Quando non hai voglia di parlare
certe volte capita
non ti va di fare più domande
perché conosci le risposte...


Guarda davanti a sè....gratta il metallo della console con l'unghia dell'indice.
Fuori, c'è lo spazio infinito. Nella sala, il rumore metallico delle campane del Tardis.
Sorride appena....ironico.
Tutto il tempo dell'universo a disposizione...avrebbe potuto fare di tutto...poteva andare nel futuro e nel passato...
Conoscere nuove sensazioni....incontrare nuove persone....innamorarsi. Creare una...famiglia...
ma, non avrebbe mai potuto tornare in dietro...sulla sua linea temporale. Non poteva.
Abbassa il capo.

Capita a te... capita a me... di piangere poi per niente
non hai mai cambiato quei bottoni... sulla tua camicia blu
quello che nessuno ha mai capito... è stato il tuo vestire così
capita a te... come capita a me... di ritornare a ieri
e di capire che quello che è stato... è certe volte meglio.
No non rimpiangere mai... non illuderti mai
certe cose non tornano più
e non pensarci di più... tu non pensarci anche se...
Son le cose che hai amato di più... e che restano lì...

Stringe la maglietta di Rose tra le mani, sedendosi sul sedile di comando della sua nave spaziale.
Annusa il suo profoumo.
Un nodo alla gola. Ha perso...ancora.
E si sente così male. I colori si spegono....di nuovo e tutto diventava freddo.

Scende nella biblioteca.
Sfiora con le dita i vecchi libri impolverati di Gallifrey...le bocce d'essenza dei suoi cari.
Prende una fiala e inumidisce un fazzoletto.
Ispira.

E' masochista. Questo è certo.
L'essenza fa effetto quasi subito. I flash della sua vita su Gallifrey


Camminare a piedi nudi... ai bordi dell'estate
quell'amare, amare, amare forte fino a non mangiare più
non dimentichi mai... non dimentichi mai
capita a te come capita a me... che poi d'improvviso passa

gli occhi di sua moglie Yoisl, verdi, avvolti dalla luce amaranto.
Le mani dei suoi figli, strette intorno alle sue.
Le parole di sua madre, sagge e pazienti....le riesentì dentro di sè, scaldargli lentamente il cuore...dargli di nuovo coraggio.


e di capire che a volte il destino ha più fantasia di noi
no non rimpiangere mai... non illuderti mai
certe cose non tornano più
e non pensarci di più... tu non pensarci anche se...
Son le cose che hai amato di più... e che restano lì

Il sorriso di Rose...in una notte d'inverno.

stare insieme almeno la vigilia di Natale...
Quel nuotare al mare con tua madre che strillava vieni qui...
E non farlo mai più... no non farlo mai più
son le cose che hai amato di più
certe cose non tornano più...


Le immagini svaniscono. Lui stringe gli occhi, come svegliato da un sogno.
Si porta le mani sul volto.

E' seduto, in mezzo ai libri ed ai ricordi della sua vita.
e nel cuore sente tanto dolore.
E' di nuovo solo.




n.t


Ho scritta questa piccola flash dopo aver sentito la canzone di Antonacci (benchè non sia il mio cantante preferito....questa canzone mi fa stringere il cuore)
Malinconica....che parla del divenire del tempo e delle perdite, naturali che comporta. Niente resta. Ma tutto è così meraviglioso, ricordi che rimarranno sempre dentro al cuore.....

E chi lo sa meglio del nostro Signore del Tempo?

Bacioni