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Autore: Kappa007    25/06/2013    0 recensioni
Prendiamo Lizzy, ragazza che vive in sintonia con la sua migliore amica Anna, con un forte istinto omicida nei confronti di alcuni persone.
Se si trovasse, come la definisce lei, in una "rete di casini e emicranie assicurate che si chiama amore"
Cosa potrà mai accadere di tanto disastroso?
"Dopotutto io, Lizzy Sunders, non andrò all’inferno, vero?
Perché dopotutto sono una brava ragazza!"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Ero convinta che non si sarebbe vendicato, non in questo modo così subdolo e mongoloide, non così. 
Quel brutto coglione figlio di brava donna poteva farmi di tutto , il mio cuore però ne doveva uscire illeso.
Ma forse è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità.
Non dovevo illudermi visto che il nostro rapporto è fatto solo di docili vendette ma devo accettare che è anche colpa mia per essermi “quasi del più invaghita”  di quello stronzo.
Non lo accetto, non voglio nominare nemmeno quella parola che mi fa ribrezzo associata a quell’essere così squallido da potersi paragonare ad una scimmia che si annusa il sedere.
OK, le scimmie non si annusano il sedere ma è per farvi intuire il concetto.
Uff ma chi voglio prendere in giro, ci sono caduta con tutte le scarpe in quella rete di casini e emicranie assicurate che si chiama amore.
Ma ciò che ne risentirà di più sarà il mio cuore.
Ho fatto pure una rima! Significa che ho ancora un po’ di fottuto cervello nella mia scatola cranica.
Ah dimenticavo, sono Elizabeth  Sanders, la mia longeva vita è arrivata a quota 17 ma, da un po’ di mesi a questa parte, sembro una vecchietta di mezza età che inietta tutte le sue frustrazioni in Nutella e vaschette di gelato. 
Tutto ciò mi fa pensare che andando avanti di questo passo o vivrò fino alla fine dei secoli ma come un’ obesona o morirò ancor prima a causa di troppo colesterolo nel mio organismo.
Che belle prospettive della mia vita !
Questi pensieri influiscono, negativamente, sul diavoletto posto sulla mia spalla destra armato di pugnali,mitra e bazoka e pronto a scatenare il mio istinto omicida nei confronti di alcune carissime persone.
L’ultimo della serie sarà LUI perché dovrà soffrire come non ha mai sofferto in vita sua.
Oh sì, mi vendicherò ma non come la prima volta.
Lo ripagherò con la stessa moneta riducendo a brandelli i suoi sentimenti.
Dopotutto si sa, fin dalle prime volte sono stata una ragazza che porta con sé  pochi rancori.
Dopotutto può anche avermi stregato il cuore, ma la mia mente ragiona ancora lucida.
Dopotutto dopo aver scontato tutte le sue pene qui sulla faccia della terra le finirà nel posto in cui si addice di più: L’ inferno.
Dopotutto io, Lizzy Sunders, non andrò all’inferno, vero?
Perché dopotutto sono una brava ragazza!
***
Era una calda e fresca giornata di primavera, per l’esattezza il giorno di ringraziamento in cui, dopo aver assistito ad una fantastica partita di Basket, si andava a ritirare una cosa - che - non - so - ancora - cosa- sia  che per la fine ci dice se eravamo promossi o bocciati.
Cazzata, serve a farti fare una figura di merda.
Con questi pensieri nel letto della serie “Acidità di prima mattina portami via” pensai un modo per far tacere la voce di mia madre.
Avvelenamento andrà bene?
Poiché mia madre non finiva il suo concerto degno di Pavarotti decisi di scendere dal letto.
Mi andai a specchiare e come solito ero sempre orribile!
Capelli castani con qualche ignoto riflesso biondo, occhi marroni con puntini verdi tanto da sembrare occhi di gatta, naso a patata, labbra sottili e delicate.
Se vado a fare i provini per l’esorcista secondo voi mi prendono?
Decisi di lavarmi e vestirmi velocemente, visto che ero una ragazza dalle poche pretese.
Jeans, maglietta a maniche corte, convers ai piedi era un look perfetto.
Perché le donne si devono complicare la vita?
Scesi le scale e salutai mia madre con un cenno alla testa.
Il rapporto tra mia madre e me non era tra i più floreali.
Meno discorsi facevamo, meno litigavamo.
-Vuoi un po’ di latte, Lizzy ?-
-No, mamma faccio colazione al bar ci vediamo stasera!-
-Mi raccomando fai la brava.-
-Sì, mamma ci vediamo.-
Uscii di fretta e furia da quella casa.
Quanto la odiavo, sembrava un gabbia d’oro fatta per essere segregata in casa.
Ma meglio lasciare perdere.
Presi il pullman, arrivai a scuola e mi sedetti al solito tavolino del bar nella scuola.
Sorseggiavo tranquillamente il mio caffè, quando qualcuno si gettò addosso a me rischiando di farmi cadere il caffè.
Stavo già insultando quel qualcuno, quando riconobbi che era Anna, la mia migliore amica.
Capelli chiari come il sole, occhi verdi come l’erba del prato, labbra a cuoricino e naso alla francese, chi non si innamorerebbe di lei.
Anna aveva un’ arte oratoria di esprimersi paragonabile a quella di uno scaricatore di porto ma con i ragazzi diventava timida e riservata.
Un vero ossimoro.
Ma vederla lì, così indifesa con gli occhi arrossati e più chiari del solito le guance rigate da quelle lacrime così innocenti, i capelli tutti disordinati,constatai che mai come in quel momento era fragile ed aveva bisogno di un abbraccio.
Ed io che di abbracci ne concedevo ben pochi, dovetti cambiare atteggiamento nei confronti di quella bambina un po’ indifesa.
L’abbraccia come una madre abbraccia un figlio, le passai una mano nei capelli e le sussurrai parole docili nell’ orecchio per farla calmare.
Quando il singhiozzio iniziò a scemare pian piano la osservai negl’ occhi e le consiglia di sedersi con me.
Ordinai una bella ciambella a nutella e mi misi in ascolto.
-Lizzy, avevi ragione tu, quel figlio di puttana mi ha prima..-
Capii tutto.
Stava parlando di Ryan Harris il bastardo più bastardoso esistente su questa faccia della terra.
Collezionava ragazze manco fossero francobolli.
Era castano-biondo, gli occhi azzurri come il mare e quel tipico charme  da far cadere tutte le ragazze ai suoi piedi.
Purtroppo tra queste ragazze vi era anche Anna.
La avvertivo in continuazione di fare attenzione a quello stronzo, ma lei mi diceva che era diverso dal cuore di pietra che sembrava.
Molto probabilmente quel diverso lo vedeva solo lei, perchè era semplicemente innamorata.
-Ho capito non ti preoccupare, ora sistemo io la faccenda.-
-Lizzy ma che vuoi fare?-
-Siediti e goditi lo spettacolo, oggi Ryan Harrison sarà umiliato come non mai davanti a tutta la scuola-
-Lizzy non fare cazzate non vorrei …-
Troppo tardi avevo già preso di mira il mio obiettivo.
Eccolo lì, con la sigaretta tra le mani, lo sguardo strafottente e un ghigno stampato in continuazione sul volto.
Ora glielo tolgo io quel ghigno sul volto.
Mi avvicinai con passo sicuro vicino a quel puttaniere, perché solo tale poteva essere chiamato.
Ignorai i commenti maliziosi e le battutine dei suoi cagnolini, in quel momento il mio obiettivo era solo lui.
-Oh guarda arriva tette grande!- disse l’amico stronzo quanto lui.
Capelli neri occhi verdi.
Un abbinamento niente male vero?
Bhe naturale nella combriccola devono essere tutti belli altrimenti come vantarsi di chi si scopava le ragazze più belle?
Comunque per il commento di prima era vero.
Avevo il seno grande, alle medie era diventato un vero e proprio complesso e non riuscivo a sopportare le occhiatine maliziose e i commenti schifosi invidiabile a quelli di un maiale.
Dopo un po’ ci feci l’abitudine autoconvicendomi che molti attrici pagani quattrini per averne uno così.
Comunque ritornando alla situazione di prima Lo stronzo alzò lo sguardo e neanche aprì bocca che gli sferrai un bel gancio destro sul suo bellissimo occhio destro.
Il tizio dagli occhi verdi elargì oh cazzo ed una bestemmia da far schifo.
I ragazzi nei paraggi elevarono un ohhh ed io con un ghigno soddisfatto girai i tacchi e me ne andai soddisfatta di me stessa.
Era l’ultimo giorno di scuola e la mia vendetta per la sofferenza che aveva arrecato quell’ Harris nei confronti della mia migliore amica era imperdonabile.
Infatti avevo in mente ben più piccanti vendette.
Perché lei c’è quando ne ho bisogno.
Perché io odiavo i tipi come Harris, perché persone del genere sono solo stronzi senza cuore.
Perché io sono Lizzy Sunders e nessuno deve toccare a me le persone più care.


Autrice della schifezza:
OKKKK, ho preso coraggio ed ho pubblicato.
Ho degli appunti di questa storia sul computer ma dopo un po' ho deciso di pubblicarla.
VI PREGO DITEMI COSA NE PENSATE CI TENGOOOOO!!!! E' la prima storia e vorrei dare il massimo di me ed impegnarmi assiduamente però ho bisogno del vostro parere.
Anche fa schifo, non sai scrivere, vai A LAVORARE LA TERRA!!
Ok, sfogo di autore tirocinante xD
Comunque a proposito della storia sarà mooooolto particolare e non vi fermate alle apparenze di questo primo capitolo perchè ci saranno anche taaaaaaanti misteri da scoprire.
Vi dico già non sarà la classica storia odio-amore( o forse sì) qui ci sarà di sicuro un rapporto "ti uccido e me ne fotto dell'ergastolo basta che ti levi dalle palle"
Bhe detto questo spero che commentate visto che mi sento un po' spaesata(?) e quindi tolgo il disturbo.
Ciaoooooooooooooooooo belliiiiiiiiii e commentate pleaseeeeeeeeeee
P.s Alcune scene sono ispirate alla mia vita XD
  
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