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Autore: Chiandistelle    23/06/2013    1 recensioni
Sherlock mordicchiò con fare insistente il tappo della stilografica, cercando di pensare.
Quel compito era di certo il più scomodo che gli fosse mai stato assegnato.
Accartocciò anche l’ennesimo foglio e lo gettò alle proprie spalle, centrando la montagnola di carta dentro il cestino.
Poggiò in malo modo la penna sul nuovo pezzo di carta e giunse le mani, portandosele alle labbra.
Chiuse gli occhi, cercando le parole giuste da scrivere, quelle che gli invitati avrebbero ascoltato con piacere, ridendo e magari commuovendosi.

Sherlock deve scrivere il discorso da testimone per il matrimonio di John...
Note: Bromance
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Presa da un momento di insolita ispirazione, pubblico anche questa storia.
Vi avviso che non ci sarà una vera e propria coppia, ma solo una specie di bromance, in quanto John si sposa con Mary...
Chiara






Sherlock' Speech.





Sherlock mordicchiò con fare insistente il tappo della stilografica, cercando di pensare.
Quel compito era di certo il più scomodo che gli fosse mai stato assegnato.
Accartocciò anche l’ennesimo foglio e lo gettò alle proprie spalle, centrando la montagnola di carta dentro il cestino.
Poggiò in malo modo la penna sul nuovo pezzo di carta e giunse le mani, portandosele alle labbra.
Chiuse gli occhi, cercando le parole giuste da scrivere, quelle che gli invitati avrebbero ascoltato con piacere, ridendo e magari commuovendosi.
 
Scorse tutto quello che era successo fra di loro, dall’incontro al Bart’s al recente ricongiungimento. Pensò ai litigi, ai sorrisi, alle occhiate d’intesa, alle mattine silenziose e tranquille e alle notti insonni a correre per Londra.
Pensò ai momenti di pericolo, alle scariche di adrenalina, alle teste nel frigo e ai casi risolti insieme.
Pensò alle cene da Angelo, agli affitti da pagare, ai maglioni e alle battute.
Pensò a John. E John era solo cose belle e certe, una melodia dolce che ha il potere di svegliarti e di lasciarti col cuore colmo di malinconia.
 
E riflettendo su tutto quello, una pressante bolla d’aria si impossessò dei suoi polmoni, impedendogli di respirare a dovere, provocandogli un fastidioso pizzicore agli occhi e un’improvvisa voglia di scomparire dalla faccia della Terra.
Perché gli erano affiorate alla mente solo tre parole adatte da scrivere: un complemento oggetto, un verbo e un nome, i quali, uno dietro l’altro, formavano la frase, quella perfetta. Così le trascrisse, quei tre termini, rendendosi conto solo in quel momento quanto in realtà fossero sbagliati e privi di alcun senso logico. Accartocciò anche quel foglio e lo lasciò cadere a terra.
 
Sherlock Holmes era un uomo che accettava le sfide di buon grado, e quella scommessa l’aveva fatta con se stesso. Quindi tenne a bada quella dannata bolla e iniziò a scrivere.
 
 
 
 
Il giorno dopo, era in piedi e a schiena dritta come il più impeccabile testimone dello sposo, di fronte agli invitati impomatati seduti ai tavoli rotondi in maniera scomposta dopo il lauto pranzo.
Sapeva che John, ineccepibile e felice e radioso nel proprio completo nero, si aspettava il peggio da quel pezzo di carta che Sherlock si apprestava a leggere.
Il detective notò con una stretta al cuore come Mary sorrideva al neo marito in maniera incoraggiante e dolce, stringendogli l’avambraccio dal tavolo d’onore. Così prese un bel respiro e lesse:
 
- “Per quanto riguarda John Watson, non ci sono molte cose da dire…
 
 
 
 
- Sbrigati, John. Non dovrò certo essere io a ricordarti che l’aereo parte tra tre ore.
- E allora non farlo, per l’amor di Dio! Dov’è la mia dannata valigia?!
- Rilassati. È su in camera tua, proprio dove tu l’hai lasciata stamattina.
- Valla a prendere, ti scongiuro! Io devo sciacquarmi la faccia o credo che mi scioglierò sulla moquette. Perché ho accettato di sposarmi in Agosto?!
- Mi sembrava lo avessi proposto tu a Mary.
- Sherlock…
- Ho capito, vado a prendere la valigia, John. Prego.
 
Il medico si accorse di stare sudando e di non sapere il perché.
Era già legalmente e ufficialmente sposato. La cerimonia, il rinfresco e – contro qualsiasi congettura - il discorso di Sherlock si erano svolti con successo e senza particolari intoppi.
Tuttavia sapeva che, dopo essere salito su quell’aereo per la propria luna di miele, sarebbe diventato tutto vero. Niente più blog, niente più 221B, niente più casi e adrenalina, niente più Sherlock. Solo un rispettabile lavoro all’ospedale, un appartamento pulito e una probabile pancetta da sposato. …E Mary. La sua imperfetta e perfetta Mary. Sua moglie.
Deglutì e sorrise al pensiero di come avrebbe scherzato lei al sentire le sue preoccupazioni.
D’accordo, John. si disse. Vai in bagno, datti una ripulita e affronta tutta questa normalità insieme a lei.
 
E lo avrebbe fatto. Avrebbe sostenuto tutto a testa alta, se camminando attraverso il salotto non avesse pestato un certo foglio di carta appallottolato.
Ghignò, realizzando che quella doveva essere una delle “prove” di Sherlock prima di arrivare a quel discorso divertente e semplice che avevano tutti ascoltato con piacere alla fine del pranzo, solo un paio d’ore prima.
Lo raccolse, lo dispiegò al meglio.
E lesse quelle tre parole che avevano talmente fatto penare il suo amico il pomeriggio precedente.
 
I battiti accelerarono, gli occhi si spalancarono sconvolti e confusi.
L’incertezza si impadronì del concreto John, medico militare dai nervi d’acciaio e dai saldi principi morali.
Tuttavia i passi di Sherlock giù per le scale furono sufficienti a eliminare via quel tentennamento: corse nel bagno e gettò la carta nel water, tirando lo sciacquone. Si lavò mani e faccia più e più volte per spazzare via quel persistente velo di sudore.
Quando tornò in salotto, trovò Sherlock ad attenderlo, la solita maschera di sufficienza ed apatia indossata sul volto, il trolley nero ai propri piedi.
E John Watson si esibì in un timido sorriso mentre usciva di casa insieme all’amico per andare incontro verso la sua nuova vita.
 
 
  
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