Into The Storm.
I tuoni rombano e la terra si scuote. La pioggia cade a dirotto e la visuale è pessima. C'è nebbia e si scivola sul piccolo sentiero accidentato.
È un attimo quello in cui si accorgono che la tempesta in realtà non è ciò che sembra.
Una battaglia.
Grossi giganti di pietra si stanno scontrando. Volano massi, sbattono sulla montagna e la terra trema ancora.
Sono sbalorditi, impauriti ma affascinati da quelle creature. Le leggende sono vere.
La terra si divide sotto i loro piedi, vengono separati.
Urlano i nomi dei loro compagni in preda al panico. Ce la faranno?
Guardano in alto. Dannazione. Il sentiero su cui stanno non è altro che una parte delle gambe di un altro gigante.
Si alza, si muove, loro corrono, cercano appigli ovunque.
Un gigante colpisce un altro e questo cade. La parte del gruppo che si trova lì è spacciata. Non ce la possono fare.
La pietra si avvicina sempre di più, si schianteranno.
Chiudono gli occhi, è finita.
Il vuoto, poi la roccia, solida e bagnata ma roccia ferma, immobile. Aprono gli occhi, sono salvi.
Si alzano, arrivano anche gli altri. Sono tutti uniti, adesso.
Una grotta, grida qualcuno. Entrano, è buia ma asciutta e rassicurante.
Si abbracciano, sono ancora vivi del resto.
Si stendono, sono stanchi se non stremati. Chiudono gli occhi. È finita, sono salvi.