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Autore: Shin83    25/06/2013    3 recensioni
"Ho un esercito."
"E noi abbiamo un Nightbird."
Cosa sarebbe successo se Tony anziché minacciare Loki con Hulk, lo avesse minacciato con un'altra, improbabile, arma segreta?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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[Perché la mia scemità non ha mai fine]


Loki e Tony erano ai ferri corti.
Il Dio norreno stava per scatenare i Chitauri su New York, sarebbe bastato un suo segnale e il Dottor Selvig avrebbe aperto il portale per fare arrivare i mostri alieni.
Tony stava prendendo un po’ di tempo per far arrivare la sua “arma segreta”; era sicuro che Loki non si sarebbe fatto corrompere facilmente da un drink, ma era altrettanto certo che sarebbe capitolato grazie al suo asso nella manica. Nel malaugurato caso in cui la sua arma segreta non avesse funzionato, Tony se la sarebbe dovuta vedere con suo marito Steve, non con un gruppetto di mostri venuti chissà da dove, che a confronto col marito sarebbero stati un gruppo di agnellini innocui.
 
“Loki, vuoi un drink?” chiese Tony, avvicinandosi all’angolo bar dell’attico.
“Stai prendendo tempo, Stark.”
“No, ti sto minacciando. Non lo vuoi? Bè, io sì.” E si versò il liquido ambrato, presumibilmente scotch, nel bicchiere, per poi berne un sorso.
“Stark, ho un esercito.” Dichiarò Loki, che iniziava ad innervosirsi nel vedere Tony sorseggiare tranquillo il suo liquore e avvicinarsi a lui.
“Noi abbiamo un Nightbird,” ribattè Tony, con molta serietà.
La divinità lo guardò perplesso, non capendo cosa volesse dire o a che cosa si stesse riferendo.
Proprio in quel momento, Jarvis annunciò l’arrivo dell’arma segreta. “Signore, Nightbird è qui. Lo posso far entrare?”
“Prego, Jarvis.”
Si aprì dunque l’ascensore e apparve un ragazzino. Era Blaine, il figlio diciassettenne di Tony e Steve.
Loki non potè non notare il disarmante aspetto innocuo del ragazzo: capelli tiratissimi dal gel, camicia bianca, cardigan grigio, papillon rosso, pantaloni beige risvoltati sulle caviglie e Timberland ai piedi. Era tutto fuorché minaccioso.
Tony mantenne un cipiglio serio, così come fece anche il ragazzo, che si avvicinò al padre.
Loki aveva un’espressione totalmente incredula, stava per scoppiare a ridere, ma lo stupore era tale che voleva vedere fin dove avevano intenzione di arrivare quei due.
“Figliolo, è il tuo turno.” Disse Tony a Blaine, indicandogli Loki. “Ozzy, sono cavoli tuoi, adesso.”
Il ragazzo si avvicinò al semidio e, sfoggiando uno dei suoi più tremendi sguardi puppy eyes, gli disse con estremo candore sbattendo addirittura le ciglia: “Per favore, smetti di uccidere le persone.”
Loki si trovò completamente spiazzato e senza parole. Certamente non si aspettava una mossa del genere da quel gruppo di spostati che erano i Vendicatori. Come osavano sfoderare una tale arma contro di lui? Era il Dio del Male, cosa faceva credere loro che avrebbe ceduto davanti a quegli occhioni ambrati supplichevoli?
“Per favore,” aggiunse ancora il ragazzo, con un’espressione talmente implorante che Loki si ritrovò a chiedersi come diamine avrebbe potuto resistere a quello sguardo.
Maledetti Vendicatori, questo era proprio un colpo basso, non era leale! Non si sono neanche sforzati ad indossare uniformi ed armature!
“Dannazione!” sibilò tra i denti la divinità, distogliendo lo sguardo dal ragazzo.
A Tony scappò un’inevitabile risata di trionfo, sapeva che avrebbe ceduto. Aveva anche vinto la scommessa con Barton, alcool gratis per una serata, e visto quanto beveva, a Clint sarebbe costata davvero cara.
Inoltre, aveva salvato le chiappe dall’ira del marito visto che Steve si era preoccupato tremendamente ad esporre Blaine a un così grosso rischio.
Insomma, non solo era riuscito ad annientare Loki semplicemente con lo sguardo innocente di suo figlio, aveva carburato ancora di più il suo già ingombrante ego, mettendo in pratica la sua geniale idea.
“Bene, Robert Smith, ti è servita la lezione? Te lo dicevo che col mio asso nella manica non avresti avuto speranze.”
“Hai giocato d’arguzia, Stark, non posso negartelo. Il ragazzo è disarmante.” Ammise sconfitto Loki.
“…in tutti i sensi.” Concluse Tony trionfante. “Blaine, torna pure da tuo padre e digli che è tutto a posto, Marilyn Manson qui ha ceduto. Ottimo lavoro, figlio mio.”
Blaine sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi e si rivolse di nuovo alla divinità con i suoi temibili puppy eyes. “Grazie Loki, lo sapevo che Lei non era poi così cattivo.”
Loki fece una smorfia a quelle parole. “Ah, maledizione, ragazzo, sparisci, o mi verrà voglia di mangiare zucchero filato!”
Il ragazzo andò via facendo l’occhiolino al padre.
Una volta rimasti soli, Tony si portò di nuovo il bicchiere alle labbra. “Allora, quel drink ora lo vuoi?”
“No Stark,” sbuffò il semidio. “Ne voglio due.”



La serie di One Shot imbecilli, a quanto pare, continua. 
Se non vi era bastato Peter fattone, rieccomi a distanza di un paio di giorni con questa nuova crossover con Blaine Stark e i suoi letali puppy eyes! Per lo meno, Tony ha scoperto la vera arma segreta di suo figlio (ne discutevano assieme in Un Nuovo Membro degli Avengers).

Detto ciò, mi preme ricordare che l'idea nasce anche questa volta da un fantastico gifset scovato su Tumblr di Sararye, credo di aver riso per mezz'ora di fila, quando l'ho visto.
Inoltre, voglio ringraziare Lalla per questo magnifico, spettacolare, stupenderrimo doodle che ha fatto dopo aver letto la prima shot: Tony + Blaine, piango troppo per la commozione, no dico, lo vedete quanto sono belli? Sì, ok, la smetto.

Sto scrivendo il nuovo capitolo di Try, sto provando a farmi venire qualche idea per la prossima Seblaine Sunday e in coda ho qualche altra ideuzza per qualche One Shot a random.

Prima di salutarvi, che 'ste note stanno diventando più lunghe della OS, non dimentico di ringraziare la mia amatissima e pazientissima beta Marti <3

Alla prossima!
  
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