Nathan
“Pr-pronto…”
Lo squillo del telefono mi sveglia da un
sonno profondo, anche se, aprendo gli occhi vedo che il sole
è già alto. Ma chi
cavolo rompe a quest’ora?
“Nathan?”
“Sì?”
“Buongiorno
Nathan, sono Petar Katic.”
“Oh,
buongiorno, come sta?”
“Bene,
grazie.” Ha tutta l’aria di una conversazione
totalmente surreale. Surreale ma bella. “Senti, Nathan, mi
dispiace
disturbarti, ma ho provato a cercare mia figlia a casa e non risponde
nessuno.
E anche il suo cellulare è staccato. Qualcosa mi dice che
forse tu sai dove è…”
“Ehm
… sì…” Sì che lo
so. E’ qui con me. Anzi, al momento
è spalmata sopra di me, ma nelle ultime ore è
stata sopra, sotto, di fianco, davanti,
fra me e il muro… insomma, abbiamo sperimentato varie
combinazioni. Devo
essermi perso nei ricordi e le immagini da me evocate devono avere
provocato
qualche movimento là sotto, perché il mio
lenzuolo, che risponde al nome di
Stana Katic, solleva la testa dal mio petto, con sguardo birichino, e
mi dice:
“buongiorno amore mio, vedo che sei già in
forma!” Proprio mentre suo padre,
dall’altro capo del telefono, sente la sua voce e mi riporta
con i piedi per
terra: “Nathan? Per favore, potresti passarmi mia
figlia?” Situazione un filino
imbarazzante, insomma.
“Sissignore,
subito signore… Stana, è tuo padre”
Ops. La
mia bellissima compagna scende dalla sua postazione, lasciandomi un
senso di
freddo, si mette seduta, afferra il telefono e cerca in qualche modo di
coprirsi con il lenzuolo. Come se suo padre potesse vederla! Il tutto
in meno
di 2 secondi. Record mondiale di specialità. Non ascolto
nemmeno cosa si dicono,
perché sono troppo preso dal contemplare lo spettacolo che
mi trovo davanti. I
suoi capelli spettinati la fanno assomigliare ad una leonessa, non ha
un filo
di trucco, ma sorride come una bambina su una giostra e dal lenzuolo
spunta
malizioso un suo seno. Mai visto niente di più sensuale...e
il freddo mi passa
improvvisamente. Anzi, una sensazione di calore mi avvolge e si
concentra in un
punto specifico del mio corpo. Il capezzolo del suo seno mi attira come
una
calamita e vorrei tanto prendermene cura, proprio come ho fatto nelle
ultime
ore, ma… aspetta, riavvolgiamo il nastro. Le ho appena
passato suo padre e mi
pare quanto meno inopportuno che io stia qui a sbavare e ad avere certi
pensieri mentre lei chiacchiera con lui. Meglio che mi alzi e mi
allontani a
gambe levate da questa tentazione irresistibile. Mi infilo un paio di
boxer per
nascondere la reazione provocata dalla visione di quel seno e vado a
preparare la
colazione.
Dalla
cucina percepisco brandelli di conversazione. Sento
che gli racconta dell’inizio delle riprese e di quanto sia
entusiasta dall’idea
di tornare al lavoro. Anche io non vedo l’ora di sapere cosa
Andy ha in serbo
per noi… la scena finale della quinta stagione ha lasciato
tutti con il fiato
sospeso, in attesa della risposta di Beckett alla proposta di
matrimonio di
Rick e della sua decisione in merito a quel lavoro a Washington.
Diavolo di un
Marlowe, è proprio geniale con questi cliffhanger!
E sono anche contento di rivedere i miei colleghi. Ci siamo sentiti
qualche
volta durante la pausa estiva, ma devo ammettere che, da quando Stana
è tornata
dalla Mongolia ci siamo – come dire – eclissati.
Diciamo
che abbiamo deciso di dedicarci reciprocamente del
tempo.
Molto
tempo.
E
di fare attività fisica.
Molta
attività fisica.
Quel
tipo di sport che non richiede indumenti e che solitamente
si fa in due.
Ora,
non sono molte le persone ad essere a conoscenza di
questa svolta nella nostra relazione. Del resto, il secondo nome della
signorina Katic è
lavitaprivataèmiaeguaiachimelatocca, pertanto abbiamo deciso
di tenere la nostra storia solo per noi. Nelle ultime settimane mi sono
giusto
occupato del lancio di “Much ado about nothing”,
con qualche ospitata e altre
attività promozionali, ma per il resto mi sono concentrato
sulla mia compagna.
E
ne è valsa la pena, oh sì!
Nel
frattempo Stana conclude la sua telefonata e mi
raggiunge in cucina. Indossa una delle mie T-shirt, si è
legata i capelli e
continua a sorridere come una bambina, con uno sguardo birichino.
“Papà
ti manda i suoi saluti…Oh, Nate, “sissignore,
subito signore” – imita persino la mia voce!
– “Sembravi al telefono con
l’ammiraglio Chegwidden!”
“Sì,
sfotti, sfotti… vorrei vedere come avresti reagito
tu! Piuttosto, com’è che il tuo cellulare
è staccato?”
“Si
deve essere scaricata la batteria. Aspetta che lo
metto subito in carica.”
Appena
collega lo smartphone alla rete elettrica, ecco
che comincia a suonare per segnalare l’arrivo di sms e mail.
Spero solo non ci
sia anche qualche messaggio da quel Polish. Di lui non abbiamo
più parlato e…
va bene, lo ammetto. Sono geloso. Lo so, suona come un atteggiamento da
cavernicoli, ma ora che finalmente l’ho ritrovata la voglio
tutta per me, senza
ex fidanzati, ex colleghi o exqualsiasicosa fra i piedi.
Ci
sediamo a tavola per fare colazione e stamani non ho
certo bisogno di stare attento alle calorie, visto tutte quelle che ho
consumato stanotte… E in modo molto più piacevole
degli allenamenti con
Huertas! Di punto in bianco lei mi chiede: “Chi altro sa di
noi?”
“Le
nostre famiglie, Jon e Tam. Te ne ho già parlato,
ricordi? Quando tu eri in Mongolia e io non sapevo se….
Insomma, non avevo tue
notizie, loro mi sono stati molto vicini. Credimi, ero distrutto. Sono
rimasti
qui accanto a me fintanto che tuo padre non mi ha chiamato per
informarmi che
tu e tua madre stavate bene. A quel punto non ho più potuto
negare loro che,
sì, insomma, che ci eravamo baciati. E poi sanno che ci
siamo scritti un po’ di
mail. Ma Jon si era già insospettito quando alla cena per la
fine delle riprese
della quinta stagione eravamo sempre appiccicati tu e io…
Comunque, dai, li hai
sentiti anche tu, no? Ci hanno promesso che non ne parleranno con
nessuno,
sanno quanto ci tieni alla tua vita privata…”
Ecco,
ora mi uccide. Accidenti, avrei dovuto fare
testamento ma me ne sono proprio dimenticato. Stana rimane qualche
momento in
silenzio, intenta ad osservare con grande attenzione il contenuto della
sua
tazza, come se nascondesse la risposta a tutte le sue
domande… probabilmente
sta meditando quale pena infliggermi, sta cercando il modo migliore per
farmela
pagare… e invece ecco che solleva su di me uno sguardo
sereno e mi dice: “Beh,
non è così grave. Credo che di loro due ci
possiamo fidare. E poi penso che non
potremo tenerlo nascosto nemmeno agli altri membri del cast, no? In fin
dei
conti, in passato durante le riprese abbiamo sempre trascorso
tantissimo tempo
sul set, non vedo perché quest’anno dovrebbe
essere diverso. E non credo che
riuscirei, anzi, riusciremmo a tenere le mani lontane l’uno
dall’altra a lungo.
A proposito, a che ora ci vuole vedere Marlowe?”
Martedì
prossimo iniziano le riprese della sesta stagione
e oggi pomeriggio Andrew ci ha convocato tutti per consegnarci i
copioni e
spiegarci a grandi linee cosa succederà nei prossimi episodi.
“Ci
aspettano alle 15, perché?”
“Beh,
allora abbiamo un sacco di tempo libero… We
could read…”
“We could watch
TV…”
“We could get something to
eat…”
“We could do
that, yeah”
E
finisce molto meglio che nella 5x01, perché nessuna
madre viene a romperci le scatole ricordando le many
fine qualities di mia figlia.
Seamus
Dopo
un’estate passata in giro per l’Europa con la mia beautiful and very talented wife sono
contento di trovarmi ancora agli Studios, pronto per una nuova stagione
di
Castle. L’anno scorso Marlowe ha regalato al mio personaggio
un bell’episodio e
una notizia straordinaria: Kevin e Jenny diventeranno genitori. Sono
curioso di
sapere cos’altro ha in programma per noi.
La
mia deliziosa Juliana, maniaca della puntualità, mi ha
costretto a partire con largo anticipo e infatti siamo i primi ad
essere
arrivati. Poco dopo ci raggiungono, alla spicciolata, Susan, Molly,
Penny,
Tamala e Jon. Dei due protagonisti nemmeno l’ombra.
Approfittiamo di questa
attesa per chiacchierare con i nostri colleghi a proposito della pausa
estiva,
finché mia moglie, voltandosi verso l’ingresso del
parcheggio, mi dice: “Tesoro,
guarda, ecco la macchina di Stana. Come al solito, Nathan
sarà l’ultimo ad
arrivare. Seamus, non sei ancora riuscito a insegnargli la
puntualità?” Che vi
avevo detto? La sua è una malattia.
“No…
credimi, ci ho provato, ma è un caso perso. Ma,
aspetta…. No! Non ci posso credere! Juliana, guarda un
po’ chi sta scendendo
dal posto di guida!” Non credo ai miei occhi! Fillion!
“Ma
è proprio lui! Ora voglio vedere se ci ripropinano la
balla che sono solo amici quei due… No, amore, guarda, lui
le ha aperto lo
sportello e ora stanno camminando mano nella mano… oh,
è così romantico!”
Nel
frattempo, visto che Juliana sta praticamente
gridando ed è impossibile non sentire i suoi commenti, anche
Molly si volta
nella direzione di Nathan e Stana e, appena li vede, si fionda verso di
loro
sorridendo e abbracciando entrambi.
“Oh,
finalmente vi siete dati una mossa pure voi! Siete
stati più lenti di quei tontoloni di Castle e
Beckett!”
Nathan
E’
bello essere definito un tontolone… o almeno credo. Mi
pare lo abbia detto con affetto… I nostri colleghi sembrano
tutti felici per
noi e anche Stana appare rilassata. Temevo che non avrebbe vissuto bene
questa
invasione della sua amata privacy, ma in fin dei conti i membri del
cast sono
una seconda famiglia per noi. A proposito, mancano mamma e
papà… dove sono
Andrew e Terri? Speriamo che anche loro la prendano altrettanto
bene….
Terri
Siamo
rientrati a casa da poco tempo. E’ stato bello
ritrovare i ragazzi del cast. L’anno scorso non ho
partecipato attivamente alla
sceneggiatura, ma per questa stagione ho deciso di tornare a scrivere
qualche
episodio con Andy. Al momento, però, sono un po’
preoccupata per mio marito,
perché stasera è stranamente silenzioso e
accigliato.
“Andy,
tesoro, dimmi: cos’hai?”
“Niente…
stavo solo pensando” mi risponde con aria
meditabonda.
“Stai
pensando a quei due, vero?”
“Sì…
Spero che Nathan non combini pasticci…”
“Dai,
non è più un ragazzino che corre appresso a ogni
sottana. Quei due si sono girati intorno per anni, ANNI, Andy, sin dai
provini,
ricordi? E’ proprio per quella chimica inspiegabile che era
scattata
immediatamente fra loro che li abbiamo scelti. E il successo della
serie ci ha
dato ragione. Se le cose fra loro si sono evolute solo adesso, dopo
tanto
tempo, vuol dire che ci hanno pensato bene entrambi, stai
tranquillo.”
“Terri,
tesoro, non è di questo che ho paura. Sono
convinto anche io che Nate non sia più il playboy farfallone
dei primi tempi e
poi sia lui che Stana sembrano davvero felici. Li hai visti anche tu,
no?”
Annuisco.
Non
posso che dargli ragione, oggi pomeriggio erano
proprio sereni e sembravano in piena fase “luna di
miele”.
Poi
Andy continua: “I pasticci che intendevo sono
altri…
Speriamo che quei due prendano delle precauzioni. Non saprei come
gestire una detective
Beckett incinta in questa stagione…” Mio marito ha
sempre la serie in mente!
“Oh,
Andy, dai, si conoscono da tanto tempo, ma non credo
che stiano già pensando a un progetto famiglia… e
in ogni caso, secondo me,
sarebbe uno spunto interessante: ti immagini, conciliare un lavoro
così
impegnativo, stressante e pericoloso con una
maternità… anzi, tesoro, mi è
già
venuta qualche idea, aspetta che prendo il laptop e butto
giù qualche appunto…
Piuttosto, perché non hai detto loro chi sarà la
guest star del terzo
episodio?”
“Beh,
non ci ho pensato…” Falso come una moneta da tre
dollari.
“Bugiardo!
Non mentire con me, sai bene che io so sempre se
bluffi quando
giochiamo a poker!” Può
provare a prendere in giro chiunque, ma io lo conosco meglio di quanto
si
conosca lui stesso.
“Allora
me lo sarò dimenticato….” Altra palese
bugia,
stai a vedere che….
“ANDREW
W. MARLOWE! Tu lo hai fatto di proposito! Tu vuoi
vedere come reagirà Nate trovandoselo davanti! Oh,
vergognati!” Sul volto di
mio marito si apre un sorriso diabolico.
“Dai,
Terri, pensaci bene. Possiamo approfittare delle
dinamiche che si creeranno inevitabilmente fra quei tre e riportarle
sullo
schermo. Faranno scintille, te lo assicuro.”
“Sì,
però forse faremmo meglio ad avvertire almeno Stana
che Polish lavorerà con noi a
quell’episodio…”
“E
toglierci tutto il divertimento? Naaaaaaaaaaaa” Me lo
dice rivolgendomi uno sguardo divertito.
E
sapete una cosa? Ha ragione. Sarà terribilmente
interessante e divertente vedere cosa succederà quando quei
tre si troveranno
nella stessa stanza. Ci sarà una tale elettricità
nell’aria che potremmo
risparmiare sulla bolletta dell’energia. Non vedo
l’ora!
Nota
dell’autrice: come ho detto al mio angelo custode, che
ringrazio sempre per il
suo sostegno ormai irrinunciabile, non chiedetemi da dove è
uscita perché non
ne ho idea. Io mi sono divertita a scriverla… spero di aver
fatto sorridere un
po’ anche voi.
Grazie
per avermi dedicato il vostro tempo ed essere arrivati fino qui.
Baci,
Germangirl