Sai,un angelo ci ha fatto un regalo

Salve,mi chiamo Hinata e sono una ragazzina di sedici anni.Non sono molto alta,ho i capelli lunghi, neri e stranamente ho gli occhi azzurri… perchè dico stranamente? Nella mia famiglia nessuno ha gli occhi come i miei. Gli altri mi reputano una bella ragazza. Cosa posso dirvi del mio carattere? Sono una ragazza tremendamente timida ed è per questo che ho pochi amici,  tra cui Koisuke: lui è il mio migliore amico ed è anche la persona che amo. Vi sembrerà la solita storia della ragazza che si innamora del suo migliore amico, ma posso assicurarvi che la nostra storia è del tutto diversa.

Questa storia parla di un angelo che ci ha fatto un miracolo...

Partì tutto da partì tutto da una sera d’inverno sera d'inverno, l'aria era gelida e io sbadata com'ero avevo dimenticato i guanti a casa,  così dopo poco sentì qualcuno prendere la mia mano fra le sue:era il mio Koisuke.Lui non sarà mai tuo finchè non gli rivelerai i tuoi sentimenti
Zitta,baka io per lui sono solo un'amica d'infanzia niente di più.Se preferisci essere masochista è una tua scelta

-Hinata,mi stai ascoltando? Sei sempre persa nei tuoi pensieri. Mi piacerebbe sapere cosa pensi-  affermò guardando con una nota malinconica il cielo

-Non penso a niente di importante,sono solamente riflessioni di un adolescente-  affermai guardandolo dolcemente. Lui arrosisce,aspetta arrosisce? Questa si che mi fa riflettere,Koisuke che arrosisce mi è nuova.Cammina a passo spedito davanti a me

-Tutto ciò che riguarda te,Hinata,per me è di vitale importanza- cosa?

-C...?- non riesco a pronunciare una parola perchè vedo al fianco del mio migliore amico,un bambino con gli occhi cremisi,un sorriso glaciale e delle ali che spuntano dalla sua schiena
-Chi è quel bambino al tuo fianco?-  chiesi indicando quel ragazzino

-Ma di chi stai parlando? Ho capito non vuoi sentire cosa ho da dire,va bene lasciamo perdere- possibile che solo io potessi vedere quel bambino? Era veramente un bambino o era un fantasma,solo  in seguito ebbi risposte alle mie domande.
Quando tornai a casa, vi trovai quel bambino, che mi accolse con il suo sorriso glaciale.

-Bentornata a casa giovane umana,tu riesci veramente a vedermi?- mi chiese avvicinandosi a me e sventolandomi una mano davanti agli occhi.

-Puoi davvero vedermi ? Che evento raro! Di solito solo gli umani con un cuore particolarmente puro possono vedermi.Beh, per  inaugurare questa rarità ti rivelerò una cosa: Il tuo caro Koisuke,morirà presto.Io sono l'angelo incaricato di "portarlo via".

 
Cosa stava dicendo questo b..angelo? Koisuke sarebbe morto? No,non era possibile. Dopo quella rivelazione il buio.
Mi risvegliai nel mio letto e ciò mi portò a pensare che che fosse stato tutto un brutto sogno.Mentre mi dirigevo a scuola con colui che mi aveva rubato il cuore,ebbi la conferma che ciò che avevo vissuto non era fantasia bensì realtà.
Al fianco di una bellissima donna dalla pelle diafana e i capelli color rame,vi era una bambina con degli occhi coloro ghiaccio ed anch'essa, come quel bambino, aveva due ali dietro la schiena.In un secondo al mio fianco apparve quell'angelo che mi disse:Non era un sogno il tuo amato morirà
No,non sarebbe successo. La giornata passò lentamente,finchè non giunse la tanto agognata pausa pranzo.Io e Koiusuke eravamo soliti passarla nell'aula di biologia dove vi era una finestra da cui si poteva vedere tutto il paesaggio.Inaspettatamente sentii il mio amico abbracciarmi per poi sussurrarmi all'orecchio:

-Sei pensierosa da stamattina cos'hai?-

-Ora ti chiederò uno strano favore,ma per favore non dire nulla,ascoltami solamente.Dovunque andrai,dovrai portarmi con te,promettimelo- dissi accentuando la presa attorno al suo collo

-Non so il perchè di questo favore,ma te lo prometto-

Da quella promessa passarono giorni,quell'angelo a cui avevo dato il nome di "Miki" non accennava ad andarsene da casa mia.
-Tu sei un'angelo,allora ti prego risparmia Koisuke- gli dissi un giorno singhiozzando disperata
-E' inutile-fu la sua risposta
-Perché?-
-Perché è già stato deciso-
-Tu sei un'angelo, non dovresti salvare le persone invece di portarle via?- gli chiesi quasi innocentemente. Pochi secondi dopo la sua macabra risata riecheggiava nell'aria.
-Quanto sei ingenua mia piccola Hinata,la credenza che dio e gli angeli riescano a salvare gli umani è solo una favola creata dagli umani stessi- detto ciò sparì.

Il giorno seguente la vita di Koisuke fu messa in pericolo: eravamo a scuola quando un pallone ruppe la finestra e se quelle  schegge lo avessero colpito si sarebbe ferito seriamente. Non so come ci riuscii, ma gli da scudo con il mio corpo.Le schegge mi ferirono superficialmente altre si conficcarono nella mia pelle provocandomi un dolore tale da farmi svenire. Mi risvegliai nell'infermeria della scuola. Davanti a me il mio amico mi guardava severamente.

-Sei arrabbiato?- gli chiesi vedendo il suo volto livido di rabbia

-Certo che sono infuriato con te,se ti fosse accaduto qualcosa...-

-Non ti preoccupare sono forte.Facciamo così: se mi rimarrà la cicatrice,sarai costretto a prendermi come moglie- dissi scherzosamente,pensando di potergli strappare almeno un sorriso,ma vidi solamente il suo viso farsi più serio

-Questa cosa...anche senza la cicatrice ti sposerò Hinata,ti amo e ti ho sempre amata,ma se tu non mi ami,dimentica ciò che ti ho detto- Eh no,ho aspettato una vita per sentirti dire queste parole. Senza dargli il tempo di allontanarsi da me gli salto fra le braccia riempiendolo di baci

-Ti amo anche io- gli dico con un sorriso smagliante, che anche lui ricambia stringendomi ancora di più.
Non sapevo che quella nostra felicità sarebbe stata spazzata via....

La nostra relazione procedeva tranquilla e felice,quell'angelo non si era fatto più vivo,fino a indurmi a pensare che avesse deciso di lasciarci in pace… quanto mi sbagliavo.Una sera,mentre io e Koisuke passavamo una serata in allegria a casa mia, egli decise di rompere la promessa e,quando mi appisolai sul divano,uscì senza dirmelo.Quando mi svegliai,lui non era al mio fianco, il mio cellulare squillava senza sosta cosicché ebbi timore a rispondere.

-Pronto chi è?-
-Hinata,s..ono Ayame la sorella di Koisuke,lui si trova in ospedale ha...- non ascoltai oltre e corsi velocemente in ospedale.Lui era lì in una sala operatoria tra la vita e una morte quasi certa. Vi era una piccola chiesetta in quell'ospedale e  fu lì che sfogai il mio dolore pronunciando queste parole.

-Non ho mai creduto in te,Dio,ma se puoi salvare la persona,per me,più importante al mondo,ti prego esaudisci la mia preghiera.Richiama il tuo angelo da te,salva il mio Koisuke- non so esattemente cosa accadde dopo, ma davanti a me apparve quell'angelo.
-Hinata il tuo Koisuke è vivo,ho visto nel tuo cuore l'amore che provi per quel ragazzo,un amore puro come il sole e libero come il vento ed è per questo che tu puoi vedermi.Ti auguro tanta felicità-
Da quel giorno,l'angelo scomparve e non riapparve mai più. Koisuke si riprese completamente.Quando venne dimesso dall'ospedale decisi di raccontargli del nostro angelo speciale.

-Hei Koisuke,ci sono molte cose che mi piacerebbe raccontarti.Mi darai ascolto? Riguardo ad un angelo che ci ha fatto un miracolo...

*Angolo Autrice*

Spero che la mia one-shot vi sia piaciuta

One-Shot betata da Eryca

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Misaki99