Stavo camminando allegramente nel vialetto di quello che, da ora, sarebbe stato il mio nuovo liceo.
Mentre ero assopita nei miei pensieri, un foglio mi impedì la visuale dell’edificio posandosi davanti ai miei occhi. Io subito lo presi in mano e lo guardai. Vidi che apparteneva al segretario delegato.
“hey Sophie! Scusa ma il foglio mi è volato via dalle mani, non ti sei fatta male vero?” io subito mi girai da dove proveniva la voce e lo vidi. Vidi il segretario delegato.
Un ragazzo dai capelli rossi e dai gentili occhi grigi mi rivolse la parola, lasciandomi ascoltare quella sua angelica voce. Io rimasi imbambolata a fissarlo.
“ah ehm….nono figurati, questo dovrebbe essere tuo vero?” gli chiesi arrossendo.
“si, grazie per averlo fermato” mi disse facendo un enorme sorriso.
“ah di niente.” Ricambiai il sorriso.
“ah scusa che maleducato, non mi sono ancora presentato….il mio nome è Castiel, lieto di conoscerti” mi disse il delegato baciandomi la mano. Wow, era davvero carino e innocente.
La campanella suonò e io mi preoccupai un po’, perché ero in ritardo il mio primo giorno.
Castiel si accorse della mia preoccupazione e subito mi rassicurò.
“non ti preoccupare, oggi sei esonerata perché devi fare un giro del liceo e la direttrice fortunatamente lo ha chiesto a me di accompagnarti.” Mi disse prendendomi la mano. “vieni”.
Io subito lo seguii e mi affermò l’esistenza di molti posti che ancora non conoscevo come il cortile e la biblioteca.
Proprio quando fummo arrivati in cortile una chioma bionda passò davanti alla mia visuale, e Castiel gli lanciò un occhiataccia di disprezzo, che fece fermare il ragazzo.
“ma guarda, è arrivato il signorino delegato.” Gli si rivolse
“Nathaniel, se non vuoi essere sospeso ti conviene filare in classe!” rispose Castiel trascinandomi via.
“tzè, come se me ne importasse!” gli rispose buttando via il mozzicone di sigaretta.
Quando rientrammo in corridoio Castiel mi spiegò brevemente.
“come avrai notato, Nathaniel non è una brava persona. Sophie, se non vuoi avere problemi ti conviene stargli alla larga.” Dopo di chè proseguimmo il giro del liceo.
Quando l’ultima campanella suonò, io mi diressi verso l’uscita, dove incontrai una bellissima ragazza bionda.
“ciao, tu devi essere la nuova, vero?” mi disse con tono calmo e gentile.
“si, mi chiamo Sophie, tu?” sorrisi.
“io sono Ambra, piacere di conoscerti. Non è che per caso hai visto in giro un agenda fuxia? È già la seconda volta che oggi la perdo!”
“no mi dispiace, non ci ho fatto caso….” Gli dissi sconsolata.”
“fa niente, ci si vede!” mi salutò con la mano.
Dopo aver parlato con Ambra uscii dal cancello e salii in sella alla mia bici viola, per dirigermi verso casa.
Non ebbi neanche il tempo di partire che sentii un ragazzo con una voce squillante lamentarsi con due suoi amici, o forse seguaci.
“ma sentitela! Non la sopporto proprio più! Ambra è davvero una stupida! E come se non bastasse non mi ha neanche voluto dare i soldi per il pranzo, incredibile!”
Il suo scagnozzo parlò. “su Lys, troveremo il modo di fargliela pagare, non deprimerti per quella sgualtrina!”
Scossi un momento la testa e mi ripresi, per poi partire.
Mentre pedalavo velocemente la mia attenzione fu catturata da due ragazzi. Alla prima impressione pensai che fossero fratelli, però poi li osservai meglio e sembravano gemelli a tutti gli effetti….anche se il carattere era molto diverso.
Il gemello dai capelli corvini parlò all’altro, che sembrava totalmente concentrato sulla sua console.
“eddai Alexy! Mi avevi promesso che oggi dopo la scuola mi avresti accompagnato a fare shopping! Sei davvero cattivo, le promesse vanno mantenute!”
A quel punto saltò su quello dai capelli celesti.
“si certo, le promesse vanno mantenute, ma quando esce il nuovo numero di Assassin cread non vale più niente! È da un mese che lo aspettavo…e ora finalmente potrò giocarci! mi dispiace ma dovrai vedertela da solo Armin!” il nero sbuffò, fino a quando non mi vide.
“hey tu!! ferma!” mi urlò contro. Io istintivamente mi fermai.
“mi sembra che abbia buon gusto, vuoi venire ad accompagnarmi a fare shopping?” fece una faccia da cucciolo, impossibile resistergli.
“ehm…o-ok” balbettai.
“grande! Forza fammi salire, ti porto io. Tu vai dietro!” detto ciò salì sulla mia bici e andammo al centro commerciale più famoso della zona.
Armin non faceva altro che darmi da tenere dei vestiti e io avevo quasi tutta la visuale coperta, perciò inciampai e gli caddi addosso. Lui ebbe un illuminazione.
“eccolo, è lui!!” era felicissimo. Quando ero caduta mi ero tirata dietro una giacca verde che gli era caduta davanti agli occhi, e fu un colpo di fulmine.
Fortunatamente grazie alla mia caduta uscimmo dal negozio, così finalmente potei mangiare qualcosa.
Salutai Armin e mi diressi verso un parco per gustarmi il mio gelato.
Mi sedetti su una panchina, davanti alle aiuole fiorite. Vidi un giardiniere che stava curando dei fiorellini.
“hey bellezza, ti trovo in forma oggi!” il giardiniere era per caso impazzito? Si stava rivolgendo ad una rosa come se parlasse con una ragazza!!
“il nuovo concime fa miracoli sulla tua chioma bianca, mia dolce margheritina!”
Decisi che era meglio andarsene. Subito! Ma prima che potessi incamminarmi con la mia bici, un ragazzino basso mi fermò.
“sophie!! Da quanto tempo! Mi sei mancata così tantoo! Non riuscivo più a stare senza di te così ho chiesto a mio padre di togliermi dall’accademia militare per farmi ritornare da te!” piangeva dalla gioia.
“k-ken!?!?” ero sconvolta! “dov’è finito il Ken muscoloso, duro e fighissimo!?” non potevo crederci, pensavo che l’accademia militare lo avrebbe cambiato il meglio…e invece! Mi sono ritrovata davanti un ragazzino basso, magro con una ciotola di capelli in testa e degli occhiali a girella!
“Sophie, ormai quel Ken fa parte del passato! E poi io sono sempre io, in versione compressa!”
Guardai l’orologio e mi accorsi che era tardissimo!
“scusa devo scappare, ciaooo” gli urlai ormai lontana.
Finalmente a casa. Lontano da quella gabbia di matti. O almeno, quello era un desiderio. Ma si sa, i desideri non si avverano.
“hey Sophie, prima sono andato in spiaggia e ho trovato questa piccola ortensia, non è carina? Così fragile e allo stesso tempo bella! Così ho deciso di piantarla in giardino, che te ne pare?”
“D-dake!? Sei per caso impazzito?! Che fine hanno fatto le belle ragazze che ti interessavano prima!?
“beh si, in effetti c’è qualcuna che mi interessa…” feci un sospiro sollevato, che durò ben poco.
“ hai notato quanto è dolce Violet? Con quella sua timidezza e quegli occhi da cerbiatto…” dake era arrossito. Cosa da non credere!
Mi spalmai una mano in faccia ed entrai in casa, sperando che almeno la zia fosse normale.
Entrai in casa e subito sentii un rumore di palleggi. Andai in salotto e….i mobili erano spariti! Nella stanza si trovava solo un canestro da basket e la zia con una casacca che palleggiava con la palla arancione!
Corsi di sopra con la mia unica speranza: “ti prego, fa che almeno mio cugino sia normale!” quando me lo incontrai sulle scale.
“tesoro! Oggi ho deciso di fare una torta di mele, alla zia piace molto….e spero anche a te!” mi diede un bacio in fronte.
“D-dajan….sei davvero tu!?” lui non mi sentì perché era già andato in cucina a vedere la ricetta.
Io ero stremata, non ci capivo più niente! Cosa stava succedendo!?
Ormai colta da un ictus, svenni.
E in quel lasso di tempo in cui ero distesa, pensai a molte cose. Come primo giorno di scuola era stato molto movimentato e frenetico ma, qualcosa non mi convinceva. Sembrava tutto così irreale! Infatti….
…....
Era tutto un sogno.

angolo dell'autrice!
non temete xD ora vi metterò a coppie i personaggi con cui ho scambiato il carattere :3
Castiel <--> Nathaniel
Lysandre <--> Ambra
Dajan <--> zia
Dake <--> Jade
Alexy <--> Armin
Ken <--> Ken