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Autore: Jay_Ex_Sbalm    23/06/2013    1 recensioni
La mia voce trema. Io tremo.
Mi alzo e chiudo le tende, per poi accendere la luce e urlare.
“Sono qui, puttana.“
Lancio il telefono per terra, sentendo la sua risata dall'altra parte.
Harry arriva correndo, e quando legge la scritta mi abbraccia.
Balbetto indicando le parole sul muro segnate col pennarello rosso.
Rosso.
Sangue.
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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A FUCKIN BEAUTIFUL MONSTER.



<< Sì, mamma, il regalo di natale era bellissimo... >> ripeto per la milionesima volta, guardando ancora quell'orribile maglione.

Come può qualcuno comprare cose del genere?

È imbarazzante, e pensare che un giorno, quando mia madre verrà a trovarmi, dovrò indossarlo, mi fa rabbrividire.

<< Oh, tesoro! Come sono felice che ti sia piaciuto il mio regalo! Sai, ho girato tantissimi negozi per trovare quello giusto! E... quando l'ho visto, ho pensato subito a te! >>

Guardando quel coso le vengo in mente io?! Wow, non so neanche cosa pensare.

E il fatto che a mio fratello Liam abbia regalato un cellulare bellissimo è strano. Significa che sa fare dei regali decenti, allora perchè non li fa a me?

<< Ne sono felice...ora devo proprio andare! Devo uscire con Harry! >> invento velocemente.

<< Harry? >>

La sua voce si illumina ancor più di gioia.

<< Adoro quel ragazzo! Quand'è che vi mettete insieme? >>

Sbuffo, appallottolando il maglione giallo con le renne e lanciandolo sul divano.

<< Mamma, Harry è gay, te l'ho detto un milione di volte. >>

A volte quella donna è proprio testarda. Non riesce a capire che io e Harry non staremo mai insieme.

Gay. Omosessuale. Mangiatore di wurstel. Non importa come lo chiami, il concetto è quello. È il mio migliore amico e non è interessato al mio corpo. Quindi, perchè mia madre non se ne fa una ragione?

<< Jane, smettila! Non riesci a capire che lo dice perchè gli piaci? >>

G-A-Y. Non lo capisce?

<< Mamma, credimi, è gay. >>

Nella mia mente appare l'immagine di Harry nudo sul mio letto impegnato con un figo a me sconosciuto. Ecco come rovinarmi una domenica mattina. Diciamo che tornare a casa e trovarsi a casa una scena del genere non è il massimo.

Ok, lo ammetto. Vedere due bei ragazzi nudi non mi dispiace ma...

Ok, non c'è un ma. Non mi è dispiaciuto assistere a quella scena. Anzi.

<< Come sei ingenua... >>

<< Sì. Ciao mamma, ti voglio bene. >>

Riattacco senza nemmeno attendere la risposta, perchè so che sarebbe troppo lunga e noiosa.

Mia madre è fatta così. Fa regali orribili, tranne che a Liam, ti obbliga a mettere la felpa quando ci sono venti gradi, allunga le telefonate con discorsi insensati, cerca di occuparsi della vita sentimentale dei figli ed è incredibilmente testarda. Ma in fondo le voglio bene.

Mi avvicino al computer e lo accendo. Sono quasi le quattro, devo chattare con Niall.

Appena mi collego mi scrive.

“Sei in ritardo!“

“Lo so, scusa. Stavo parlando con mia madre.“

“Non importa, cucciola. Come stai?“

Sorrido involontariamente. Come è dolce. E poi, diciamocelo, è pure bello. Mi stupisco davvero che non abbia una ragazza.

Chi non resta incantata da quegli occhi azzurri?

Chi non vorrebbe accarezzare quei morbidi capelli biondi?

O almeno credo che siano morbidi. Non li ho mai toccati. Perchè semplicemente non ci siamo mai incontrati. Lui mi ha detto di vivere lontano. Siamo amici da qualche mese. Ci siamo conosciuti su internet, e da lì il nostro rapporto è diventato davvero molto stretto. Non è come Harry, ma comunque è speciale.

“Ti va di fare una video-chat?“

“Certo, aspetta un attimo. Mi rendo presentabile.“

“Tranquilla, tu sei sempre splendida.“

Ho già detto che è dolce? Mi alzo e corro in bagno, davanti allo specchio. Sciolgo quell'orribile coda e afferro la spazzola, per poi cercare di dare un senso a questi capelli che, lo ammetto, amo. Specialmente per il colore. Sono di un rosso tendente all'arancione carota. E, secondo me, sono davvero sexy. Sistemo velocemente il trucco e torno in salotto, davanti al computer.

Niall mi sta già chiamando, rispondo, facendo partire la video chat.

<< Ciao. >>

Rispondo sorridendo.

<< Come sei bella. >> sembra quasi incantato mentre mi guarda.

<< Grazie, anche tu. >>

<< Volevo mostrarti una cosa... è per questo che ho voluto parlarti faccia a faccia. >>

Il suo sguardo si fa serio, quasi timoroso. Ma solo per qualche secondo. Poi diventa ammaliante e seducente. Cosa vuole mostrarmi?

<< Devo preoccuparmi? >> chiedo ridendo.

<< Ti piacerà. Chiudi gli occhi. >>

<< Niall... >>

<< Chiudili. >>

La voce è quasi arrabbiata. É un ordine. Li chiudo e inizio a sentire dei rumori provenire dal computer. Ho quasi paura, ma mi fido di lui.

<< Pronta? >>

Annuisco.

<< Aprili. >>

Ed è a quel punto che mi ritrovo ad urlare, trovandomi sullo schermo Niall sdraiato sul divano, in mutande, con una mano poggiata...lì.

Sorride.

Non so cosa dire. Insomma non mi dispiace, ma...aspetta. Forse non è quella la sorpresa. Cioè, magari...non so neanche cosa pensare.

<< Cosa... >> inizio a domandare confusa, prima di venire interrotta da lui.

<< Non c'è bisogno di parlare. Però...un favore lo puoi fare, vero? >>

Usa un tono quasi supplichevole, come sempre, e non riesco a dire di no.

<< Bella maglietta. – sorride – Toglila. >>

<< Cosa?! No! >>

<< Fallo! >>

<< Niall! Tu sei pazzo! >>

<< Fallo, porca puttana! >>

Inizio a tremare. Non si è mai comportato così. Non so cosa gli sia preso. Fino a pochi minuti fa era normale. È sempre stato un po' pervertito. Ma non così! E, specialmente, non mi ha mai fatto paura.

E ora? Mi ritrovo a togliermi la maglietta, lasciando in bella vista il mio reggiseno sexy. Ma perchè cazzo ne ho messo uno del genere? In poco tempo vedo la reazione che ha nei boxer. Infila una mano e inizia a massaggiare, gemendo.

<< Togliti il reggiseno... >> ansima.

<< No! >> urlo.

Sono scioccata. Cosa gli è preso?

<< Jane, toglitelo. >>

Alza la voce, senza dar cenno di voler togliere quella mano.

<< Che cazzo ti è preso? Smettila! Non farò niente! >>

Mi infilo nuovamente a maglietta, ignorando le sue proteste, misti a gemiti.

<< Spogliati, puttana! >>

<< Vaffanculo, stronzo! >>

Chiudo immediatamente la video-chat, per poi afferrare il cellulare e chiamare Harry.

<< Ehi, piccola! Come stai? >>

La sua voce calda mi rilassa e mi tranquillizza.

<< Vieni. Subito! >>

<< Arrivo. >>

Appoggio il telefono, sentendolo poi squillare di nuovo.

È Niall.

Vorrà chiedermi scusa, ma non lo perdonerò così facilmente. Si è comportato... in modo strano. E mi ha addirittura urlato contro. Mi ha fatto paura.

<< Che cazzo... >>

<< Non azzardarti a parlarmi così, puttana. >> sussurra.

<< Cosa stai facendo? >>

Sono davvero sconvolta.

<< Piccola! >>

La voce di Harry mi fa sussultare, ma mi tranquillizza leggermente.

<< Spogliati. >>

Metto il viva voce in modo che anche il mio migliore amico, che mi sta abbracciando, senta.

<< No! >>

<< E' l'ultima possibilità. Spogliati. >>

<< Ultima possibilità? Niall, cosa stai dicendo? >>

Incrocio il mio sguardo con quello confuso del riccio in parte a me.

<< Se proprio vuoi, manda via il riccio. E poi spogliati. >>

Come cazzo fa a sapere che Harry è qua? Inizio a tremare.

<< Come sai che lui è qua? >>

Ride, in modo terrificante.

<< Ti avevo avvertita. >> sussurra prima di chiudere la telefonata.

Boccheggio, sconvolta, col cellulare in mano, per poi scoppiare a piangere tra le braccia di Harry. Mi accarezza la testa, per poi alzarsi e chiudere la finestra di fronte a noi.

<< Secondo te... ci stava guardando? >>

Scuote i ricci con la mano, camminando avanti e indietro nervosamente.

<< Magari aveva sentito la mia voce... >>

Mi blocco, terrificata.

Merda.

Cazzo.

Minchia.

<< Piccola? >>

<< Perchè avrebbe dovuto chiedermi di spogliarmi, senza vedermi? >> sussurro tremante.

Ora ho davvero paura. Okay, sono una che si terrorizza facilmente. Ma l'idea che qualcuno mi stesse guardando mi terrorizza. Mi ricorda tanto la prima scena del primo film di Scream. Quando una ragazza riceve una chiamata da uno sconosciuto e inizia a parlarci, poi il tipo le chiede il nome e quando lei gli chiede il motivo risponde “Voglio sapere chi sto guardando.”. Beh, alla fine di quella scena la ragazza muore, e anche il suo ragazzo. E, nonostante io “conosca” Niall e Harry non sia il mio ragazzo, questo momento mi ricorda molto quella scena. Anche se spero che non finisca allo stesso modo.

<< Ti avevo detto che quel tipo non mi piaceva. >>

Era vero. L'aveva detto. E io non l'avevo ascoltato. D'ora in poi è meglio che lo faccia.

 

Quattro di notte.

Il cellulare vibra, lo afferro e rispondo, senza nemmeno guardare chi possa essere l'idiota che mi chiama a quest'ora.

<< Pronto? >> sussurro ancora mezza addormentata, togliendomi le coperte e sedendomi.

<< Pigiama rosa con i coniglietti? Scelta azzardata, ma devo dire che ti sta bene. >>

Una voce divertita mi fa rabbrividire.

Lui mi sta guardando.

<< Dove sei, Niall? >>

La mia voce trema. Io tremo.

Mi alzo e chiudo le tende, per poi accendere la luce e urlare.

“Sono qui, puttana.“

Lancio il telefono per terra, sentendo la sua risata dall'altra parte.

<< Jane! >>

Harry arriva correndo, e quando legge la scritta mi abbraccia.

<< Noi... stavamo parlando al telefono e...gli ho chiesto dove fosse...e... >> balbetto indicando le parole sul muro segnate col pennarello rosso.

Rosso.

Sangue.

<< Eravamo amici, era tutto normale...perchè? >> singhiozzo.

<< E' uno psicopatico, ma tranquilla, ci sono io qua. >>

<< Ti prego, dormi con me. >>

Annuisce e spegne la luce. Si sdraia accanto a me, stringendomi da dietro.

Riesco a sentire il suo battito accellerato contro il mio la mia schiena. Ha paura anche lui.

Ma, di certo, non quanto me.

Sento dei rumori provenire da fuori. Sussulto e mi giro, appoggiandomi sull'altro fianco, per ritrovarmi di fronte al viso di Harry.

Mi stringo a lui, chiudendo gli occhi.

<< Ho paura. >> gli confesso, sussurrando.

<< Andrà tutto bene. >> mi bacia la testa per rassicurarmi.

<< Come fai a esserne sicuro? >>

Passa un po' di tempo.

<< Non lascerò che vada male. >>

Sorrido.

Ho ancora paura.

 

Apro gli occhi, ritrovandomi sola nel mio letto.

<< Harry? >> mormoro sperando che arrivi, ma niente.

<< Harry! >>

Stavolta urlo e sento dei passi raggiungermi. Appena il riccio entra in camera ansimando si guarda intorno.

<< Che è successo? >>

<< Non c'eri. >>

<< Stavo preparando la colazione... >> dice porgendomi il cellulare.

Mormoro un “grazie” e lo guardo.

Nove e trentasei del mattino.

Quindici chiamate.

Sette messaggi.

Niall.

Solo lui.

<< Ho messo il silenzioso, perchè continuava a suonare e non volevo che ti svegliassi. >> sussurra grattandosi la testa.

Annuisco senza dire niente e leggo il messaggio più recente.

Ricevuto diciotto minuti fa.

“Quando fai la doccia? Non vedo l'ora...”

Sto per leggere il secondo, quando ne ricevo un altro.

“Buongiorno, dormito bene? Ti sei agitata nel sonno...incubi?”

Scuoto la testa e chiudo gli occhi, sdraiandomi sul letto.

<< Vorrei che questo fosse solo un incubo... >>

Sento Harry sospirare, per poi sedersi accanto a me.

<< Devo andare via. >>

<< Cosa?! >>

Mi sollevo di scatto, aprendo gli occhi.

<< Mi dispiace, ma mi ha chiamato mia madre... >>

<< Che è successo? >>

La sua faccia è preoccupata, deve essere successo qualcosa. E lui è particolarmente legato a sua madre.

<< Una rapina al suo negozio... hanno sparato a mio sorella. >>

La sua voce trema. Mi guarda.

<< Ha sparato a mia sorella. >>

<< “Ha”? >>

No. Non è possibile. Non può.

Annuisce.

<< Ma non può... lui è stato a fissarmi tutta la notte! >>

<< Allora deve aver incaricato qualcuno...non lo so, ma ha lasciato un biglietto...per te. >>

Quello è pazzo.

Uno psicopatico.

<< Cosa diceva? >>

<< “Questo è solo l'inizio, puttana. Resterai sola. Ciao, cara Jane. Il tuo N. xxx” >>

<< Ma Gemma è... >>

Lascio la frase in sospeso sperando che lui capisca.

<< Ricoverata in ospedale. Molto grave. Oggi prendo l'aereo per l'Inghilterra. Ho già chiamato Liam, starà lui con te... e credo sia arrivato il momento di chiamare la polizia. >>

Il cellulare si illumina.

Un altro messaggio.

“Non azzardarti a chiamare la polizia, chiaro?”

<< Sente tutto quello che diciamo... >> sussurro, abbracciando Harry.

 

Sono passate due settimane.

Liam mi fa domande di continuo ma non rispondo. Non ne voglio parlare.

Ho iniziato ad ignorare le chiamate, ma in cambio ricevo solo minacce.

Gemma è ancora all'ospedale. Sembra che sia a gravissimo rischio di morte. Ormai la tengono in vita solo le macchine. Ed è solo colpa di quello stronzo.

 

Appoggio la mano al mento e scorro lo sguardo sullo scaffale.

<< Jane, quanto ti ci vuole per scegliere uno shampoo? >>

Scorgo finalmente il mio preferito, lo afferro per poi lanciarlo nel carrello alla mia destra.

Con mia sfortuna noto che la lista è completa.

Spesa finita.

Ritorno a casa.

Niall.

<< Che ne dici di uscire stasera? >>

Sospira.

<< Jane, ti prego, parlarmene. Harry non mi ha detto tutto ma... >>

<< Liam, spiegami che cazzo c' da dire?! >> urlo infuriata, facendo una pausa.

<< Un ragazzo bellissimo...ma che dico? Un mostro del genere non si può definire un “ragazzo”. Un bellissimo mostro che credevo mio amico mi ha chiesto di fare la puttana, io ho rifiutato e lui non l'ha accettato. È diventato pericoloso. Mi minaccia, mi segue, mi chiama. Sente e vede tutto. E ora, probabilmente, lui è qui da qualche parte o mi ha messo uno stupido apparecchio per poter sapere cosa sto dicendo. E io non posso chiamare la polizia, perchè sarebbe capace di uccidere qualcuno. Ma non me. Il suo obiettivo è farmi soffrire, e lasciarmi sola. >>

Una lacrima riga la mia guancia. Il telefono squilla, ma non rispondo. Lo lancio a terra, stringendomi a Liam.

<< Visto che c'era qualcosa da dire? >>

Quanto è scemo mio fratello. Gli sembra forse una cosa da dire in una situazione del genere? Davvero, deve essere stato adottato. Anche esteticamente, siamo completamente diversi.

Lui, capelli castani.

Io, arancioni.

Lui, occhi marroni.

Io, azzurri.

Potrei continuare, ma il cellulare riprende a squillare. Liam lo raccoglie, lo apre e toglie la batteria, sorridendo.

<< Vado a prendere della birra, mentre tu cerchi il balsamo giusto. >>

Si allontana e io riporto lo sguardo sullo scaffale.

Mmm... che balsamo prendo?

<< Eccoti, puttana. >>

Rabbrividisco. Non mi volto. Ho riconosciuto la sua voce.

Merda.

Sento delle braccia avvolgermi il bacino, per poi stringere e trascinarmi fino ad un bagno pubblico fuori dal super mercato. Arrivati, mi obbliga a voltarmi e lo vedo.

Beh, bello lo è.

Ma è terrorizzante.

<< Avresti potuto darmi quello che volevo subito... invece mi toccherà prendermelo da solo. Usando le maniere cattive. >>

Mi allontano istintivamente, cercando di scappare, ma lui mi afferra il polpaccio, facendomi cadere a terra e sbattere il mento.

Urlo.

In pochi secondi lui è sdraiato su di me, che mi sono girata a pancia in su.

<< Niall... >>

Mi mette un dito sulle labbra.

<< Fra poco potrai urlare il mio nome quanto vuoi. >>

Cosa?! Cerco di spostarlo, ma mi blocca i polsi e li tiene bloccati sul pavimento.

Comincia a baciarmi il collo, per poi scendere alla scollatura della mia maglia.

<< Indossi troppi vestiti. >> sussurra.

<< Siamo a gennaio, coglione. >>

Il suo sorriso scompare, in una mossa alquanto veloce sistema le mia braccia sotto le sue ginocchia per non farmi muovere e avere le mani libere, e mi colpisce con uno schiaffo sulla guancia.

Urlo e tento di liberarmi, ma ricevo solo un altro colpo.

Una lacrima riga il mio volto.

No. Non mi sta per violentare.

No.

No.

No.

Non lo sta facendo.

Non è uno stalker.

Non è uno stupratore.

Non è un fottuto bellissimo mostro.

Non è realtà.

<< Sai, Jane, è incredibile che tu non ti sia mai accorta delle telecamere e i microfoni in casa tua. - fa una pausa, infilando le mani sotto la mia maglia.- O nei tuoi vestiti. >>

Tira fuori una mano in cui tiene un coso che credo sia un microchip, proveniente dal mio reggiseno.

Non so come sia riuscito a metterlo, ma ho anche paura di scoprirlo.

Rimette la mano nei miei vestiti, iniziando a palparmi.

<< Lasciala stare, coglione! >>

Un ragazzo moro con gli occhi azzurri spalanca la porta e lo minaccia con uno sguardo incazzato.

Louis. Il mio vicino di casa.

<< Altrimenti cosa mi fai? >> lo sfida, senza spostare le mani.

In mezzo secondo lo colpisce con un pugno, stendendolo a terra, per poi saltargli addosso.

Mi siedo e striscio contro il muro. Potrei scappare, ma quei due sono proprio davanti alla porta ormai chiusa.

Continuano a colpirsi. Entrambi sono sanguinanti.

Non saprei dire chi sta “vincendo”. Louis è sopra di lui, ma non sembra che sia in condizioni migliori di Niall. I loro capelli sono sporchi di sangue, di cui ormai tutto il bagno è sporco.

Non so come, riescono a far cadere uno specchio, che si frantuma in parte a me. Vedo la mia immagine riflessa, e mi accorgo che il sangue non è solo di loro due.

Il mio mento è lacerato, come il mio labbro inferiore. Un pezzo dello specchio si infilato nella mia guancia destra, piuttosto profondamente.

Resterà sicuramente una cicatrice.

La mia paura aumenta ancora di più, quando vedo Niall estrarre a fatica da non so dove una pistola.

La punta contro Louis, ma lui la sposta.

Chiudo gli occhi.

Voglio provare a fingere di non essere qua.

Voglio provare a smettere di tremare.

E, ora, mentre una pistola, probabilmente carica, si trova pericolosamente a pochi metri da me, penso alla mia vita.

Penso a mia madre. A quando a cinque anni mi ha regalato il primo orribile maglione giallo, con i pinguini.

Penso a mio padre. Il pensiero è più veloce. In fondo, non è mai stato presente. Troppo impegnato ad ubriacarsi e mandare a puttane il suo matrimonio.

Penso ad Harry. A quando lo vidi per la prima volta, credendo che ci provasse con me.

Penso al mio fratellino Liam, che per me c'è sempre stato.

Sorrido, prima di sentire uno sparo.

Merda.

No.

Inizio a singhiozzare. Non ho neanche il coraggio di aprire gli occhi.

Una mano tocca la mia spalla.

<< Jane. >>

Alzo la testa e apro finalmente gli occhi.

Louis.

Dietro riesco a scorgere Niall.

Steso per terra.

Morto.

Sorrido, per poi stringermi a Louis e baciarlo.

Lascio che la sua lingua senta il sapore delle lacrime salate che arrivano alle labbra, mischiate al sangue.

Mi stacco per poi guardarlo negli occhi e sorridere.

<< Amo i tuoi capelli color carota. >> mi sussurra, prima di avvicinare nuovamente le sue labbra alle mie.


 

H&K

Ho scritto questa one-shot in due giorni, un paio di settimane fa.
Non so perchè, mi è venuta quest'idea, ero ispirata e una sera mi sono messa lì a scrivere.
Personalmente a me piace, ma può essere che a voi faccia schifo.
Fatemi sapere.
Probabilmente molti di voi si chiederanno perchè io abbia scelto Niall.
Quello dolce, con la faccia da cucciolo, che non farebbe mai male a nessuno.
Appunto.
Proprio per questo ho scelto lui.
In tutte le ff, in cui c'è un cattivo, che ho letto, non è mai Niall.
Lui è sempre quello buono che mangia tanto.
Beh, qui le cose cambiano. 
Le recensioni sono sempre gradite, ovviamente.
Per chi non lo sapesse, scrivo anche una long, su Harry.
"The Psychologist."
Magari passate a leggere e fatemi sapere che ne pensate.
Jay <3
  
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