Naruto, 'Hit In The USA' di gio93 su EFP Fanfiction

Entrai nella stanza traballando, cercando di non rovesciare il vassoio con le tazze del tè e il piatto di biscotti.
M'inginocchiai e lo appoggiai al basso tavolino, tirando un sospiro di sollievo.
-C'è l'ho fatta, halleluja!-
Neanche il tempo di terminare la frase che una risata cristallina mi arrivò alle orecchie, facendomi sollevare lo sguardo e inarcare le sopraciglia.

Cosa aveva combinato questa santissima volta?

Mi avviai verso la porta scorrevole e la aprì, pregando che fosse tutta un'allucinazione.
Il vedere Chiaki, la mia migliore amica, rotolare sul pavimento tenendosi la pancia dal troppo ridere mi diede la risposta.

Purtroppo sì, l'incubo era cominciato e anche nel peggiore dei modi.

-Si può sapere che c'è? Perché fai tutto questo chiasso?-
Lei si fermò e, singhiozzando, si girò verso di me cercando di alzarsi in piedi, asciugandosi le lacrime.
-Miharu, questa la devi proprio vedere è fantastica-
-Dimmi che non è uno dei tuoi soliti attacchi di genio- cominciai con voce lamentosa mentre lei mi trascinava alla scrivania, dove mi sbatté davanti agli occhi un foglio disegnato.

Come volevasi dimostrare.

Ora, facciamo un passo indietro.
I nostri nomi sono Miharu Midorikawa e Chiaki Saruwatari.
Siamo due quattordicenni, ninja del Villaggio del Ghiaccio (io) e del Villaggio del Fulmine (lei).
Da quattro anni oramai facciamo parte del noto gruppo di Mukenin alla ricerca dei Jinchuuriki, l'Akatsuki.
Tutta colpa di mio fratello Hidan che ci ha trovate e trascinate qui contro la nostra volontà, anche se adesso ci troviamo benissimo qui.
Comunque, Chiaki ha l'innata passione per il disegno ed è anche molto portata; l'unica pecca è che quando lo fa i suoi disegni prendono sempre per i fondelli qualcuno.

E anche stavolta è così.
Me tapina!

-Sentiti questa canzone-
La mia migliore amica

Tra poco ex, se continuava così

si avviò verso lo stereo e lo accese a tutto volume.
Dalle casse cominciò ad uscire il suono della chitarra elettrica e una voce cominciò a cantare.

I've never dreamed before
I'm gonna knock the door
Into the world of perfect free
(You ain't no lonely!)

I was made to hit in America
(I was made to hit in America)
I was made to hit in America

Arrivata a quel punto della canzone la stoppò e mi guardò, raggiante.
-Hai sentito?-
-Cosa, esattamente?-
Mi misi sulla difensiva, le cose si mettevano male.
-Il cantante dice "I was made to hit in America"-
-Fin qui c'ero arrivata-
-Quindi devi aver capito la mia idea-
Attimi di silenzio, in cui lei continuava a gongolare, fissando me in cerca di conferma.

Peccato che non gliel'avrei data vinta.

-Sinceramente? No, non ho capito la tua idea-
Sbuffò sonoramente, ravvivandosi i lunghi capelli ramati.
-Ti devo spiegare proprio tutto. Uff, allora concentrati-
-Se, se-
Mi squadrò, mandando scintille nella mia direzione.
Deglutii con difficoltà e risposi balbettando
-Ce...certamente-
-Bene-
Mi sorrise malefica e facendo alcuni passi in avanti iniziò la sua spiegazione.
-Puntiamo la nostra attenzione sulle parole che compongono anche il titolo, cioè "Hit in the USA"-
-Sì signora maestra-
Un kunai mi volò vicino al viso, facendomi un piccolo graffio su una guancia.
-Se non la pianti giuro che ti lascio nelle mani di Deidara...-
-...e se tu lo fai io gli aizzo contro Itachi-
Tutte le volte che lo facevo lei impallidiva.
Poveretta, essersi presa una cotta per un simile attore da circo fissato per le esplosioni; non sarebbe resistita a lungo.
Invece questa volta al posto di tremare e pregarmi di non farlo si mise a ridere come cinque minuti prima.
Feci la mia migliore faccia da

"Guardami attentamente...No!"

quando mi giunse l'illuminazione improvvisa.
-Oddio, dimmi che non l'hai fatto-
Lei rise ancora più forte.
-Oh sì invece, cara mia!-
Nascosi il viso nelle mani e cominciai a scuotere la testa mormorando
-Non è possibile, non è assolutamente possibile...-
-Mi è venuto in mente così per caso, ascoltando la canzone l'altro giorno. Ho notato che il cantante quando pronuncia le parole del titolo il suono che ne fuoriesce forma il nome di una certa personcina-
Ghignando prese un foglio e ci scrisse il seguente schema

Hit In America = scritto
It In America = pronunciato
Itty in America = suono che si sente nella canzone
Itty = persona incriminata XD

Poi mi allungò il disegno.
Era diviso in cinque rettangoli

Nel primo erano disegnate due figure, con indosso un lungo mantello nero a nuvolette rosse e bianche, dei cappelli di paglia con dei campanellini coprivano loro il viso. Una delle due persone portava sulle spalle un spada fasciata da bende bianche.
Nella seconda si vedeva la persona con la spada sussurrare al compagno -Ehm ehm, posso chiederti una cosa?-
Nella terza l'altro rispondeva -Cosa?-
Nella quarta la persona con la spada era senza cappello e rivelava un viso dal colore stranamente azzurrino, con delle squame sulle guance e gli occhi piccoli e inespressivi.
Solo che nella vignetta quegli occhi erano inondati dalle lacrime. Il personaggio teneva le mani erano tra i capelli, dal colore blu elettrico, e urlava istericamente -Come diavolo ci siamo finiti qui?!?!?!?-
Nell'ultima si vedevano le due figure in piedi, una davanti all'altra. Sullo sfondo degli alti grattacieli e una mongolfiera che volteggiava con un'enorme cartello, scritto a lettere cubitali che mostrava il seguente messaggio "Welcome to America"

Scioccata.
Ecco lo stato della mia mente e dei miei poveri neuroni, bloccatisi nel processo della sinapsi.
L'unico messaggio che mi arrivava era

"Juston Juston, abbiamo un problema! Evacuare la nave!"

Quando posai lo sguardo, completamente vitreo, su Chiaki la vidi saltellare allegramente
-Non è una genialità universale?-
Cercai di riscuotermi, senza successo.
Allora lei si fermò e si avvicinò, preoccupata.
-Miharu nee-chan? Tutto a posto? Sei pallida-
Appena mi toccò la spalla per scuotermi io scoppiai, lasciando solo una nuvola di fumo.
Chiaki si guardò attorno, per vedere dove fossi finita.
-La Kage Bushin no Jutsu...questo vuol dire che...Mannaggia!-
Corse alla porta e quando questa fu aperta delle urla sovraumane si levarono per i corridoi e la varie stanza.
-Chi diavolo è quel dannato cagnaccio figlio di Giuseppe e Maria che ha osato fare questo disegno?-
-Però, carino. Soprattutto la tua faccia-
-Non dirlo nemmeno per scherzo Zetsu! Se lo prendo giuro che lo faccio a fettine!-
-Come siamo acidelli quest'oggi. Cos'è, hai trovato i pesci dell'acquario morti suicidati per non vederti più?-
-Grrrr. Vuoi che ti amputi le radici, dannata pianta grassa infestante?-
-Se non la piantate con tutto questo casino giuro che vi sacrifico sull'altare sacro. Qualcuno sta cercando di pregare!-
-Zitto, Jashinista dei miei boccioli!-
-Come siamo acidelli quest'oggi. Cos'è, hai trovato i tuoi fiori appassiti a causa della tua lingua avvelenata?-
Tutto si bloccò, poi si udì un ruggito che fece tremare la terra.
-No! Lasciatemi stare! Mollatemi! Non potete farmi questo! Devo assolutamente procurarmi la cena per stasera! Pesce Spada appena dilaniato, succoso e salutare. LASCIATEMI!!!-
Dal ramo in cui mi ero appostata con il mio fido cannocchiale, vedevo l'intera scena.
Kisame, rifugiatosi in un angolino lontano dalle spire di Zetsu, tenuto a bada da Sasori e Hidan.
L'uomo pianta si stava dibattendo come un'anguilla pur di liberarsi e attaccarsi con i denti al collo dello spadaccino.
Un ciuffo biondo mi coprì per un attimo la visuale.
Deidara si era chinato, noncurante dell'inferno attorno a lui, e guardava con interesse il disegno.
Mi leccai le labbra.

Signore e signori, fine dello spettacolo.

-Una simile sensibilità artistica, la tecnica delicata e ricercata che punta a far entrare lo spettatore nell'opera stessa... può essere stata solo una persona! Uhm!-
Un vaso cadde a terra, attirando l'attenzione di tutti.
Chiaki stava camminando a passo felpato verso la porta del retro, cercando di non farsi notare e, quindi, mangiare.
-Chiaki-chan, davvero bel lavoro! Sei un'artista nata!-
Kisame, che si era rialzato in piedi, all'esclamazione di Deidara divenne rosso come un pomodoro e brandendo Shamehada corse verso la mia amica.
-Tu! Dannata piccola scimmia pestifera! Questa volta ti faccio il pelo e contro pelo e non ci sarà santo che tenga per la tua salvezza!-
Ciò che seguì fu un caos indescrivibile di muri crollati, mobili volanti e chi più ne ha più ne metta.
Mi stiracchiai lentamente e, dopo aver sbadigliato, presi la mia lista.
Giunta quasi a metà feci una spunta alla riga "Fare arrabbiare Kisame Hoshigaki"
-Fatto-
Mi scroccai il collo e dopo essere saltata giù mi avviai per compiere la mia prossima missione.
Un covo di Mukenin può diventare mooolto noioso, tra missioni segrete, spionaggi e tutto il resto.
E' per questo che ho ideato la mia personale lista "Crea lo scompiglio all'Akatsuki"
Tra le risate e l'allegria si lavora meglio.
Sì, lo so.
Quella che ride sono solo io, ma come dice sempre Chiaki

-Questo è solo un altro di quei piccoli e trascurabili dettagli, nhé?-

Questa storia è stata presa dalla realtà.
Una mia amica, scrittrice anche lei su questo sito e bravissima disegnatrice, ha fatto veramente questo disegno, anche se non l'ha finito e nemmeno l'ha colorato.
Io ho soltanto trasportato la scena di quando me l'ha fatto vedere nel mondo di Naruto e precisamente nel covo dell'Akatsuki, di cui fanno parte le povere vittime (Itachi, Kisame, perdonateci! XD)
Nella realtà io ho capito subito la sua idea e nessuno ha cercato di ucciderla, ma almeno cambiata spero vi abbia fatto ridere.
Un saluto e un bacio e tutti quelli che leggeranno e metteranno un piccolo commento (ne accetto anche di negativi e costruttivi, sono solo alle prima armi e mi piacerebbe migliorarmi).
Jojo-chan ^.-