- E' un bimbo così piccolo e fragile...-Mi spavento nell'udire la mia voce... è un sussurro flebile e pietoso. Ci sono molte persone intorno a me, mio marito sembra sconvolto, non l'ho mai visto così.
Prende per il collo un dottore minacciandolo di qualcosa, quello gli risponde impaurito ma non riesco a sentire una parola.
Mi sento debole... guardo il mio bambino. E' veramente minuscolo... sorrido; somiglia anche lui al suo papà, lo avevo sperato. I suoi fratelli sono la copia del padre, soprattutto Kankuro,e sono bellissimi.. perchè cambiare dunque?
Saranno così felici quando ti porteremo a casa!
Uno scatto ai piedi del letto carpisce la mia attenzione, non riesco a muovere il capo...solo gli occhi, e a fatica... forse non sarò io a portarti a casa piccolo mio...sono così stanca...
Non riesco ad odiarlo. Lo guardo e non lo odio... come potrei?Ci siamo innamorati, abbiamo fatto l'amore, mi ha dato tre bellissimi figli e... si, nonostante tutto, nonostante quello che ci ha, che ti ha fatto lo amo ancora. Forse se non avesse avuto quella malaugurata idea io e nostro figlio adesso staremmo meglio...lui non così piccolo, io non così stanca...Ma lui è il Kazekage e io, da moglie innamorata, pensavo che forse non sarebbe successo nulla, che sarebbe andato tutto bene.
In fondo aveva ragione... non poteva inserire quel mostro dentro un altro bambino, un bambino del villaggio...era il Kazekage e aveva degli obblighi nei confronti di Suna...e verso i suoi figli? Non è mai stato un padre presente.. non è bravo con i bambini, forse si prenderà maggior cura di loro quando saranno diventati un po più grandi...
Mi sono opposta, ma come al solito ha vinto lui; mi aveva preso per le spalle e guardandomi negli occhi aveva gridato "Ma non capisci Karura? E' per un bene superiore!"... bhe no, io non capivo. Voleva fare del nostro piccolo non ancora nato una forza portante, un'arma da utilizzare in battaglia, "un grande shinobi!" così lo aveva chiamato... "Con i neonati è più semplice" mi spiegava " convivendoci da subito riuscirà a domarlo senza problemi". Dovevo essere più forte, ma in fondo a che sarebbe servito? Lui è il Kazekage e io solo la sua stupida moglie.
Come fa un essere del genere a stare in un corpicino così piccolo?
-Karura tesoro, rimani sveglia!- E' la sua voce... calda e profonda, ho sempre pensato che abbia una voce bellissima.
Ricordo quando ci siamo conosciuti, quando mi ha chiesto di sposarlo, quando gli ho detto di aspettare Temari... che sguardo turbato aveva!
C'è una nota di preoccupazione nel suo tono... i miei sospetti allora sono fondati... non voglio morire, sono giovane e voglio tornare dai miei bambini tenendo tra le braccia il nuovo arrivato... tre figli, ho venticinque anni e tre figli...e sto per morire.
Yashamaru non sarà per nulla contento...spero che i miei bambini si vogliano bene come ce ne siamo voluti io e il mio fratellino.
Il bimbo si muove tra le mie mani, è un buon segno.
Sorrido di nuovo pensando alla piccola Temari, "voglio una sorellina!" aveva esclamato un giorno poggiandosi al pancione...sarà scocciata quando le porteranno un altro maschio!
Ho voglia di pettinarla...è adorabile con quei codini biondi...chi glieli farà adesso? Dovrà imparare da sola...
Diventerà una donna bellissima, ne sono certa e si sposerà, avrà dei bambini.
" Perchè i maschi e le femmine si sposano?" mi ha chiesto un giorno con il candore di una bimba di tre anni, il viso leggermente imbronciato..."Perchè si vogliono bene.." risposi " e tu dovrai voler bene ad un uomo intelligente capito?" Lei guardava avanti, impassibile...chissà a che pensava! Spero mi ascolti...non voglio morire, voglio vedere i miei figli crescere, innamorarsi...voglio veder nascere i miei nipoti...
Kankuro, amore mio, devi proteggere sempre i tuoi fratelli, sei tu l'uomo di casa...sai su tuo padre non si può fare molto affidamento, cresci sano e forte mi raccomando...e tu piccolino...sarai un ruba cuori lo so...hai la stessa espressione tenebrosa del tuo papà...fa impazzire le ragazze lo sai?
Voletevi bene figli miei, siate uno la forza dell'altro.
Mio marito si avvicina... mi  posa una mano sulla spalla...è così bello...anche con quell'espressione disperata sul volto.
Fisso quelle due piccole rughe agli angoli della bocca, gli danno l'aria da uomo vissuto...gli sorrido, non posso farne a meno. In risposta il suo dolore si manifesta ancora di più.
-Gaara- ancora quella voce che non riconosco come mia...fatico a parlare ma il mio bambino deve sentire quello che sto per dirgli, deve sapere quanto lo amo...-Non importa ciò che accadrà, io ti proteggerò sempre.-Lo guardo ma i miei occhi si annebbiano...la mano di mio marito preme più forte...urla il mio nome ma io me ne sto andando...sento la sua testa posata sulla mia, le sue lacrime mi bagnano il volto....Non voglio lasciarvi ma questo buio è troppo forte e la stanchezza mi portà giù, contro la mia volontà, vorrei starvi ancora vicino.......