Beth amava l'estate. era la sua stagione preferita. Le uscite di notte con i suoi amici,il mare,il sole che le riscaldava la pelle diafana. Ma sopratutto per rivedere Dylan. No,non era il suo ragazzo,era un suo "amico" se così si poteva considerare,visto che si salutavano,e nient'altro. Beth era una ragazza normale,aveva un corpo invidiabile,ma non per questo lo metteva in mostra,anzi. Era,timida,introversa,tranne con Louis.Louis il suo migliore amico,l'unico che conosceva la vera Beth. La Beth, chiacchierona,simpatica e dolce. Beth era se stessa solo con lui. Si raccontavano tutto come due bambini piccoli. Si volevano un bene dell'anima,si difendevano l'un l'altro. Beth stressava Louis con le storie di Dylan,sopratutto nell'ultimo periodo,in cui Dylan si era reso conto di lei. Lei quasi non ci credeva.
 
Quella mattina,d'altronde come sempre Beth era con Louis,nel parco della città su una panchina,a parlare,con il fruscio calmante del vento come sottofondo alle loro parole.
-Louis! non ci credo mi ha chiesto di uscire,dopo un anno,mi ha notata!-
Squittì Beth,entusiasta,euforica ed incredula-.
Louis d'altronde non era molto d'accordo con lei,non sapeva il perchè,ma quella notizia lo aveva infastidito in un modo sconvolgente!sapeva com'era realmente,Dylan,usava la stessa tattica con tutte,solo per se stesso.L'ultima cosa che voleva era far soffrire Beth,la sua Beth.
 -Beth sta attenta,Dylan non è come sembra,non illuderti,usa tutte solo per i suoi scopi,ci rimarresti scottata e basta.- rispose l'amico,tagliente.
Beth rimase stupita sia per lo strano tono di Louis,ma anche perchè Dylan era dolce con lei,la trattava bene,quasi come una principessa,e non capiva il ragionamento senza senso dell'amico.
-Con me è dolce,non centrano nulla le altre,io non sono tutte Louis e sono stata solo una stupida a venirlo a dire a te!-esclamò Beth alzandosi dalla panchina rabbiosa, infastidita,e prese la strada di casa.
Louis,non capiva il cambio d'umore repentino dell'amica,si era messa subito sulla diffensiva e prima che l'amica scomparve del tutto dalla sua visuale le urlo:
-L'ho dico solo per il tuo bene Beth!- la ragazza non si girò nemmeno all'udire quelle parole e continuò imperterrita per la strada di casa,e Louis deluso se nè andò,ma promise a se stesso  che avrebbe fatto il possibile,per proteggere Beth da un'eventuale delusione.
Non capiva del perché ci tenesse tanto che non andasse con,Dylan,e questa cosa lo innervosiva sempre,più.
Ritornato a casa Louis,andò dritto in camera sua senza salutare la madre che era cucina.
Si stese nel letto a pensare alla litigata appena avuta,con la sua migliore amica,già solo la sua migliore amica;lo ripeteva all’infinito, migliore amica,migliore amica,ma lui la considerava veramente tale? O forse qualcosa di più?
 
 
Beth,era tornata a casa da un bel pezzo,e si trovava seduta al tavolo della cucina,con la madre che canticchiava una canzone degli anni 60’,mentre lavava i piatti.                                                     Era pensierosa,non capiva!perchè tutto quell'astio,da parte di Louis?Non era mai stato contrario a una sua decisione. Era arrabbiata,confusa,nervosa. Oramai aveva deciso,sarebbe uscita con Dylan,e non avrebbe parlato con Louis,sarebbe stato lui a fare il primo passo.
                                                           .  .  .  .  .  .  .  .
 
Era passata già una settimana e Beth e Louis,non si erano ancora sentiti.
L’orgoglio,già era tutta questione d’orgoglio,nessuno dei due avrebbe chiesto scusa per primo.
Quella sera Beth doveva uscire con Dylan,finalmente era arrivato il suo turno di essere feliceo almeno credeva,ma aveva come uno strano presentimento,una strana angoscia,ma scacciò quei negativi pensieri e andò a farsi una doccia,per sciogliere i nervi,e cambiarsi,mettendosi,un semplicissimo vestito,color avorio con del pizzo al bordo.
Era visibilmente agitata,glielo si leggeva in faccia,che era tesa come una corda di violino.
Dovevano andare in un ristorante di classe,un vero e proprio appuntamento. Si sarebbero incontrati prima al parco  alle otto e mezza in punto.
Beth era già al parco,seduta nella stessa panchina della settimana prima.
Erano le otto e un quarto,e la tensione cresceva.
- 20:20  mancava poco..
- 20:25  a minuti sarebbe arrivato..
- 20:30  starà girando l’angolo..
- 20:40  avrà avuto un contrattempo..
- 21:00  ci credeva per davvero..
 
Beth,si alzò dalla panchina,in preda a una crisi di pianto,ricacciò dentro le lacrime che urlavano di voler uscir fuori.
Non credeva di esser stata così stupida,non credeva di esserci cascata…
Ma soprattutto non credeva di aver trattato in quella maniera Louis,il suo Louis..
Beth,sapeva dove doveva andare,le gambe si muovevano da sole portandola nel posto in cui sarebbe stata bene,felice,a casa.
Suonò al campanello e dopo qualche istante la mamma di Louis si affacciò alla porta, e vedendola in quello stato la fece entrare domandandogli:
-Tesoro cosa è successo? Stai bene?
Beth annuì monotona dicendo – C’è Louis? Dovrei parlargli.
La madre stupita, anche per l’orario annuì e disse – Certo è in camera sua,sai dove andare – le sorrise.
Beth le sorrise un’ultima volta e salì le scale,fino al corridoio.
Fissò la porta della camera di Louis per qualche minuto e poi presa da un’innefrenabile voglia di vederlo,aprì di scatto la porta.
Louis era girato dall’altra parte del letto,gli dava le spalle,ma si potevano vedere le auricolari,e sentire la musica che ne fuoriusciva.
Beth rimase per un po’ ad osservarlo,e a domandarsi,di come poteva esser stata così stupida a lasciar andar Louis,e un sorriso amoro le si formò in viso.
Lui si girò e sobbalzò nel letto vedendo la figura di Beth.
Lei si avvicinò a lui e si sedette affianco nel letto e iniziò a parlare a raffica,senza accorgersi che Louis aveva stampato al viso un sorriso ampio e luminoso. Era lì insieme a lui.
-Louis,scusami,davvero,so di esser stata una stupida ma credevo che lui ci tenesse a me e..e.. –
Il viso di Beth iniziò ad essere solcato da lacrime salate,senza nemmeno accorgersene.
-  I-io,non avrei dovuto reagire in quel modo,avrei dovuto ascoltarti,scusami io non so come far…
Non riuscì a finire di parlare che venne avvolta dalle grandi braccia dell’amico.
 -Ti ho già perdonato da quando hai detto scusami. Non ti preoccupare Beth,sono qui per te,sempre.-
  Louis stava sussurrando quelle parole,per tranquillizzare il pianto di Beth.
Lei  alzò di poco il viso,per guardare gli occhi,dell’amico.
“Wao”,si ritrovò a pensare Beth,non gli aveva mai visti da così vicino.
         Louis era incantato dagli occhi della mora,e si avvicinò più del dovuto,finchè le loro labbrà non si unirono,Beth sentì le cosi dette’farfalle allo stomaco’,e pensò che non c’era altro posto in cui avrebbe voluto stare,se non tra le braccia di lui.
staccandosi,tutti e due visibilmente in imbarazzo Louis sussurando disse-Beth c-credo,che tu per me sia più di un’amica.- e Louis temeva la reazione di lei,la quale non si mosse,se non per mostrare uno dei sui più grandi sorrisi che avesse.
- già,nemmeno io.



*spazio autrice*
AAAAAAAAAAAAAAAAAH
ok,allora è la mia prima os(?)
oddio non sono una scrittrice.
aaaaaaah fa cagare vero,aaah!
ochey se nel caso più strano e remoto,ti è piaciuta,lasci una recensione pliss?
mh,e tutta ciaociao.
Chiara:*