Sapeva di essere masochista. Che guardarla stringersi al ragazzo biondo gli avrebbe fatto solo male e causato tanta rabbia. Gale continuò a fissare lo schermo e, nonostante la bassa qualità, riuscì facilmente a distinguere le labbra dei due unirsi.

Katniss, pensò, è così facile per te? Non ti senti minimamente in colpa? Come puoi farmi una cosa simile? Non riusciva a trovare risposta alle sue domande, che gli ronzavano senza sosta in testa.

Maledizione.

Forse, se avesse avuto quei pochi attimi in più... sarebbe riuscito a completare la frase. A dirle di amarla. E forse lei ora non sarebbe avvinghiata a quello lì. Lui non avrebbe mai potuto neppure capirla. Vissuto nella zona più ricca del Distretto, non sapeva cosa significava per quelli del Giacimento la vita. Lui non era giusto per lei. Quel Peeta, che andava anche a scuola con loro.

In realtà, Gale non poteva neanche mentire a se stesso più di tanto. Conosceva Katniss abbastanza da riconoscere i suoi movimenti, quando erano sforzati. E quei baci non erano del tutto naturali. Probabilmente stava cercando un modo per avvicinarsi alla gente di Capitol e quello era sicuramente un metodo infallibile. Un amore impossibile e destinato al fallimento.

Ma è così anche per noi, eh? , disse. Noi che passiamo la vita a cacciare insieme e che non ci siamo mai neppure sfiorati nel modo che vorrei.

Gale realizzò di odiare Peeta quanto se stesso.

E, chiedendosi per l'ennesima volta se Katniss pensasse mai a lui, magari proprio mentre baciava il biondo, abbassò lo sguardo e fissò le proprie mani, ricoperte della polvere della miniera e della fatica per cacciare per due famiglie. Stava sanguinando.