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Autore: Tsuki5    26/06/2013    1 recensioni
Una piccola raccolta di capitoli che avranno come protagonisti il nostro re dei pigri, alias Shikamaru Nara e la regina delle seccature, ovviamente la bella Temari. Saranno storie pubblicate di tanto in tanto e, com'è nel mio stile, cercherò di attenermi il più possibile alla trama originale e alle caratteristiche dei personaggi! Buona lettura! (Il rating arancione è per stare sul sicuro! non so cosa mi verrà in mente, ma alcune saranno decisamente verdi!)
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari, Un po' tutti | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Shikaku sei sveglio?- Yoshino Nara si era messa a sedere, la schiena poggiata alla testiera del letto, le sopracciglia aggrottate.
-Adesso sì - mugugnò contrariato il marito con la bocca ancora impastata dal sonno. L'uomo, tenendo gli occhi chiusi, si massaggiava il punto dove la moglie lo aveva colpito con una gomitata non proprio leggera.
-Lo senti anche tu?-chiese lei -che diavolo sta combinando a quest'ora del mattino?- Il suo tono era sospettoso, estremamente sospettoso. Shikaku si mise svogliatamente in ascolto, senza staccare la testa dal cuscino.
L'orologio segnava le cinque...no, non poteva essere lui ad aggirarsi nel corridoio.
-E se fosse un ladro?- Suppose lei preoccupata, consapevole dell' assurdità della situazione; era molto più probabile che un ladro si avventurasse in casa Nara piuttosto che Shikamaru si alzasse dal letto alle cinque della mattina.
-No, questo è tuo figlio.- In quel momento arrivò dal corridoio un rumore più forte accompagnato da un'imprecazione. "Che razza di ninja" pensò Shikaku "non riesce neanche ad uscire di casa di nascosto!"
A quel punto Yoshino fece per alzarsi ma il marito la trattenne per un braccio -Sta tranquilla tesoro, lascialo andare, tornarà tra poco.- Costrinse la donna a distendersi abbracciandola e sbadigliando proseguì -penso di sapere dove sta andando.-
-E dove?- chiese lei contrariata cercando invano di divincolarsi.
-Te lo dico dopo...adesso dormi.-

Shikamaru Nara cercava di ricordare il motivo per cui stava facendo una cosa tanto scocciante. Si era alzato dal letto rifiutandosi di guardare la sveglia poichè sapeva che se l'avresse fatto, il numerino rosso che mai in vita sua aveva visto, avrebbe spinto il suo cervello a costringerlo a ributtarsi a peso morto nel letto e addio buoni propositi.
Si era vestito in stato di trans, costringendosi ad aprire gli occhi solo per legarsi i capelli, in modo da evitare pettinature imbarazzanti.   
Aprì piano la porta della sua stanza e passò davanti alla camera dei genitori con l'intenzione di non fare alcun rumore, e ce l'avrebbe fatta, se non fosse stato per quel dannato mobiletto infame! Sì, proprio quello, il maledetto cassettone beige che piaceva tanto a sua madre! Si fece uscire un'imprecazione quando lo colpì accidentalmente col piede, consapevole che il mignolo destro non sarebbe uscito indenne da quella colluttazione. Proseguì il suo percorso, attento a non incontrare altri mobili intenzionati a fargli del male. Quando raggiuse l'ingresso aprì cautamente la porta e la richiuse dolcemente dietro di sè, sentendo la brezza leggera accarezzargli la pelle del volto. Rabbrividì leggermente e alzò un sopracciglio "così è questa, quella che chiamano prima mattina..." Raggiunse la strada e mettendosi le mani in tasca cercò di spronarsi mentalmente "bene Shikamaru, goditi questo momento perchè è la prima e l'ultima volta che vedrai il mondo a questa assurda ora della giornata."
L'assenza totale di movimento contribuiva notevolmente a fargli abbassare le palpebre che si facevano via via più pesanti. Se ne stava seduto per terra, la testa appoggiata al muro, gli occhi che di tanto in tanto si alzavano pigramente per controllare la finestra dell'edificio vicino. Le ante erano ancora chiuse e per un momento temette che fosse già partita. "Che seccatura" aveva pensato sbadigliado "tutta questa fatica per niente." Decise di aspettare, tanto oramai era sveglio, o quasi.
"Ora come ora potrei essere beatamente addormentato nel mio letto, e invece sono qui, seduto in terra come un imbecille, tutto ciò non ha senso." "Si che ce l'ha idiota!" una vocina dentro di lui lo ammoniva incattivita "Sapevi sarebbe partita stamattina e ti fa piacere salutarla...vuoi semplicemente vederla prima che se ne torni a Suna!" Sorrise debolmente nell'accorgersi che la vocina in questione assomigliava in modo impressionante a quella della ragazza a cui stava pensando; a dire la verità tutto ciò era alquanto sconcertante. "Seccatura, guarda che mi fai fare..." Alzò gli occhi al cielo, nella tipica espressione Nara e si accorse che le nuvole, a quell'ora a lui sconosciuta, prendevano delle interessanti sfumature rosate...un rumore lo distolse dai suoi pensieri. Le ante erano state aperte e un'insonnolita Temari si stiracchiava godendosi un pò d'aria fresca. Si strinse nelle spalle e rientrò chiudendo la finestra senza accorgersi che il ragazzo la stava osservando. "Allora anche lei ha bisogno di dormire?!" Ironizzò mentalmente "A proposito, dormirà sempre così?"Mentre si alzava stiracchiandosi si guardò intorno per accertarsi che nessuno avesse assistito alla scena, "canottierina succinta eh Tem!?" Scrollò il capo come a scacciare qualcosa di sconveniente che gli ronzava in testa "Le stanno bene i capelli sciolti" pensò nel ricordare il viso insonnolito della ragazza, incorniciato dai capelli biondi e leggermente arruffati.
Passarono circa dieci minuti prima che la porta della locanda si aprisse sulla strada principale. La ragazza voltò l'angolo quando sentì una voce uscire dall'ombra.
-Cosa ci fai già in piedi così presto?- Non poteva essere lui. Erano quasi le sei della mattina ed era convinta che lui neanche conoscesse l'esistenza della mattina! Si voltò incredula verso quella voce; era proprio lui. -Dormono ancora tutti- Shikamaru sbadigliò sonoramente portandosi una mano alla bocca. Se ne stava appoggiato con le spalle al muro, con il suo solito atteggiamente svogliato. Poi si mosse in avanti, raggiungendo Temari.
-Non tu...- Disse piano lei, ancora allibita nel vederlo li, abbastanza sveglio da poter affrontare una conversazione non troppo impegnativa. I due s'incamminarono piano verso l'uscita di Konoha.
-Non posso restare lontana dal mio villaggio per molto tempo- disse lei ad un tratto, interrompendo il silenzio -Ora che ho finito i miei compiti devo ripartire- Shikamaru non ne era sicuro, con lei non si poteva mai essere sicuri di niente, ma sembrava quasi che la ragazza avesse un tono di scusa.
-Così? Senza neanche fare colazione?- Colazione? Perchè diavolo si era preoccupato della colazione?Nonostante si fosse accorto di aver detto una sciocchezza, mantenne imperturbabile la sua solita espressione svogliata. La ragazza non sembrava aver prestato attenzione all'apprensione insensata del giovane ninja e rispose solamente -non preoccuparti, troverò una locanda o qualcosa del genere strada facendo.- Dopo pochi secondi alzò nuovamente il viso, guardandolo con gli occhi smeraldini evidentemente incuriositi -Allora, che ci fai qui?-
-E' una seccatura, ma credo che dovrò farti da guida per gran parte del viaggio.- La guardava sorridendo. Tutto ciò era indubbiamente una rottura per lui, eppure sorrideva. La faccenda non era per nulla chiara.-E' una scocciatura ma fa parte della mia missione.-
Lei si mise una mano sotto il mento e le sue belle labbra si aprirono in uno di quei sorrisi semplici e genuini che di tanto in tanto le vedeva fare.
"Che bugiardo!" Pensò lei . Non c'era alcun motivo perchè si svegliasse all'alba per accompagnarla; la sua missione era farle da guida all'interno di Konoha e sbrigare con lei faccende organizzative riguardo l'esame dei chuunin. E poi, che voleva dire con gran parte del viaggio? La voleva accompagnare forse fino a Suna? Assurdo. Si stava parlando di Shikamaru Nara, il re degli scansa fatiche, l'imperatore dei fannulloni, il guru dei pigri! Crybaby...come lo chiamava lei. -Bhe, hai fatto un ottimo lavoro!- Disse la ninja sinceramante. Arrivarono alle porte del villaggio e si fermarono entrambi. -Fin qui va bene-sussurrò Temari.
-La prossima volta che ti vedrò sarà all'esame dei chuunin giusto?-Chiese il giovame ninja osservandola attentamente.
-Si, ci vediamo.- Fu una risposta secca,data mentre cominciava ad incamminarsi verso il sentiero che l'avrebbe portata lontana da Konoha. Shikamaru la osservava allontanarsi, un po deluso ma non sorpreso dalla risposta asciutta dalla ragazza. Fu stupito però quando la vide fermarsi a pochi passi da lui.
-Devi sbrigarti a diventare Jounin.-Gli disse guardandolo intensamente, con quegli occhi acquamarina, profondi, magnetici -Dovresti farcela se la smettessi di lamentarti e prendessi le tue missioni seriamente.- Non smetteva mai di stupirlo quella Seccatura; abbassò gli occhi imbarazzato, grattandosi la nuca.
Ed ecco ancora quel sorriso sul bel volto di lei. Quello stesso sorriso tutto denti che aveva sfoggiato quando lo aveva salvato da Tayuya tre anni prima. Fu quella la volta in cui si accorse di quando Temari fosse pericolosa, peggio di sua madre, una vera seccatura, la più grande di tutte.
La guardava allontanarsi -Che scocciatura...-

Shikamaru se ne stava seduto sul pianerottolo di casa, quello che dava sul giardino. Anche il cervo dipinto sul muro sembrava dargli dell' idiota. Sospirò contrariato.
-Shogi?- Chiese Shikaku al figlio indicando la scacchiera già pronta. Strisciò di fronte al genitore che si era già seduto a gambe incrociate.
-Ti abbiamo sentito stanotte.- Disse il padre mentre muoveva una tesserina.
"Che razza di ninja... non riesco neanche ad uscire di nascosto." Ecco chiarito il comportamente di sua madre. Da quando si era svegliata lo trattava peggio del solito. Certo, quella donna dai sensi decisamente troppo sviluppati lo aveva sentito sgattaiolare fuori all'alba per chissà quale motivo, mentre lei doveva obbligarlo prima e minacciarlo dopo, affinchè facesse qualsiasi cosa.
Shikaku sorrise leggermente nel vedere l'espressione contrita del figlio mentre scrutava attentamente la scacchiera; aveva capito esattamente quello a cui stava pensando.
-Le donne eh?- Disse il genitore quasi in un sospiro, senza guardare Shikamaru il quale aveva alzato gli occhi dalla scacchiera, dopo aver fatto una mossa poco calcolata.
-Quella ragazza è in gamba...Ho avuto il piacere di parlare con lei ieri, dopo una riunione con l'Hokage. Hai fatto bene ad andare a salutarla. Ah, comunque tranquillo, non ho detto a tua madre dov'eri realmente...non credo sopporterebbe l'idea che il suo bambino si interessi alle donne tanto da alzarsi all'alba." Shikamaru lo fissava con la bocca socchiusa, l'espressione interrogativa, gettando all'aria i suoi 200 punti QI.
-Ho avuto l'impressione di parlare con una donna, non con una ragazzina...Scacco matto figliolo.-
Così dicendo si alzò in piedi, con un espressione saggia e divertita, lasciando il figlio da solo.
Shikamaru abbassò lo sguardo, fissando la scacchiera; aveva perso? Diamine, suo padre non riusciva quasi mai a batterlo eppure aveva miseramente perso.
-Guarda cosa mi fai fare Seccatura...- sussurrò sbuffando.




ALLA PROSSIMA!! :)
  
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