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Autore: Giocribs    23/06/2013    2 recensioni
"Ti ho cercato ovunque, hai sempre paura a venire qui da solo" sorride il castano indicando tutta la casetta sull'albero di casa Malik "che cosa stavi facendo?"
"Ti aspettavo" Zayn scuote le spalle.
"E sapevi che sarei arrivato ora? Hai un nuovo superpotere oltre a portare la realtà sulla carta?" Gli chiede avvicinandosi emozionato.
"No" risponde sconsolato il moro "mi sono detto che avrei contato fino a dieci, sai che non sono molto bravo con i numeri, e poi me ne sarei andato" dice grattandosi la nuca.
"E dove sei arrivato?"
"Centosette ma ho ricominciato tante volte perché sbagliavo"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ten seconds (and a thousand more)
 

Con il petto asciutto fasciato nella maglia di superman Zayn si sente potente e maestoso mentre, tutto contento e impaziente di mostrare il nuovo acquisto al suo migliore amico, supera il cancelletto di casa Payne e suona il campanello.
Mamma Karen spalanca la porta e sorride subito dopo aver visto il migliore amico di suo figlio sorriderle con quegli occhioni che si ritrova.
"Ehi Zaynie, che bella maglia!" sorride la donna scompigliano i capelli scuri del bambino.
"Grazie!" Sorride il moro "liam può uscire a giocare?" chiede già fremendo dalla voglia di inventare nuove avventure e sconfiggere i cattivi al fianco di Liam.
"Tesoro" comincia la donna "Liam è al cinema con Louis, tornerà tra un po', vuoi aspettarlo qui? Ti posso preparare qualcosa" gli propone Karen scostandosi dalla porta.
Zayn sente il labbro inferiore tremare contro la sua volontà e gli occhi gonfiarsi di lacrime. Scuote la testa e "no grazie" dice con voce triste e sconsolata prima di sparire dal portico di casa Payne.
"Zayn, eccoti!" lo richiama Liam sorridendo e dando vita a delle tenerissime pieghette ai lati dei suoi occhi. Zayn lo guarda, Liam indossa una maglia di batman e ha tra le mani due panini al cioccolato - a uno dei quali è stato però dato qualche morso -.
"Ti ho cercato ovunque, hai sempre paura a venire qui da solo" sorride il castano indicando tutta la casetta sull'albero di casa Malik "che cosa stavi facendo?"
"Ti aspettavo" Zayn scuote le spalle.
"E sapevi che sarei arrivato ora? Hai un nuovo superpotere oltre a portare la realtà sulla carta?" Gli chiede avvicinandosi emozionato.
"No" risponde sconsolato il moro "mi sono detto che avrei contato fino a dieci, sai che non sono molto bravo con i numeri, e poi me ne sarei andato" dice grattandosi la nuca.
"E dove sei arrivato?"
"Centosette ma ho ricominciato tante volte perché sbagliavo" confessa Zayn arrossendo. Liam ride e gli porge un panino al cioccolato ma il moro non lo accetta.
"Sei arrabbiato con me?" gli chiede spaventato Liam.
"Sei andato al cinema con Louis e non con me" si lamenta il maggiore.
"Ma tu avevi il dentista, me l'ha detto la mamma!" Si difende il più piccolo "sei ancora il mio migliore amico?" Chiede al moro.
Zayn sorride e "hai la maglia di batman, certo che sei il mio migliore amico!" Esulta lasciando alle spalle tutta quanta quella giornata passata in modo triste come solo un bambino di otto anni sa fare.
Così i due bimbi mangiano i loro panini al cioccolato in quella casa sull'albero che nel tempo li vedrà crescere e volersi sempre più bene.
 
 
“ Stasera esco con Danielle”
Liam da le spalle a Zayn e lascia che le parole escano dalla sua gola senza applicare nessun filtro al cervello. Gli occhi sono chiusi stretti perché in fin dei conti sa di aver appena sganciato una bomba.
Zayn non parla. I suoi occhi, al contrario, sono spalancati, increduli perché mai avrebbe potuto neppure pensare che il suo migliore amico avrebbe dimenticato una cosa così importante.
“Ah, ok” afferma asciutto, non una singola emozione nel suo tono di voce. Aspetta qualche secondo, sperando nel profondo del suo cuore che Liam si sarebbe girato improvvisamente, ridendo fino alle lacrime perché aveva abboccato al suo scherzo.
Speranza vana, illusione bella e buona quella di Zayn: Liam non si muove di un millimetro neanche quando “Divertiti allora” sputa a denti stretti il moro uscendo dalla stanza del più piccolo, lasciandosi alle spalle il rumore sordo della porta sbattuta con rabbia.
E a Liam viene da piangere perché sa di aver deluso il suo Zayn, ma la sua non è altro che una vendetta fredda. Si sta auto convincendo, Liam, del fatto che il moro si meriti quel due di picche perché era stato lui il primo ad abbandonarlo per una Bionda senza cervello qualche settimana prima.
 
Non riesce a crederci, Zayn.
È il tredici settembre e sono esattamente dieci anni che lui e Liam si sono conosciuti ma si ritrova da solo sul suo letto a fissare il soffitto bianco e asfissiante.
Avevano fatto tanti progetti per quella sera. Doveva essere loro e basta: una pizza da dividere e due lattine di Seven up, il tutto nella loro casa sull’albero, quella che nel corso degli anni era stata la loro nave dei pirati, la loro base segreta, il rifugio infallibile di Bat-Liam e Super-Zayn, i supereroi più forti di tutto il regno.
E invece quel castano da strapazzo aveva preferito lasciarlo solo per uscire con Danielle Peazer, il capo cheerleader, la ragazza più desiderata dai suoi coetanei.
Che poi Zayn proprio non riusciva a capire cosa avesse di tanto speciale quella lì: per lui non era altro che una strega dai capelli crespi e il nasone adunco, per nulla desiderabile e odiosa a livelli inimmaginabili.
Come aveva potuto Liam dimenticarsi della loro serata non appena quella voce stridula aveva deciso di afferrarlo tra i suoi artigli laccati di rosso?
Distogliendo gli occhi dal soffitto, tutto ciò che vede nella sua stanza non fa altro che aumentare la sensazione di asfissia. Ha bisogno di vedere il cielo, Zayn, e di sentire Liam più vicino e nonostante tutto, l’unica cosa che vuole di fare è tirargli un ceffone per poi stringerlo forte e baciarlo una volta per tutte.
Perché lo sa, il moro, che non potrà mai vedere Liam soltanto come il migliore amico di una vita, che prima o poi quella condizione comincerà a stargli stretta, a soffocarlo come le pareti della sua stanza stanno facendo in quel momento: Zayn desidera con tutto se stesso che prima o poi Liam possa diventare infinitamente suo e di nessun altro.
Così il moro si alza di scatto, spalanca la finestra e salta sul ramo grande che sfiora casa sua per poi salire maestoso verso l’alto. Si tiene stretto ai rami sovrastanti e arriva alla grande casa che suo padre e il padre di Liam avevano costruito per loro, per loro e basta, almeno otto anni prima.
Certo, ormai Zayn ha diciassette anni e la casetta di legno non è più così grande ai suoi occhi, ma contiene ricordi così belli e importanti che entrare lì dentro è un po’ come immergersi nell’infinito bene che lo lega al più piccolo.
La cosa che preferisce più di qualsiasi altra cosa, di quella casetta sull’albero, è il quadrato aperto sul soffitto che fa apparire ai suoi occhi un angolo perfetto di cielo, un quadrato di stelle che appartenevano a loro e basta.
È mezzanotte meno venti minuti, il tredici settembre ormai è quasi del tutto passato e Zayn, sdraiato sul legno scuro da più di due ore, giura a se stesso che conterà solamente fino a dieci: se Liam non fosse arrivato in quel piccolo frangente di tempo, sarebbe sceso da quell’albero e non ci sarebbe tornato mai più.
Il problema vero è che ormai sono passati ben cinque minuti da quando ha deciso di iniziare a contare, ma di quei dieci secondi non ne è passato neanche uno. O forse ne sono passati cento, mille perché a ogni unità aggiunta si convinceva a concedere al piccolo “soltanto un secondo in più, poi basta”.
Spalanca gli occhi quando sente distintamente qualcuno arrampicarsi sulla scala a pioli, e scatta a sedere non appena la cresta accennata di Liam si affaccia dalla porta.
“ E tu cosa ci fai qui?” chiede in un sussurro una volta seduto al suo fianco.
“ Ti aspettavo, penso” risponde il moro senza neanche guardarlo.
“ E come facevi a sapere che sarei arrivato proprio ora?”
“Non lo sapevo infatti”
Si sdraia di nuovo, le braccia incrociate dietro alla testa e gli occhi fissi al cielo. Sente Liam sdraiarsi al suo fianco senza dire una parola, perché entrambi sono consapevoli del fatto che i loro gesti stanno urlando più forte di quanto le loro voci potrebbero fare.
Non parla per un po’, Zayn. Riamane semplicemente a fissare l’universo infinito dalla loro finestra personale sul mondo e solo quando una stella cadente taglia a metà il quadrato notturno, si decide a chiudere gli occhi e aprire la bocca.
“ Mi sono detto che ti avrei dato al massimo dieci secondi, se non saresti arrivato mene sarei andato” non c’è bisogno di continuare la frase.
“ E a quanto sei arrivato?” la voce impaziente di Liam viene camuffata malamente da un tono pacato.
“Millenovecentovenitre” si gira a finalmente a guardarlo “ E avrei continuato ancora, se fosse servito.”
L’aria tra di loro si fa improvvisamente pensante. Gli occhi di Zayn non sono mai stati così spenti, quelli di Liam così colpevoli. Il silenzio fischia nelle loro orecchie e i respiri accelerati sembrano voleri far esplodere da un momento all’altro.
Poi “ Ci sono stato una merda, Lee. Progettavamo questa sera da mesi e tu te ne sei fregato per un paio di ciglia finte! Pensavo che la nostra amicizia fosse più forte di qualsiasi altra cosa, ma forse mi sbagliavo.”
Il moro distoglie nuovamente lo sguardo dal più piccolo quando sente le palpebre inumidirsi.
Vorrebbe piangere, prendere a pugni quel petto grande e scolpito, sfogarsi e poi abbracciarlo stretto, ma si limita ad evitare ogni tipo di contatto con il più piccolo.
Allora Liam sospira profondamente e dopo aver costretto Zayn a riportare gli occhi fissi nei suoi “ Scusa, sono uscito con Danielle per ripicca” inizia.
“ Volevo farti provare quello che ho provato io quando sei uscito con quella Perrie due settimane fa, ma sono stato un vero stronzo perché ti ho lasciato solo nel nostro giorno. Tu non l’avresti mai fatto, io sono stato pessimo.”
Zayn non si sente di doverlo contraddire perché sì, Liam è stato uno stronzo. L’unica cosa che riesce a dire è “ Già, lo sei stato. Ma io ti ho aspettato lo stesso, ti avrei aspettato fino a domani mattina e lo avrei fatto perché ti.. ti voglio bene. Ti voglio bene stupido stronzo che non sei altro!”
A questo punto non riesce più a resistere. Si butta tra le braccia del piccolo e si stringe forte contro il suo collo, aspirando a fondo quel profumo deciso che tanto è in contrasto con la dolcezza che ha sempre caratterizzato quel bambino troppo cresciuto, amante di Woody e dei supereroi.
“ Spero non sia troppo tardi per rimediare, Zaynie” gli sussurra delicato all’orecchio “ perché qui fuori c’è una pizza fumante tutta per noi e due lattine di Seven up che non aspettano che di essere scolate.”
È mezzanotte, dalla loro piccola finestra quadrata sul mondo si vedono fuochi d’artificio illuminare tutto il cielo notturno. Il tredici settembre è passato sotto i loro occhi e il quattordici li trova stretti in un abbraccio caldo e pieno di affetto, che sboccia in un bacio quando Zayn si decide finalmente a premere le labbra contro quelle fine e rosse di Liam.
Il cuore del moro batte all’impazzata, quello del castano perde un colpo ma il secondo successivo riprende a battere più forte che mai, all’unisono con quello del moro.
È il quattordici settembre duemiladodici, Zayn e Liam sono stati migliori amici per dieci anni interi e hanno tacitamente deciso che è arrivato per loro il tempo di ingranare una marcia più alta e correre a perdifiato attraverso questo nuovo livello di avventure che hanno deciso di vivere insieme, mano nella mano come sempre è stato e sempre sarà.
 





Cris
Buonasera, buonanotte o buongiorno che sia! Piccideb ha trovato un prompt bellissimo per questa ziam e abbiamo deciso di buttare giù qualcosa di estramamente cuccioloso in questo periodo in cui le coccole servono (servono sempre ma vabbe!). Spero vi sia piaciuta!
Un grazie mille a chi ha letto, come sempre <3


Debs
Tra una prova e l'altra della maturità (che strazio ragazzi, sono esausta :S), in una pausa durante la preparazione per la terza prova di domani, facendo un giro su fb ho trovato un prompt bellissimo (che sarebbe il motivo ripetuto in tutte e due le scene, per intenderci. Quello dei dieci secondi che diventano millemila) e l'ho proposto alle piccis e lo scriccioletto qui ha avuto l'idea di dividerlo in due scene! Lei si è presa quella dei baby ziam mentre io ho scritto la parte di loro da grandi. Che dire? Ah, si. Gli Ziam qui dovevano essere bromance, ma Effy ha insistito per avere uno Ziam!first kiss, quindi... ta dan!
Spero vi sia piaciuta e vi abbia sciolte almeno un pochino! <3

P.s. pregate per me domani mattina :D

  
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