Arrivarono a New York, Sharon prese un taxi e corse a casa di Sofì;
Lei sapeva che erano gli ultimi giorni che passava con lei, pianse tanto;
. . . .
Arrivò nella piazza del palazzo dove abitava Sofì, si asciugò le lacrime e salì le scale.
Si trovò davanti la sua porta, suonò.
Sofì aprì sorpresa e meravigliata, restarono lì, immobili, si guardarono negli occhi,
Sharon scoppiò a piangere e la abbracciò.
-Come fai a vivere se la tua migliore amica, decide di morire?-
Questa era la domanda che il cuore di Sharon si poneva.
Sofì era come una sorella, non ce l’avrebbe mai fatta.
Però lei aveva già preso una decisione,
non voleva curarsi, voleva solo che i suoi sogni si avverassero.
Sua madre era disperata, non poteva costringerla con la forza,
era sua la vita, doveva tenersela stretta ma vivendola, e non morendo come se avesse una data di scadenza.
La sua malattia era già troppo grave per poterla rimuovere tutta, sarebbe morta comunque.
-La vita è così spaventosa?
Devi rendere le cose facili per viverla Felicemente ma se ti trovi in una situazione così non riesci
a sopportare di Vivere, non riesci ad essere felice, ti chiedi quando guarirai ma la risposta sarà:-Alla Fine!-
Queste furono le parole di Sofì quando la madre le chiese il perché non voleva curarsi.
La strinse a sé.
Capì che la sua bambina aveva preso la decisione.
Sofì aveva già sofferto tanto da piccola, e aveva anche capito che non voleva far soffrire nessuno,
ma in questo modo peggiorava la situazione.
Sharon restò colpita dal racconto della madre di Sofì.
Passarono la Vigilia di Natale insieme.
Andarono a Pattinare a Rockfeller, passeggiarono a Central Park.
Tutto era come prima, come quando erano piccole.
Passarono i Giorni.
Sharon doveva tornare a Sydney era l’ultimo giorno che passava con Sofì.
Il suo cuore si spezzò, non poteva lasciarla lì..
Sofì adorava Sydney era uno dei suoi sogni poterci andare, ed ecco l’occasione perfetta.
Partirono!
Sharon era felicissima e il sorriso di Sofì era enorme.
Tutto era come se Lei non fosse mai stata malata.
L’Animo di Sofì era grande e adesso stava rinascendo grazie a Sharon.