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Autore: Mamey    19/09/2004    2 recensioni
Potrebbe essere un seguito di Figlio di Babilonia... A volte la pioggia può fare stani scherzi. Anche ad un Dissennatore.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza Voltarsi Indietro

Senza Voltarsi Indietro

 

La pioggia cadeva scrosciante ai limiti di una piccola radura, sulle colline del Galles, ma nonostante il picchiettio insistente delle gocce sulla terra brulla non si avvertiva nessun suono. Tutto sembrava morto. Improvvisamente un lampo illuminò la radura lasciando intravedere nell’indistinta foschia due figure. Nel vento parve di sentire un gemito, ma subito il tuono rincorse il fratello, sovrastando qualsiasi altro rumore. Dopo fu solo silenzio.

      La notte iniziava a calare, ma le due figure non si muovevano di un passo, anzi, sembravano sempre più immobili, quasi una visione immaginaria, quando, finalmente, un altro lampo si decise a rischiarare nuovamente la radura. Per terra gemeva riverso un uomo ammantato di nero, con una maschera argentea abbandonata al fianco e lo sguardo vacuo e perso in chissà quale oscuro mondo, le mani lievemente tremanti e la bocca spalancata in un riso folle. A pochi passi di distanza da lui stava un’alta figura con un mantello logoro e il cappuccio sfibrato calato sul volto, ritto e immobile senza emettere alcun suono, ma con il capo chinato verso l’uomo.

 

A black cat moans

When he’s burning with the fever

A stray dog howls

When he’s lonely in the night

 

Il mantello logoro ondeggiava leggermente scosso dalla leggera brezza gelida che la pioggia aveva portato e lunghe e scure dita si intravedevano quasi immobili, quasi statiche. Leggermente tremanti. La schiena in una posizione innaturale, fiera e alta, le gambe divaricate e ben dritte, i piedi piantati in terra e saldi, facevano quasi a botte con la testa, china e vergognosa, che la creatura teneva.

 

A women goes crazy

With the though of retribution

But, a man starts weeping

When he’s sick and tired of life

 

Quella posizione non si addiceva a uno della sua specie, a uno come lui, e questo la creatura lo sapeva, come sapeva a cosa era dovuto quel silenzio innaturale, quell’oscurità angosciante; eppure c’era qualcosa che lo infastidiva, che lo opprimeva, anche se non riusciva a capire cosa. Ma doveva smettere di pensare a questo, di avvertire questa sensazione, non era da lui, non era affatto da lui. Sentirsi in colpa non si addiceva affatto ad un Dissenattore.

 

I keep on dreaming dreams of tomorrow

Feel I’m wasting my time

Lighting candle in the wind,

Alway taking my chances

On the promise of the future

 

Eppure quel corpo disteso a terra lo faceva sentire strano, quella maschera argentea sembrava fissarlo con rammarico e severità. Ma perché diavolo sentiva quello stano brivido lungo la spina dorsale, come se avesse appena commesso un errore? Aveva solo compiuto il suo dovere, solo eseguito gli ordini. Solo baciato un Mangiamorte, un criminale, uno sporco assassino. Perché ora si sentiva anche lui, un assassino? Era come se stesse buttando via la sua vita, come se stesse solo compiendo un’infinità di errori, uno dietro l’altro…  aveva sempre sperato solo in un futuro migliore, non badando allo stomachevole presente che doveva vivere, e così era sempre riuscito a sentirsi felice, allora perché, questa volta, al posto di sentirsi orgoglioso del suo lavoro si sentiva solo un’anima vuota e disperata?

 

But, a heart full of sorrow

Paints a lonely tapestry.

The sun is shining

But,it’s raining in my heart

 

Lo sapeva benissimo che i suoi sogni per il futuro non erano che carta straccia abbandonata sotto la pioggia, opera di uno scribacchino con inchiostro di seconda mano, eppure gli aveva sempre seguiti lo stesso, vi si era sempre attaccato. Perché ora non riusciva a trovarvi appiglio? Perché, da qualunque parte prendeva quel foglio bagnato, gli scivolava dalle mani, senza che potesse leggervi una sola riga? Il cuore gli batteva nel petto, ora lo avvertiva. Allora lo aveva anche lui un cuore, nascosto da qualche parte, nel profondo della sua oscurità, ed era quello ad impedirli di staccarsi dal presente per rifugiarsi del futuro.

 

I can’t never deny

All the sweet things I have tasted

I know where I’m going

There’s no hope of absolution

 

Ed allora, cosa doveva fare? Lo sapeva fin dall’inizio, fin da quando aveva varcato i cancelli di Azkaban, che il suo lavoro non sarebbe stato facile, che doveva dimenticare di avere un cuore, anzi che doveva prenderlo e gettarlo via, ed era sempre stato convinto di esserci riuscito. Ma ora eccolo, di nuovo in azione, il corruttore! Ancora a cercare di fargli provare pietà e vergogna. Ma pietà e vergogna erano cose che si era lasciato alle spalle da molto tempo e non si poteva certo permettere di riprendere. Doveva dimenticarsi, ancora una volta, di avere un cuore. O almeno smettere di ascoltarlo. D’altronde gli era stato detto fin dall’inizio, fin dal primo giorno: sulla strada che hai scelto non c’è speranza, amore o vergogna. Ci sei solo tu ed il tuo crudo dovere, non ci si può permettere di avere sentimenti che non siano rabbia ed odio.

 

I can’t seem to separate

The good times from the bad

The sun is shining

But, it’s raining in my heart

 

Non gli era certo stato difficile imparare ad ascoltare solo l’odio che covava dentro, l’odio per la sua infanzia rubata, e i ricordi tristi gli erano sempre stati di fronte agli occhi, nitidi, evidenti, quasi evidenziati con il rosso sangue delle sue vendette. E aveva smesso di provare pietà, di commiserarsi… di provare vergogna per ciò che era, per ciò che era sempre stato. Ma ora dei ricordi felici si mischiavano a quelli desolati e tristi del passato, si fondevano con gli incubi che certe notti lo tormentavano confondendolo e rendendogli impossibile distinguere ora un ricordo buono da quello cattivo, ora un incubo da un triste evento reale. Fu questo a far crollare le sue difese, fu questo a far rivivere per pochi attimi il suo cuore, prima che riuscisse a riprendere il controllo di sé.

 

No one undestands the heartache

No one feels the pain,

‘cos no one ever sees the tears

when you’re crying in the rain...

 

Fu per pochi attimi che le lacrime scorsero sul suo viso, cadendo dal volto chino e infrangendosi a terra, sciogliendo il ghiaccio che la avvolgeva. Il corpo ancora ritto e fiero era scosso dai singulti e le lunghe dita tremavano vistosamente.

      Poi, il Dissennatore si asciugò le lacrime e alzò la testa senza più guardare il corpo ormai inerme a terra. Il cuore era stato ricacciato al suo posto, in qualche luogo lontano e oscuro e fu con sguardo gelido che si incamminò verso la grande isola nera che squarciava l’orizzonte e sulla quale giaceva Azkaban. Senza voltarsi indietro.

 

Crying in the rain - Whitesnake –

 

p.s. Non potreste lasciare una recensione? Così so se vi piacciono o se devo smettere di scrivere. Thanx.

  
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