My way
Prologo
Non ostante ciò io non mi arrenderò mai , riuscirò a convincere mia madre a diventare una compositrice musicale .
Capitolo uno : L’ inizio di un sogno
<< Buon giorno Erika è pronta la colazione ! >> disse una voce stridula . Io aprii gli occhi e vidi mia madre accanto al mio letto con in mano un vassoio pieno di biscotti al cioccolato e una tazza di the caldo . << Grazie mamma! Ma non dovevi preoccuparti per me , potevo benissimo peparmi da sola la colazione ! >> esclamai afferrando un biscotto , la mamma era molto brava a fare i biscotti , era una casalinga perfetta . << Tesoro lo sai che io voglio che tu faccia sempre una buona colazione prima di andare a scuola !>> rispose la mamma appoggiando il vassoio sul comodino accanto al mio letto . << Adesso sbrigati , altrimenti non arriverai mai in tempo per le selezioni ! Ed io so quanto ci tieni a poter entrare nella prestigiosa Music School! >> esclamò nuovamente la mamma . << Allora hai deciso di accompagnarmi alle selezioni ! Fantastico , grazie infinite mamma ! >> dissi abbracciando mia madre . << A dopo figliola ! >> . dopo aver ingurgitato alla velocità della luce gli ultimi biscotti rimasti nel vassoio e aver bevuto tutto d’ un fiato il the , decisi di vestirmi , la scelta dei vestiti fu piuttosto facile ; scelsi una camicetta azzurra a maniche corte che era appartenuta alla mamma quando era una ragazza , una bellissima gonna in velluto rosa tenuta ferma dalla mia cintura viola preferita, un paio di calze a fiori e degli stivaletti neri . Poi scesi di corsa le scale e raggiunsi la porta d’ ingresso . Mia madre nel frattempo mi aspettava fuori sulla strada . Io uscii e saltai in macchina .
Dopo un po’ decisi di telefonare alla mia amica Christine , era da un pezzo che non ci sentivamo più . Eravamo compagne di banco alle scuole elementari ed eravamo molto amiche con lei io mi divertivo tantissimo ed ero me stessa . A Christine non si poteva nascondere proprio nulla perché lei in un modo o nell’ altro riusciva sempre a capire quando le mentivo . Due anni fa Christine si trasferì con la famiglia a Parigi la capitale della Francia e della moda . Ed io non la rividi più , rimanevamo in contatto solamente per telefono e ultimamente la mia amica era impegnata a scuola e ad aiutare sua madre nella Boutique di gioielli e dunque non aveva molto tempo per telefonarmi . << Pronto ! >> esclamai . << Pronto ! Ma sei tu Erika , come va ? >> rispose Christine . << Benissimo e tu ? Com’è vivere a Parigi ? >> domandai . << Sì sto bene , Parigi è fantastica e lavorare part - time nella boutique della mamma è semplicemente meraviglioso ! Dimmi riguardo la scuola superiore , quale hai scelto ? >> chiese la ragazza in tono gentile ma incuriosito . << Christine , io ho scelto di partecipare alle selezioni per poter iscrivermi nella prestigiosa Music School che si trova a Tokyo in Giappone e tu ? >> risposi piena di entusiasmo . << Io da domani frequenterò il liceo linguistico ! Adoro le lingue straniere specialmente il francese ! >> esclamò la mia amica . << Ora devo andare ad aiutare la mamma a dopo ciao ! >> disse la ragazza . << Ciao ! >> risposi spegnendo il cellulare rosa .
<< Guarda che siamo arrivati tesoro ! >> esclamò mia madre . << Bene , ti ringrazio per avermi accompagnato fin qui , dopo mi vieni a prendere ? Ti telefono io per avvertirti quando ho finito le selezioni intesi ? >> dissi abbracciando mia madre . << Va bene come vuoi tu ! Ci vediamo dopo ti aspetto qui davanti alla piazza con la fontana , spero che tu riuscirai a passare le selezioni ! >> esclamò mia madre salendo sulla macchina . << Ciao ! >> esclamai salutando la macchina che si stava allontanando .
Dopo qualche attimo di esitazione decisi di entrare nell’ imponente edificio in cui erano in atto le selezioni per poter accedere alla Music School .
Il corridoio era pieno di gente sconosciuta che andava e veniva . Alcune persone urlavano di gioia e avevano lo sguardo felice mentre altre piangevano e scappavano di corsa verso l’ uscita .
Mi misi in fila davanti ad una stanza in cui venivano esaminati tutti gli iscritti . Un uomo alto con i capelli bianchi e i baffi aprì improvvisamente la porta e disse con voce roca : << Il prossimo si faccia avanti ! >> . Un ragazzo con una chitarra entrò dentro la stanza . Dopo circa una bella mezz’oretta toccò finalmente a me . << Il prossimo ! >> per l’ ennesima volta il vecchio . Io entrai un po’ titubante . Speravo che la mia musica li arrivasse al cuore . Una donna vestita con un completo tutto nero disse con voce stridula . << Signorina voi siete una musicista , una cantante oppure una compositrice ? >> . io risposi cortesemente . << Sono una compositrice ! >> << Sapete cantare ? >> mi domandò la donna . << Ecco .. io non so cantare e non ho portato con me nessuno strumento musicale ! >> << Allora se la mettete così signorina sono costretta a squalificarvi !>> << Aspettate ! Canterò io per lei ! >> esclamò un ragazzo entrando di colpo nella sala degli esaminandi . << E voi chi siete ? Un amico della signorina compositrice ? >> disse l’ insopportabile donna . << Sì è proprio così , sono un suo caro amico ! >> rispose il giovane . << Ma cosa dici , io manco ti conosco ! >> esclamai . << Zitta , non ti preoccupare . Io voglio aiutarti . Se poi tu non ti ricordi più di me , beh non importa . Ora basta cantare ! >> esclamò il ragazzo . << Fammi vedere la tua canzone >> disse nuovamente il giovane . Io gli porsi il mio foglietto in cui avevo scritto sia le parole che le note . << Sicuro di riuscire ad impararle in così poco tempo ? >> domandai scettica . << Certo , il fatto è che io questa canzone la conosco già ! >> disse il ragazzo sorridendo. << Non so come tu faccia a saperla ma meglio così ! >> dissi . << Bene adesso basta blaterare , mettetevi all’ opera ! >> disse la donna con il completo nero .
Riuscimmo a passare entrambi alle selezioni . Io cercai di chiedere il nome del mio misterioso aiutante ma lui scappò via di corsa dicendomi che ci saremmo rivisti alla Music School . Per qualche strana ragione quel ragazzo a me sconosciuto conosceva a memoria la mia canzone , e questo era davvero molto strano .