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Autore: EclecticFirst    25/06/2013    0 recensioni
Solo ora, dopo aver consegnato le Regalia del Rombo a Itsuki Minami, la strana "bolla", il guscio che ho inconsciamente creato per proteggermi dal mondo...da quell'incubo che ho vissuto solo poche ore fa, inizia a cadere in pezzi.
Come la mia determinazione.

Una one-shot incentrata sui pensieri di Benkei. Attenzione: Spoiler del volume 25 (in particolare i capitoli 232-237)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella strada, che tante volte ho percorso con la mia moto per sbrigare diversi compiti per Trident, era completamente diversa: tutto sembrava sospeso tra la realtà e il sogno (e no, non era colpa della mia piccola operazione chirurgica imprevista...o forse sì? Ho davvero rischiato un paio di volte di finire nella corsia opposta, per colpa della vista annebbiatasi nel momento peggiore...).
Il viaggio da Osaka è stato terribile, ma alla fine sono giunta alla sede dei Kogarasumaru, per compiere la mia ultima missione.
Solo ora, dopo aver consegnato le Regalia del Rombo a Itsuki Minami, la strana "bolla", il guscio che ho inconsciamente creato per proteggermi dal mondo...da quell'incubo che ho vissuto solo poche ore fa, inizia a cadere in pezzi. Come la mia determinazione.

Chiudo gli occhi, e sento il rumore dell'acqua che cade su di me. Resto così per diversi minuti, immobile, come una macabra statua sfigurata, poi abbasso lo sguardo.
Piccoli gorghi rossi ai miei piedi (anzi, al mio piede). Girano vorticosamente. L'acqua, sconfitta dal sangue che ancora copiosamente scende dalla ferita, scivola via, irrimediabilmente macchiata.
Nulla può lavar via questo dolore.
Sono stata solo un'illusa se ho pensato che, allontanandomi dal Kansai, il peso di ciò che è successo poteva essere maggiormente sopportabile?
Il Generale...è...
Se voglio sperare di non impazzire, se voglio sperare di sopravvivere, dovrò accettarlo. Qui ed ora.
Il Generale è morto. E, con lui, il team Trident.
Lo ammetto con grande vergogna, ma...della seconda parte della frase mi importa poco. Ogni mio pensiero si focalizza su di lui, sulla persona che ha dato un senso alla mia vita, che mi ha fatto conoscere il Cielo...e che ieri ha esalato il suo ultimo respiro.

Durante il vile attacco di Genesis alla nostra squadra...alla nostra città...se solo avessi avuto la forza di confrontarmi col Generale, durante la battaglia, di dirgli che ormai per Osaka era finita, che non valeva la pena di morire in quel luogo, umiliato dal cane di Sora Takeuchi, che...che non volevo perderlo...le cose sarebbero andate diversamente?
E invece, senza batter ciglio, ho preso le Regalia del Rombo, come mi era stato ordinato, mentre la mia bocca articolava parole a malapena sussurrate: "Non farlo...ti prego...Yoshitsune".
In quel momento, avrà sentito quella mia muta richiesta? Nella sua mente così brillante, in grado di prevedere ogni evento analizzando i dati a disposizione, era davvero quella l'unica alternativa rimasta? Fare da esca, sacrificandosi come un piccolo, insignificante pedone, permettendo la mia fuga con quel prezioso carico?
Non ho fatto in tempo a sentire la sua risposta, poiché la sua voce è stata sovrastata dal rumore dei trick di Nike, giunto in veste di angelo della morte per emettere il giudizio di quella divinità lercia conosciuta come Genesis.
Era l'ambasciatore di un Cielo diverso dal nostro, in cui il nostro Indaco non poteva e non voleva rispecchiarsi.
Non c'era più tempo per voltarsi indietro, per chiedere, piangere, fermarsi, proteggere. (Lui...morirà!)
Era tempo di scappare.

L'acqua ha smesso di scorrere e, guardando la mano, che sembra essersi mossa da sola per chiudere la doccia, noto che sta tremando.
È forse...paura? Il timore di morire da un momento all'altro? Di essere la prossima?
No...è un sentimento più oscuro ed irrazionale...è...rabbia.
Un'ira crescente mi assale, ma non è indirizzata verso Nike. No...in questo momento, odio me stessa. Vorrei esser morta al posto del Generale, o almeno aver avuto il coraggio di trasgredire, per una sola volta, i suoi ordini, combattendo al suo fianco a costo della vita...
Io...
Io...
L'acqua ha ripreso a scorrere.


"Benkei, non è da te piangere così..."
...cosa?
Per un attimo, mi è parso di sentire la sua voce, alle mie spalle: mi volto di scatto, dimenticando di avere una gamba in meno, ed il risultato è che cado violentemente sul pavimento bagnato. Dopo aver dato una rapida occhiata in giro, è la mia debole voce ad interrompere quel silenzio opprimente:
"Mi sbagliavo...non c'è nessun altro in questa stanza, oltre a me...nessu-..."
Improvvisamente, il mio sguardo si posa su un oggetto distante poco meno di un metro da me, appoggiato al muro. È il "Panther's Corsa", il bastone che uso per completare la mia "strada" con le Air Treck: un regalo del Generale. Quando lo afferro per rialzarmi, un torrente di immagini invade la mia mente.
Rivedo le sue labbra, rivivo quell'ultimo istante...e finalmente riesco a "leggere" quelle ultime parole:
"Arrivederci, Benkei, e grazie di tutto. Affido a te il resto. La nostra volontà...incantala al mondo intero."
Sono proprio una sciocca.
Quello che il Generale mi ha affidato, pagando il prezzo più alto, non è un semplice paio di Air Treck, ma la speranza di un futuro migliore, in cui questa straordinaria tecnologia non verrà utilizzata per spargere sangue, ma per migliorare il mondo...e permettere alla gente di volare e conoscere la vera libertà.
Un futuro in cui Yoshitsune credeva fermamente, per il quale combatterò con ogni fibra del mio essere, per dimostrare a tutti, ma soprattutto a me stessa, di esser degna della sua fiducia e delle sue ultime volontà.
Non sto più tremando. Mi sento incredibilmente leggera, mentre mi appoggio sul bastone.
Io sono Benkei, il Bishamonten di Naniwa...e non mi fermerò, mai.


"Lo sai? Il sangue...è più denso dell'acqua.
Però...un legame che non nasce dal sangue è più solido dell'acciaio.
Nemmeno la famosa spada di Saburo Shinra può tagliarlo!
E non si può comprare neanche con una fila di monete d'oro più alta del monte Rokko!
Finché morte non ci separi!
Noi Samurai dell'Ovest...nel regno dei cieli."


***




Note dell'autore: salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction in assoluto, dedicata ad un manga che adoro in particolare per la visione assolutamente peculiare del concetto di "libertà", identificata spesso con il "cielo".
Una piccola precisazione: il testo finale in corsivo è stato ripreso dal volume 25 del manga, ed è il giuramento del Team Trident.
Ovviamente, tutti i diritti per i personaggi vanno ad Oh!Great.
Sperando che questa one-shot vi sia piaciuta, vi saluto, alla prossima!
   
 
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