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Autore: Kat_Mel    25/06/2013    8 recensioni
E se il bello e affascinante Naoki non avesse confessato il suo amore a Kotoko? E se lei avesse fatto lo stesso?
Cosa sarebbe successo?
Questa è la mia prima "what if?" che faccio in assoluto, quindi... abbiate pietà vi prego !!
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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TOO LATE
 
 
“Hey”
Il ragazzo non si voltò nell’udire la persona sulla soglia della porta, reprimendo la voglia di incontrare quello sguardo dolce e sincero della ragazza dai capelli color caramello che era stata ospitata da lui in quell’ultimo periodo.
“ Sapevo di trovarti qui”
 Nessuna risposta. Solo quel fastidioso silenzio al quale si era ormai abituata, ma non si arrese. 
“ Come va, Irie-kun?” chiese il più dolcemente possibile, assottigliando il tono di voce, fino a farlo diventare un sussurro.
“ Bene” rispose semplicemente Naoki.
Kotoko fece un respiro profondo e si sedette di fianco al ragazzo.
Era indecisa se porre quella domanda alla persona che amava tanto, ma alla fine chiuse gli occhi e chiese senza fermarsi “ Verrai alla cerimonia?”.
“ Perché dovrei venire?” Domandò semplicemente. Non sembrava vero che tutto ciò accadesse veramente, voleva che quella situazione fosse solamente un sogno, o meglio, un incubo dal quale si sarebbe svegliato.
“Perché ormai ci conosciamo bene e mi farebbe piacere la tua presenza al mio matrimonio”
Naoki sorrise. Un sorriso finto, amaro, doloroso.
Decise di voltarsi e in quel momento si paralizzò davanti alla bellezza diafana della ragazza seduta affianco a lui. Kotoko era in abito da sposa; la sua bellezza non era degna di essere paragonata alle donne che aveva incontrato nel corso della sua vita.
In quel momento il ragazzo sbottò di colpo gridando: “Ma smettila, Kotoko! A chi vuoi darla a bere? Entrambi sappiamo benissimo che non è affatto così”
La sposa abbassò lo sguardo e giunse le mani sulle ginocchia.
“P-perchè dici così?”I suoi occhi si velarono di lacrime.
Il ragazzo le si parò davanti, si abbassò e le afferrò le spalle con forza, scuotendola.
“ Sei felice?” Le gridò in faccia.
Cominciarono a comparire le prime lacrime, le quali percorsero lentamente le guance della sposa, cadendo infine sul prezioso abito di seta comprato un paio di settimane prima.
 Alla fine lei decise di sostenere il suo sguardo con le lacrime che scendevano copiosamente dagli occhi arrossati. Sbatté le palpebre un paio di volte e boccheggiò per qualche secondo, con le parole che le si fermavano in gola.
“S-sì, io credo di sì.” rispose alla fine.
Naoki annullò le distanze tra loro due abbracciandola. I loro cuori erano in sincronia e i loro respiri divennero profondi. Si guardarono negli occhi e in un attimo di silenzio il ragazzo chiese “ Lo credi davvero?”
“I - io sono felice!” ripeté Kotoko, chiudendo gli occhi nel tentativo di fermare le lacrime che inesorabili cominciavano a rigare le sue guance arrossate.
“E allora perché piangi?” le sussurrò.
“Piango perché sono felice!” gridò lei tra un singhiozzo e l'altro.
Naoki le sfiorò la guancia con delicatezza, asciugandole anche l’ultima lacrima.
“ Sai che queste non mi sembrano per niente lacrime di felicità?”
Kotoko premette contro il petto di Naoki, e una volta liberatasi dal suo abbraccio, si affacciò alla finestra dalla quale era possibile intravedere tutta l’allegria dei familiari e degli amici, felici ed entusiasti, pronti per andare in chiesa.
Guardò i parenti attraverso la finestra e un senso di malinconia e tristezza le pervase l’anima.
“Sto per sposare l’uomo che mi ha amata per cinque anni e sto per avere la vita che ho sempre desiderato … non vedo perché non dovrei essere felice”.
“Bugiarda” Naoki le si avvicinò e le cinse i fianchi con le braccia.
Kotoko sentì il cuore batterle sempre più velocemente. Non seppe dire se fosse stato a causa di quell’aggettivo che le calzava a pennello o per l’abbraccio che Naoki le aveva regalato.
“Lasciami. Non è te che devo sposare!” gli urlò contro.
Il ragazzo allentò piano piano la presa e ghignò com’era solito fare in quel genere di situazioni.
“E allora che ci fai ancora qui? Adesso puoi anche andare.”
“C-certo... hai ragione... ”
La giovane stava per uscire dalla stanza, ma Naoki l’aveva bloccata per un braccio.
Quando i loro sguardi si incrociarono, entrambi sentirono un tuffo al cuore.
“Sei davvero convinta di avermi detto tutto?”
L’ennesima lacrima solcò lentamente il viso pallido di Kotoko e per nascondersi aveva abbassato lo sguardo.
“Se solo tu … Se solo tu fossi stato meno orgoglioso e più sincero con te stesso, se solo mi avessi fatto capire che ti importava di me, se solo mi avessi mandato un segno... io avrei immediatamente interrotto i preparativi per le nozze e sarei corsa subito da te!” Kotoko prendeva a pugni il petto di Naoki, ma lui era irremovibile e se ne stava in piedi ad osservarla.
 Il trucco rovinato dal pianto, lo sguardo assente, la voce tremante, il vestito rovinato … Chi l’avrebbe sposata conciata così?
Naoki la abbracciò di nuovo per calmarla, ormai era troppo tardi, troppo tardi per tutto. Troppo tardi per chiederle di rinunciare al matrimonio, troppo tardi per dirle “Ti amo”, troppo tardi per confessarle i suoi sentimenti. Troppo tardi per un sacco di cose.
 “Vieni alla cerimonia, ti prego.”Implorò la ragazza
“Per veder piangere senza motivo una marea di persone? Non ci penso proprio!”
Kotoko continuava a fissarlo con gli occhi colmi di speranza, d’altronde non aveva mai rinunciato a niente, e questa sarà stata di certo la prima volta.
“Ti prego, vieni. Fallo per me”
Naoki puntò lo sguardo in direzione della finestra.
“Ci penserò”.
 
Dopo averle confessato che lui la aveva baciata anche in un’altra occasione, la povera Kotoko cominciò a ridere. Rise, per non piangere.
Naoki la osservò attentamente un’ultima volta per memorizzare ogni singolo particolare del suo aspetto. Non l’avrebbe mai più rivista, ne era certo.
“Ora vai, il tuo futuro marito ti sta aspettando”.
Kotoko si sistemò il vestito e i capelli come meglio poteva, poi aprì la porta della stanza e rivolse un’ultima occhiata al suo amato.
“Mi dispiace” disse infine lui, senza cambiare espressione. 
Sembrava non stesse provando alcuna emozione, ma in realtà non era così. E Kotoko lo sapeva bene. La sposasi dileguò dalla stanza e raggiunse gli invitati sparsi davanti casa Irie.
Cullata dalla melodia nuziale e dal brusio provocato dagli invitati, Kotoko fissava Kinnosuke con sguardo vacuo.
“Allora? Risponda.” la incitò il prete, con un sorriso.
La sposa avrebbe voluto piangere senza curarsi delle conseguenze, interrompere tutto e gridare al mondo che lei amava Naoki, non Kinnosuke.
Ma ormai era fatta. Non poteva più tirarsi indietro.
Spostò lo sguardo in fondo alla chiesa e intravide il suo amato tra gli invitati.
Sapeva che sarebbe venuto, alla fine.
Si sorrisero a vicenda.
“Lo voglio” annunciò infine la sposa mentre calde lacrime le rigavano il volto.
Kinnosuke la baciò e i due neo-sposini vennero avvolti da un’ondata di applausi.
Ormai era troppo tardi.
 
 
 
 
 
NOTE DELL’AUTRICE
Buona notte ragazzuole/i, oggi ho voluto cimentarmi nel fandom di itazura na kiss e devo ammettere che non è stato facile scrivere questa “what if?” (è perfino la prima D: ). Vi prego, abbiate pietà!
Spero che comunque la storia vi piaccia J
Linx
   
 
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