24/06/2013
5 recensioniFred butta le braccia dietro la testa e si rilassa contro il muro adiacente al letto; George gli tira un cuscino.
“Io non ho nessun problema, Gred” puntualizza schermandosi e ravvivandosi con nonchalance i capelli; le dita vanno accidentalmente a sfiorare il buco che si ritrova al posto dell’orecchio “È solo che bisogna ponderare con attenzione parole e significati, gesti e situazioni, perché la signorina in questione potrebbe non resistere davanti alla proposta fattale da un giovanotto come il sottoscritto”.
“Sì, sono certo che saprai conquistarla all’istante con il tuo fascino romano” sghignazza Fred “Basta spostarti i capelli e farle vedere l’orecchio e cadrà ai tuoi piedi. Se per amore o per ribrezzo, questo si stabilirà in seguito”.
Ridono, complici, della stessa risata; un flusso di allegria che zampilla da una comune sorgente, tagliata in due punti diversi e uguali. Poi prendono a fissare il muro, evitando accuratamente di guardarsi, perché il momento seriamente affettuoso e sta arrivando e non ci si può guardare in faccia. Hanno una reputazione da mantenere, che diamine.
“Dirà di sì, fratello, che diamine vuoi temere?” se ne esce Fred, tutto d’un tratto “Sei sopravvissuto alla battaglia di Hogwarts, indi hai pure il fascino dell’eroe di guerra. Non hai bisogno dell’anello” ironizza subito dopo, agitando una mano verso la piccola scatolina poggiata sulla scrivania, ad arrostire ai raggi del sole di luglio. Ha impersonato Angelina tante di quelle volte, perché George potesse far pratica con la proposta, che George non sa come farà ad affrontare la ragazza senza scoppiare a ridere al ricordarsi di Fred che sbatte vezzosamente le ciglia. “La damigella cadrà prontamente nella tela dell’Acromantula”.
George si lascia sfuggire uno sbuffo simile a un’altra risata. “Come sei romantico. Io sono molto più bello di un’Acromantula”. Si gira, finalmente, a fissare il fratello, il gemello, seduto sul letto accanto a lui.
Ma la parte di letto alla sua destra era vuota.
Non c’era nessuno in camera, a parte lui e la scatoletta sulla scrivania.
Le dita di George salirono quasi di riflesso a sfiorare quel che restava dell’orecchio.
Sognare faceva male, ma non poteva impedirselo. Già la prospettiva di fronteggiare Angelina e chiederle quella cosa era ardua da affrontare, ma pensare anche a cosa avrebbe detto o fatto Fred se fosse stato lì, rendeva il tutto semplicemente intollerabile.
Strinse i pugni e sospirò.
Non lo aiutava, quell’atteggiamento non lo aiutava per niente, si disse.
Era arrivata l’ora di affrontare la cosa e… e in fondo sapeva che non l’avrebbe fatto da solo.
Dio santissimo, all of my feelings :’)
ALL OF MY FEELINGS! THIS GOT RIGHT INTO THE FEELS! PERCHE’ HO SCRITTO UNA COSA COSì…
*Fugge piangendo*
No, perché, sapete, io ‘sti due li amo.Oh.
D:
Piangiamo. SantaDonna, perché hai scelto di seccare proprio Fred? EH?! D:
Anyway, parlando della storia in sé… non so, è uscita come la volevo, ma non mi convince appieno il finale…
Ad ogni modo, è nata mentre correggevo le storie del mio ultimo contest (link: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10556803), i cui giudizi sono stati pubblicati oggi. Presto questo fandom sarà invaso di storie ai limiti della pucciosità e tutte riguardanti il matrimonio :)
E nemmeno io ho saputo resistere XD
Una recensione? Mh? Eh? Cheddite? *occhi pucciosi*