Sai non era un tipo che aveva molti rapporti umani, non è che non li avrebbe voluti e che non sapeva istaurare un discorso vero e proprio che potesse durare più di dieci minuti, non riusciva a restare senza disegnare perché faceva parte di lui, era tutta la sua vita, tutto quello che li rimaneva e in fondo pensava che se qualcuno avrebbe voluto realmente parlare e diventare suo amico lo avrebbe accettato così com’era; ma chi mai sarebbe diventato suo amico? Lui, il tipo tenebroso sempre chiuso e solo che non sapeva neanche bene chi era, visto anche un po’ con sospetto.
Questo era quello che credeva Sai fino a qualche mese prima, fino a quando non aveva conosciuto i suoi compagni di team: Sakura Haruno e Naruto Uzumaki.
Be’ non poteva ancora considerarli amici, ma solo conoscenti anche perché lui non sapeva cos’era la vera amicizia, non l’aveva mai provata!
Eppure quel sabato pomeriggio sotto un albero di ciliegio che gli ricordava sorprendentemente la compagna, se ne stava li a disegnare, tutto solo come al solito, e si ritrovava proprio a pensare a loro e a come fosse cambiata la vita da quando era giunto a Konoha quando all’improvviso sentì un leggero “ciao”.
Sobbalzò come mai aveva fatto in vita sua spaventato dall’ improvvisa presenza di cui conosceva bene: capelli rosa, occhi verdi, fronte spaziosa, non poteva che essere Sakura.
-Posso  sedermi qui- continuò lei
-si-
-disegni?- Sai annuì lievemente
-e cosa disegni?-  cosa disegnava? Bella domanda, neanche lui sapeva cosa stesse disegnando, era così preso dai pensieri che il pennello aveva cominciato a correre veloce sul foglio da solo, come comandato da una forza innaturale.
Sakura capendo la situazione di sgomento per il povero Sai fece prima a chinarsi sul foglio e vedere con i propri occhi, i suoi bellissimi occhi verdi intensi che racchiudevano un mondo tutto suo, il disegno che si celava, non notando il rossore delle guance di Sai per aver fatto quello strano pensiero.
Improvvisamente sul volto di Sakura si dipinse un’espressione piena di stupore, ma felice. Sull’album c’era un ritratto che rappresentava loro due e Naruto che allegramente giocavano su un’isola paradisiaca, era meraviglioso e anche se il giovane non aveva seguito “di persona” il ritratto aveva un assomiglianza pazzesca. Anche Sai ne rimase stupito a quanto pareva le sue riflessioni si erano materializzate nel disegno.
-è veramente bello Sai-
-grazie- sussurrò leggermente intanto che arrossiva violentemente.
-perché non vendi i tuoi quadri-
- non sono fatti per essere venduti, gli faccio per me e nessun altro dovrebbe vederli-
-capisco, comunque è un peccato, ci guadagneresti un mucchio di soldi-
A quell’ultima frase Sai si alzò offeso, ma non lo diede molto a vedere. Come faceva Sakura a non capire che quei dipinti a cui teneva tanto venivano dal cuore, dall’anima e di certo non si poteva vendere quest’ultima, no non l’avrebbe mai fatto.
Sakura si accorse di aver detto qualcosa di sbagliato e subito si alzò andando incontro al ragazzo che la fissò con uno sguardo severo che la fece rabbrividire e la fece rammentare ad una persona a cui teneva molto, e già quello sguardo era simile al suo amore non corrisposto, Sasuke assomigliava maledettamente a Sai e questo lei non lo sopportava perché quando cercava   di dimenticarlo si ritrovava il bel faccino di Sai davanti e tutti i suoi sforzi era inutili.
-scusa, non pensavo che ci tenessi così tanto- quasi sembrava averlo letto nel pensiero e davanti al quello sguardo così dispiaciuto il ragazzo non poté non dire che non era successo niente e che era tutto passato. Sakura tutta raggiante e felice di non averne fatta una delle sue corse allegramente verso casa quando all’improvviso si bloccò fece dietro-front e ritornò da Sai sussurrandoli una cosa nell’orecchio:
-credo che avresti dovuto farmi la fronte più larga!-
 
 
Angolo dell’autrice:
Salve a tutti, ok ok non so bene da dove sia uscita questa … se si può definire fan-fiction, ma siate clementi infatti è la mia seconda ff.
Spero che almeno un po’, in un angolo remoto del cervello, che vi sia piaciuta e se fate anche una picccola recensione mi rendereste felici.
A presto pink sweet.