CAPITOLO 1

Il telefono squillò proprio durante la mia caccia. Rapidamente finii di succhiare il sangue dall'umano che avevo catturato e rispondo.
"Agente J" era il mio solito modo di rispondere. Infatti, ero un sicario, una specie di serial killer dei vampiri, e guadagnavo denaro proprio per conto di questo, se così possiamo chiamarlo, lavoro.
"Salve, agente" cominciò una voce fredda come il ghiaccio. Era un vampiro come me.
"Identificati" ordinai al vampiro dall'altro capo del telefono.
"Il mio nome è Vladimir. Io e il mio amico Stefan siamo due vampiri che vivono in Romania. Abbiamo un lavoro per te" spiegò, ed io sentii l'altro, probabilmente Stefan, sghignazzare.
"Non sembrate dei miei soliti clienti" cominciai calmo.
"Infatti è la prima volta che ti contattiamo, Jason"
"Il modo migliore per metterci d'accordo è incontrarci" spiegai "fissate un punto d'incontro nel quale possiamo liberamente discutere le parti del nostro accordo".
"Perfetto, J. Che ne dici di farti trovare sulla cima dei Carpazi, domattina all'alba? In quella zona c'è molto vento, non sarà difficile per te localizzarci"
"Affare fatto" concordai.
"A domani, Jason. E preparati, sappi che il lavoro non sarà facile. Dovrai agire con cura"
"Nessun problema" rassicurai "Questo aumenterà la cifra dell'omicidio"
"Quindi, a domani" sentii Vladimir.
"A domani" salutai, prima di riattaccare.
E, pensieroso della mia nuova avventura, continuai con la caccia.

Alle tre del mattino decisi di partire verso il luogo dell'incontro. Grazie alla mia lavagnetta elettronica multiuso riuscii a procurarmi una mappa a reticolo della catena dei Carpazi. Indossai il mio solito abbigliamento professionale: pantaloni neri, camicia bianca, cravatta rossa e giacca nera, scarpe nere, e guanti neri, l'abbigliamento standard di un comune sicario.
Partii in volata verso i piedi della montagna più vicina. Mentre correvo, rimuginai su ciò che Vladimir mi aveva detto per telefono. Il lavoro non sarà facile. E come un vero sicario, la cosa mi affascinò, per questo aumentai di velocità.
Non mi accorsio neanche di aver raggiunto già la salita verso la vetta.
Raggiunta la vetta, esplorai il luogo in modo olfattivo. Ci misi un attimo a localizzare i due vampiri. Il loro odore era inconfondibile.
Raggiunsi il luogo prestabilito. Ero in anticipo, ma i rumeni c'erano già.
Finalmente potei guardarli in faccia.
Sembravano gemelli, a parte il colore dei loro capelli. Il primo aveva capelli scurissimi, il secondo di un biondo tendente al grigio. In più notai qualcosa che non andava nella loro pelle: sembrava fragilissima, come se farli a brandelli fosse un giochetto.
"Siete voi Vladimir e Stefan?" chiesi con voce profonda.
"Certo" cominciò il primo, la voce era identica a quella che ho sentito al telefono, quindi doveva trattarsi di Vladimir
"Proprio noi" continuò, quindi, Stefan.
"Allora. Non avremo molto da dirci. Voi dovete dire il nome e il luogo di abitazione, io devo comunicarvi il prezzo che ammonterebbe" accordai.
"Benissimo, Jason. Non dovrai occuparti di un solo vampiro, bensì di tre vampiri"
"I nomi, allora. E il luogo" ordinai impaziente.
"Beh, Jason" cominciò Stefan "Benvenuto in Italia. Ci sei mai stato a Volterra?"
I Volturi. E chi non li conosceva?
"Deduco che i soggetti da assassinare siano Aro, Caius, e Marcus" tagliai corto.
"Proprio così" affermò Vladimir.
"La cifra da pagare ammonta a nove milioni di euro. In contanti"
"Li avrai" promise Stefan "Ma la notizia non deve fare il minimo rumore"
Sfoggiai un sorriso malvagio "Quando gli altri membri della guardia si accorgeranno che i loro capi saranno morti, io sarò molto lontano. Non avranno le prove per incastrare nè me nè voi"
"E come farai a non essere localizzato?" chiese Vladimir curioso "Tra di loro c'è un segugio chiamato Demetri, gli basta sentire il tuo odore per localizzarti, ovunque tu sia"
"Io ho un dono" spiegai. E con uno sforzo presi le sembianze di Stefan.
Notai l'espressione scioccata di Stefan alla vista del suo doppio.
"Fantastico!" esclamò esterrefatto.
"Ha assunto persino il tuo odore!" commentò Vladimir.
"Visto?" chiesi compiaciuto.
"Wow, hai copiato anche la mia voce! Chiunque ci cascherebbe!" continuò Stefan.
Un altro sforzo e tornai normale.
"In chi ti trasformerai?" mi chiese curioso Vladimir.
"Non lo so ancora" risposi vago "attirerò qualcuno fuori dal loro palazzo e mi infiltrerò dentro dopo aver preso le sue sembianze".
"Molto ingegnoso" commentò Stefan.
"A proposito" spiegai loro "dovrete fornirmi una mappa del loro palazzo e l'elenco di tutti i membri della guardia con il loro nome. In questo modo potrò garantirvi il completamento della missione, salvo rare complicazioni. Ovviamente potrei occuparmente anche senza, ma è probabile che corra qualche rischio in più e c'è qualche possibilità che la missiona fallisca"
"L'avrai. Domani trasferiremo nella tua lavagnetta elettronica la mappa e l'elenco di ogni membro compreso il mezzobusto e la descrizione del loro dono, questa missione DEVE essere completata" spiegò Stefan.
"E" continuò Vladimir porgendomi una valigetta ventiquattr'ore rigida "vogliamo già pagarti un milione ora, e dopo il completamento della missione avrà il resto della somma precedentemente pattuita"
"Perfetto" accettai prendendo la valigetta con il denaro "Fissiamo il nostro punto d'incontro. Che ne dite tra una settimana, stesso posto e stessa ora?"
"Ci saremo" accettarono all'unisono.
"Arrivederci" augurai, prima di lanciarmi verso il mio territorio. Mi aspettava una nuova, grande avventura.

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Ed eccomi con l'inizio di una nuova storia. Spero di aver suscitato il vostro interesse! Fatemelo sapere nelle recensioni ;)