all’amore. Basta incatenare
questi sentimenti e cercare la musica dentro di sé.
Abbraccio Amy, sorridendo tristemente.
Lei non si scompone. Non riuscirebbe a piangere per nessun
motivo al mondo.
Ci separiamo.
-Fatti sentire, ok?- le dico scoccandole un’occhiata significativa, -E fammi sapere come va a finire con Felix.-
Amy ride, -Tranquilla. Mi farò sentire.-
Prende la valigia e si dirige verso la macchina della
madre, parcheggiata qualche metro più in là. Mi guardo in giro. Ci sono molti
genitori. Io invece prenderò il pullman. I miei genitori
hanno già ricominciato a lavorare e quindi non possono venirmi a prendere.
Sospiro, tornando dentro l’Avalon High.
L’autobus arriverà solo tra mezz’ora. Attraverso il cortile
in mezzo a quelli che sono stati i miei compagni di scuola quest’estate, che si
salutano. Si promettono di tenersi in contatto. Si mettono d’accordo per
rivedersi secondo i loro rispettivi impegni futuri. Qualcuno organizza già le
prossime vacanze.
Faccio mente locale.
Stacey l’ho salutata. Figuriamoci. Quella pazzoide mi ha
stretto per un’ora intera, facendo infuriare suo fratello che era venuto a
prenderla. Lui doveva tornare al mare e lei non aveva intenzione di lasciare la
scuola.
Daisy, Kush, Jay, Aaron, Holly, Natalie e tutti gli altri
sono già andati via.
Manca solo una persona all’appello.
E ho così tanta paura di salutarlo.
-Ehi, triste?-
Alzo lo sguardo, -Un po’. Tu, Calvin? Non sei triste?- per
l’appunto. Sembra essere uscito dai miei pensieri.
Ci sediamo ad una panchina. Calvin si stritola le mani in
una morsa, -Un po’.- ammette guardandomi, -Vorrei
tanto ritornare a Giugno. Quando sono arrivato.-
-Vengono a prenderti i tuoi?- domando poggiando il mento
sul pugno stretto. Mi ricordo che all’andata siamo arrivati insieme in pullman.
-Sì, viene a prendermi mio padre.- risponde passandosi una
mano tra i capelli che per una volta sono liberi dal gel, -Tu?-
-Oh, io prendo l’autobus.- mi stringo
nelle spalle, -Sarà un viaggio un po’ lungo, ma fa niente. I miei lavorano e
quindi non possono passare a prendermi.-
-Capisco.- rimaniamo qualche attimo in silenzio. Calvin
alza di nuovo lo sguardo, -Mi mancherai, Frankie.-
Il mio cuore perde un battito.
-Anche tu.- ribatto io in un sussurro.
Calvin mi si avvicina e mi dona un bacio sulla guancia,
-Ti voglio bene. Fatti sentire, mi raccomando.-
-Contaci.- lui si alza.
Lo vedo andare verso la scuola, probabilmente a prendere
le valige. Mi mordo il labbro inferiore, indecisa sul
da farsi. Ma poi mi faccio coraggio. Mi alzo e lo
raggiungo.
-Calvin…- lo faccio voltare, mi isso
sulle sue spalle e lo bacio dolcemente.
Lui all’inizio è sorpreso, poi ricambia
stringendomi a sé. E mi sento volare, mentre il cuore
comincia a battere sempre più forte per l’emozione che provo.
Ci separiamo, rimanendo stretti.
-Ti voglio bene, anch’io.-
Calvin mi sorride, portandomi una ciocca di capelli
castani dietro l’orecchio. Mi bacia un’ultima volta prima di lasciarmi ed
andare verso la scuola. E io sono all’apice della
felicità, mentre una musica strana mi risuona in testa.
Una musica che chiamo Amore.
*-*
Musica.
Creta per essere iniziata e finita nell’arco di un tempo imprecisato. Ogni inizio ha una fine, nemmeno la musica può
sottrarsi a tale regola.
Sono sull’autobus, seduta su un sedile malridotto. I
finestrini aperti. Sull’autobus ci siamo solo io, Rochelle e Felix.
Guardo fuori, il paesaggio che muta davanti a me. Siamo in viaggio da un paio d’ore, ma non riesco a
dimenticare quel bacio che ho tanto sognato per tutta l’estate.
Vorrei fermare il mezzo di trasporto. Correre indietro. Raggiungere Calvin.
Ma ormai è inutile.
Ogni cosa inizia e finisce.
È la storia della vita.
Apro la borsa, alla ricerca del mio fedele i-pod. Quando lo vedo. Un foglio giallo piegato in quattro. Lo apro
e leggo le varie righe.
Fino alle ultime. Il concetto di inizio
e fine della musica.
La musica finisce prima o poi,
come tutte le altre cose.
Ma in fondo è stata proprio la musica a permettermi di
andare alla Avalon High e a farmi vivere un’estate
così bella.
E allora grazie alla Musica.
Leggo il titolo del volantino.
Parole più adatte per descrivere quello che ho passato non
ci sarebbero.
Perché la musica è la mia unica
fonte di vita.
E allora ritorna il concetto di inizio e fine. E della storia della vita. Ma penso
che d’ora in poi la chiamerò con le parole di questo titolo nero che sovrasta
la carta gialla.
La storia della
Musica.
The End
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L’ho mandata per il
concorso di EFP, ma non so se verrà accettata. Comunque ci tenevo a pubblicarla e a farvela leggere. Se
avete voglia e tempo commentate. Mi fa sempre piacere
^^
Baci
By Titty90 ^^