‘’Harry, mi prendi il maglioncino è sul letto…’’ dissi con tono quasi di  preghiera
‘’Si Hope un secondo’’

Erano le sette quasi e dovevamo sbrigarci… Dovevamo incontrarci con i nostri amici Louis e Eleanor da Nando’s al centro. Harry ed io ci conosciamo dall’asilo, avevamo tre anni e ci siamo subito piaciuti, siamo subito diventati amici, lui è il mio migliore amico… Non lo scambierei con nessun altro!

‘’Tieni Hope’’ disse lanciandomi il maglioncino in faccia ‘’dobbiamo scendere’’
‘’Si arrivo, arrivo’’ dissi mettendomi il lucidalabbra ‘’…che poi no, ma Louis e Eleanor non dovevano stare a Doncaseter da i genitori di Louis?’’
‘’Si, ma hanno rimandato alla settimana prossima’’
‘’Perché?’’ dissi con voce strana
‘’E io che ne so… Chiedilo a loro no?’’
‘’Si, ma non ti alterare!’’

Scendemmo di casa e dopo una decina di minuti arrivammo da Nando’s di Louis e Eleanor non vi era nessuna traccia.
‘’Ma che fine hanno fatto quei due?’’ dissi con aria scocciata
‘’Non ne ho la più pallida idea’’ disse Harry allibito ‘’Dovevano essere qui circa venti minuti fa…’’
‘’Prova a chiamarli’’ dissi
‘’Lou ha il telefono spento’’
‘’Si, anche El’’
Harry ed io ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere
‘’Pensi quello che penso io?’’ disse con una faccia da pazzo pervertito
‘’La smetti’’ dissi mollandogli un ceffone sulla spalla ‘’Sei un pervertito schifoso’’ dissi ridendo
‘’Senti che ne dici di andarci a prendere un bel gelato?’’
‘’Si ottima idea’’ dissi facendo un sorriso a trentadue denti

Arrivammo al chioschetto dei gelati nel parco, prendemmo il gelato e poi ci sedemmo sulla panchina vicino alla grandissima fontana che si trovava al centro.
‘’Questo gelato è buonissimo’’ dissi ‘’Ne voglio un altro’’
‘’Sei un piccolo maialino’’ disse Harry facendo il verso del maiale
‘’Tu sei un deficiente’’ dissi ridendo ‘’Stai sempre parlando con una signora..’’ aggiunsi
‘’Una signora?’’ disse ‘’Tu che il sabato sera invece di uscire ti schianti sul divano a vedere la NBA in TV’’
‘’Hai qualche problema verso le signore che guardano il basket? Pff’’ dissi quasi indignata ‘’Mi piace lo sport e all…’’ le mi parole furono interrotte quando un ragazzo si avvicinava verso di noi. Elliot, Elliot Connery, il ragazzo più bello del liceo McRyan.
‘’Hope, Hope ci sei… Hope?’’ disse
‘’Oh mio dio’’ dissi con voce stupita
‘’Che succede?’’
‘’Ciao, tu devi essere Hope? Piacere sono Elliot Connery’’ disse sorridendo
‘’Ciao, io, io…’’ dissi balbettando ‘Che figura’ pensai
‘’Lei, lei è Hope ed è molto lieta di conoscerti, ma stavamo andando’’ disse Harry con aria di sfida
‘’Ah, ok, allora ci si vede in giro’’ disse Elliot dispiaciuto
‘’Emh, si, ma noi non stiamo andando…’’ dissi con tono timido
‘’Ma Hope…’’ disse Harry
‘’Harry va via..’’ dissi bisbigliando
‘’Hope’’ disse Elliot sorridendo
‘’Elliot’’
‘’Ti ho notato solo stamattina al corso di scienze e mi sono perso nei tuoi occhi blu oceano’’ disse Elliot mordendosi il labbro inferiore
‘’Oh… Grazie, anche i tuoi occhi color ambra sono stupendi!’’ dissi un po’ imbarazzata
‘’Mi dispiace che oggi era l’ultimo giorno di scuola, ora non potrò incontrare questo sguardo fantastico nei corridoi
‘’Grazie ma così mi fai arrossire…’’
‘’Sei davvero bellissima!’’
‘’Grazie mille … anche tu non niente male’’ dissi ridendo
‘’Sei Single?’’
‘’No, nessuno mi si prende’’
‘’Sono tutti pazzi… Ti va di venire al cinema con me?’’
‘’Oh, si… Certo!’’
‘’Allora ti passo a prendere domani sera alle otto?’’
‘’Si, certo… Alle otto…’’ dissi eccitata
‘’Allora dammi il cellulare così ti segno il mio numero’’
‘’Certo… Ecco prendi’’ dissi con un sorriso da ebete stampato in faccia
‘’Allora a domani…’’
‘’A domani’’
Mi diede un bacio sulla guancia e andò via. Non potevo crederci, Elliot, Elliot Connery mi aveva chiesto di uscire. La mia euforia ad un tratto si trasformò in preoccupazione… Harry, Harry l’avevo praticamente escluso… Lui non l’aveva mai fatto con me. Cercai di chiamarlo ma aveva il cellulare spento. Allora mi misi a camminare per il parco sperando di trovarlo ancora lì e così accadde. Era seduto sul muretto vicino al parco giochi per bambini, a fissare il vuoto.

‘’Harry…’’ dissi urlando dall’altro lato del parco
Harry alzo lo sguardo, mi guardo ma due secondi dopo lo abbassò di nuovo.
‘’Harry… scusa!’’ dissi con il vento che mi scompigliava tutti i capelli ‘’Harry ti prego perdonami…’’ aggiunsi
‘’E’ tutto ok!’’ dissi con tono superficiale
‘’Non è tutt’ok’’ dissi ‘’ Ti conosco da troppo tempo e so benissimo quando una cosa è tutt’ok e questa non lo è! Scusami, ti ho trattato da schifo, tu non l’hai mai fatto con me’’
‘’Davvero Hope, è tutt’ok!’’ disse Harry sorridendo
‘’Scusa!’’ dissi con un’espressione da cucciolo bastonato
‘’Ma cammina’’ disse ridendo ‘’Allora che ha detto Connery?’’
‘’Domani sera andiamo al cinema’’
‘’Complimenti Hope, non me l’aspettavo!’’ disse Harry ridendo
‘’Cretino…’’ dissi ‘’Muoviti che devo andare a casa, sono le dieci passate’’ aggiunsi
Arrivammo a casa, giusto in tempo per il mio coprifuoco, Harry andò via e io rientrai.
In soggiorno c’erano i miei genitori che mi stavano aspettando
‘’Sono a casa!’’ dissi urlando
‘’Hope, siamo qui’’ disse papà
Presi un succo e li raggiunsi in soggiorno
‘’Dobbiamo parlarti’’ disse mamma
‘’Che succede?’’ chiesi con aria preoccupata
‘’Nulla di grave tesoro’’ disse mamma ‘’Papà è stato scelto come sostituto provvisorio della banca centrale di Liverpool perciò luglio lo passeremo lì.’’
‘’Mamma ma io non voglio venire, è estate voglio stare con i miei amici!’’
‘’Per questo motivo tu rimarrai qui a Londra.’’ Disse papà
‘’Dovrebbe arrivare Zia Grazia dall’Italia, ma non si può muovere prima di mercoledì prossimo dato che tuo cugino Josh deve dare l’ultimo esame all’università’’ disse mamma
‘’Te la senti di rimanere una settimana e qualche giorno qui da sola?’’ disse papà preoccupato ‘’Per qualunque cosa Anne abita a due isolati!’’ aggiunse
‘’Certo non ci sono problemi. Voi quando dovete partire?’’
‘’Abbiamo l’aereo per Liverpool domani mattina alle 10.30’’