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Autore: Akarai92    09/01/2008    4 recensioni
intro akuroku Axel sta svanendo, il fuoco lentamente si spegne... E i suoi ultimi pensieri sono rivolti ad una sola persona  {Piccola AkuRoku nata di getto, lascrimosa al punto giusto}
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AkuRoku E’ la fine.
La fine dei mondi, la fine dell’avventura, la fine della mia vita.
Vita… se così si può definire un vagare per portali di oscurità tra i mondi, rinchiuso per sempre in un limbo. Né oscurità né luce. L’alba, il mezzo.
Né vivi né morti. Né persone né cose. Il nome più appropriato di tutti. Nessuno.
Così ci chiamano, perché in realtà non siamo niente, non viviamo, non proviamo, non abbiamo bisogno di nulla. Ci ritroviamo perché dire viviamo è stupido in un mondo dove la notte è perenne, dove la luna illumina ma in realtà spegne, dove niente è reale.
E io sono ero solo una piccola parte di quel mondo. Il loro mondo. Non il mio. Loro. L’Organizzazione XIII. Un gruppo di disperati, di invidiosi, che bramano sopra ogni altra cosa possedere ciò che è stato loro tolto. Cercano il tesoro dove non possono trovarlo, cercano la felicità nella disperazione, l’amore nel rimorso. Odiano la vita che batte negli altri, odiano il sentimento ma in realtà lo desiderano, perché loro non possono provarlo.
Non possono sentire il tepore di una soddisfazione o il gelo di una delusione. Semplicemente non possono provare nulla.
Si chiedono perché loro non sono ammessi a questo piacere, e si ostinano, perché vorrebbero almeno provare rabbia, indignazione, sconforto, e sfogarsi con il mondo, con un motivo plausibile. Al contrario di come fanno ora. O meglio facevano. Ormai è finita, l’Organizzazione è distrutta, tutti i membri sono scomparsi non morti, perché non hanno mai vissuto. Solo lui resta, solo Xemnas, il capo, resta a difendere il suo sogno immortale.
Anche io sto scomparendo. Sento il mio corpo farsi molto più leggero, stralci di materia volare via. Almeno sono morto per qualcosa. Per qualcuno. Le mie fiamme, il mio fuoco sono serviti a qualcosa, finalmente. Hanno protetto il Keyblade Master da quelli che prima erano miei alleati. E tuoi alleati.
Nostri alleati, mettiamola così.
E’ per colpa tua che ho lasciato tutto quanto, che ho fatto tutto quel mare di cazzate. Per proteggerti, forse. Per starti vicino, molto più probabilmente. Per evitare di doverti uccidere, sicuramente.
Loro volevano che ti uccidessi, che distruggessi il traditore, il Prescelto. Ma io non l’ho fatto.
Perché?
Ecco, me lo sono chiesto tanto di quelle volte… sapevo ogni volta la risposta eppure la smentivo. Un Nessuno non può provare sentimenti. L’odio, la solitudine, la rabbia, l’invidia, la compassione, la disperazione, l’amore, sono chiusi nel cuore, ma un Nessuno non ha un cuore, un Nessuno non sente nulla.
Allora cos’era che mi bruciava qui, all’altezza del petto, il giorno che te ne andasti dal Mondo che non Esiste, il giorno che sparisti sulla Torre dell’Orologio? Non ho fuoco anche nelle vene, lo so bene.
Io l’ho sentito BATTERE. Ho sentito il battito che arrivava e poi, come era apparso, scompariva, nel momento in cui i tuoi occhi color del mare erano definitivamente scomparsi dalla mia vista.
E’ sbagliato, tremendamente sbagliato. Contro natura, direi. Ma io ti amo. E lo sento dritto nel petto, nel CUORE, questo sentimento che non dovrebbe esistere per me.
Amo il mio migliore amico, il mio compagno. E lo sento così forte che vorrei aprirmi il petto, tanto per dare un’occhiata, vedere se davvero Lui sta battendo al suo posto.
Ma il tempo è finito. Il destino ha deciso per noi, non so neanche se sono l’unico con questo “problema”. Vorrei sapere se anche tu senti quel fuoco sotto la pelle, se lo senti battere veloce quando e se pensi a me.
Sospiro, e l’altro te si inginocchia accanto a me. Sora. Vi somigliate, ma tu… lui non sarà mai abbastanza come te.
-Axel, stai… scomparendo…- Già, perspicace.
Alzo lo sguardo sul suo, lo stesso colore del tuo. eppure con un diverso guizzo
-Questo capita a mettere tutto il cuore in un attacco… come se ne aves…- mi blocco. Quanto tempo è che continuo a ripetere che un Nessuno non ha un cuore? Tanto, troppo. Lo dicevo anche a te. E tu mi rispondevi che non ne eri sicuro, che magari non era scomparso, era solo nascosto da qualche parte nel mondo. Io ci ridevo sopra, e ti prendevo in giro, per il tuo buonismo, il tuo essere bambino.
-Axel! AXEL!- Il mio corpo è quasi sparito. Ma non mi interessa davvero. Ora mi interessi solo tu.
Avrei voluto davvero baciarti, toglierti quella fottuta innocenza dagli occhi, farti solo mio. Ma non l’ho fatto, perché… un Nessuno non prova nulla. La solita scusa idiota. Hai detto che ci saremmo incontrati di nuovo nella prossima vita. E io ti ho chiamato illuso, è stata l’ultima volta che ti ho visto. Credevo che un senza-cuore non avesse accesso ad un'altra vita, semplicemente perché non aveva diritto nemmeno alla morte.
Ma…
Ma io sto morendo, ora. Sto morendo davvero. Posso chiamarla morte perché lei ha finalmente qualcosa da spegnere. Non soltanto un corpo privo di qualsiasi sensazione, dedito alla ricerca incessante di un sentimento. Ha qualcosa da uccidere, la cara Morte. Un cuore. Che batte nel mio petto. Perché avevi ragione. Avevi ragione, Roxas. Il cuore dei Nessuno non è perduto, è semplicemente scappato, si è nascosto da qualche parte e bisogna trovarlo. Io l’ho trovato, alla fine, ma l’ho trovato.
Era nascosto dietro un faccino sorridente con i capelli dorati e gli occhi blu. Un faccino che ogni giorno mi faceva sentire VIVO, una persona, non un Nessuno. Devo ammettere che aveva trovato davvero un bel nascondiglio.
Se davvero posso sperare in una seconda chance, allora voglio sprecarla di nuovo, sprecarla amandoti e gridando al mondo “Ho un cuore!!”, che vive e batte soltanto per te.

Ma ora… ora voglio solo morire. Sì, hai capito bene, voglio mettere fine a questa esistenza buttata alla ricerca di qualcosa che avevo davanti agli occhi. Voglio assaporare gli ultimi istanti pensando a te, e quanto ti ho voluto, ti voglio e ti vorrò. Voglio ascoltare il mio cuore spegnersi, per gioire nel momento in cui tu lo farai battere di nuovo.
Adesso basta pensare, è ora di aspettare. Se sei ancora in giro, sappi…
Sappi che ti amo.
Sappi che ti desidero.
Sappi che se il destino vorrà darmi quella chance, ti cercherò e staremo insieme.
Sappi che se avrai anche tu quella possibilità e la avrai ne sono certo  allora ricordati che sei MIO, nessuno potrà averti all’infuori di me.

Alla prossima, Roxas. Ci conto.


























       -Però non deludermi stavolta, eh!… Non sei mica l’unico ad amare sai?!!-






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Lo spazietto di Akaraiii!!! *////////* Visto che carini?? Piccola piccolissima one-shottina su Axel e Roxas, proprio nel momento della morte del caro rosso. Mamma mia, mi faceva venire la lacrimuccia ogni volta che la rileggevo. Scritta tutta di getto sotto Natale ma mai pubblicata (me pigrona), ora è qui e spero che sarà seguita da tante altre con il ritorno di quella maledetta ispirazione che sembra essersi volatilizzata! Commentate mi raccomando che mi fate tanto felice x3
  
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