Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |      
Autore: Angechan    17/07/2003    1 recensioni
Un amore perduto, i suoi ricordi, un sorriso all'orizzonte
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaede Rukawa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti. Questa ff è nata un po' così, in un pomeriggio un po' malinconico. Senza descrizioni perchè ognuno possa vederla nella propria mente. Non pretendo di aver spiegato tutto e penso che potrei scrivere ancora molto sulle parti che ho lasciato in sospeso, ma penso che ognuno possa immaginarsele come meglio gli dice il cuore. Auguro buona lettura a tutti e fatemi sapere se vi piace.

A te perchè nonostante tutto io ti vorrò sempre bene.

________________________________________________________________

 

 

ANDARE AVANTI

By Angechan

 

 

"Kaede..."

"Ayumi? Ti sei svegliata finelmente!"

"Mamma..." mormorò la ragazza voltandosi verso quel viso a lei tanto noto. "Ma dove sono?"

"Sei in ospedale tesoro."

"Perchè?"

"Non ti ricordi?"

Ayumi fece cenno di no con la testa. "E Kaede?"

"Ecco..."

La ragazza notò l'esitazione nella voce della donna.

"Mamma dov'è Kaede?"

"Ecco...forse non è il caso in questo momento."

"Mamma dov'è? Rispondi!" le urlò quel comando.

"Ecco lui... non ce l'ha fatta."

"Che vuoi dire?"

"Kaede è morto."

 

Finiti gli allenamenti Ayumi aveva aspettato come ogni giorno Rukawa. Voleva comprare un regalo a sua madre e aveva bisogno del suo consiglio, non voleva correre il rischio di sbagliare: doveva fare una bella impressione e la migliore soluzione era chiedere consiglio al figlio.

Erano in centro girando per qualche negozio anche se in realtà Kaede avrebbe voluto andare a casa a studiare per gli esami che si stavano avvicinando. Poteva trovare una scusa più reale, aveva pensato la sua ragazza. Si vedeva lontano un miglio che stava cadendo dal sonno.

Stava diventando tardi e avevano deciso di tornare a casa e stavano passando dalla piazza centrale di Kanegawa quando davanti a loro videro una folla. E la polizia che cercava di tenere i curiosi lontano.

A Rukawa non interessava sapere cosa stesse succedendo quindi prese la mano di Ayumi e si diresse con passo veloce verso la stazione.

Ayumi invece stava osservando la scena.

Un uomo con una pistola in mano che teneva in ostaggio un bambino.

Lei che si ferma un attimo di troppo.

L'uomo che guarda nella sua direzione.

Uno sparo.

Buio.

"Ayumi c'è Sakuragi, vorrebbe vederti."

La voce di sua madre la costrinse ad aprire gli occhi.

"No."

"Troppo tardi sono già entrato."

Guardò verso la porta e intravide una figura all'entrata.

La sua stanza era nella semioscurità e non lo vedeva in volto.

"Ciao." e si alzò dal letto per andare a sedersi alla sua scrivania.

"Perchè non esci un po'?"

"Sono già uscita."

"E dove sei andata?"

"Da Kaechan."

"Io intendevo con gli altri."

"No. Tu intendevi con qualcuno che è vivo."

 

Alcuni giorni dopo era andata al cimitero con Sakuragi.

"Hanachan, lui ti manca?" gli chiese una volta arrivati alla tomba.

"Sì."

Sorrise.

"Non me lo aspettavo da te."

"Lo posso immaginare. Tuttavia mi mancano i suoi do'hao, devo riconoscere che mi aiutava a migliorare. Ora voglio realizzare io il suo sogno."

"Grazie."

"Ciao Sakuragi."

I due ragazzi si voltarono verso quella nuova voce.

"Sendoh, cosa ci fai qui."

"Ero venuto a salutarlo."

"Forse è meglio che te ne vai."

"Ayumi ma che stai dicendo?"

"La verità Hanamichi. Loro due erano solo rivali e adesso lui professa la sua immensa amicizia."

"Ayumi lo sai che non è vero."

"Vi incontravate solo per sfidarvi."

"Ayumi tu sei arrabbiata e te la stai prendendo con me."

"Falla finita Sendoh."

"Lui ti ha salvato perchè vivessi."

"Ma cosa ne sai tu? Lui aveva un futuro, un sogno da realizzare. E' colpa mai, se non ci fossa stata io da proteggere quel giorno..."

"No. Lui mi ha parlato di una ragazza solare che per lui era tutto. Che aveva portato il sole nella sua vita... Lui ti ha donato la tua vita: ora non sprecarla."

Ayumi si mise a piangere.

La prima volta dalla sua scomparsa.

Hanamichi si avvicinò a lei e l'abbracciò.

"Piangi Ayumi. Sfogati."

Sendoh si allontanò senza farsi notare.

 

Ayumi era di nuovo davanti alla tomba di Rukawa. Questa volta non era la sola.

"Buongiorno signora Rukawa."

"Ayumi ciao, come stai?"

"Mi manca."

"Anche a me."

"Mi dispiace non esserci stata al suo funerale."

"Stavi lottando per la vita che lui ha difeso."

"Signora... mi perdoni...è colpa mia se Kaechan..."

"No. Lui ti amava, avrebbe dato tutto per te e lo ha fatto."

"Ayumi." la voce di un signore la fece voltare.

"Signor Rukawa."

"Come stai?"

"Bene, grazie."

"Ascolta. Non venire più da lui. Trovati un altro bravo ragazzo e vivi: è quello che anche lui vorrebbe."

"Ma..." Ayumi non completò la sua risposta. Le parole di quell'uomo l'avevano paralizzata... non vedere più Kaede.

Il signor Rukawa prese il braccio della moglie e insieme uscirono da quel luogo.

Ayumi si voltò verso la lapide dopo che i due furono spariti dalla sua vista.

"Kaechan...io non voglio lasciarti."

"Ciao."

"Sendoh? Cosa ci fai qui?"

"Volevo parlargli. Tu vieni tutti i giorni?"

Ayumi non rispose a quella domanda e si mise a piangere.

"Ehi cosa succede?"

"Suo padre non vuole che continui a venire."

"E' preoccupato per te."

"Io non so più cosa fare."

 

"Devi andare a scuola."

"No."

"Non essere testarda non puoi perdere altre lezioni."

"Mamma ti prego..."

"Tu domani andrai a scuola. Non voglio sentire storie, pensi che stare a casa ti faccia bene?"

"Voglio solo stare tranquilla...." sua madre chiuse la porta della stanza "...Almeno ancora per un po'." mormorò la conclusione della frase guardando la foto sulla sua scrivania.

 

 

Il mattino era arrivato troppo velocemente. Non che Ayumi avesse dormito quella notte, presa dai ricordi e dal timore di dover affrontare i suoi compagni e di riprendere una vita che non sentiva sua.

"Ayumi ciao."

"Ciao Hanachan, mi accompagni in classe?"

Salirono le scale e percorsero il corridoio in silenzio per poi fermarsi di fronte alla porta chiusa dell'aula.

La campanella suonò.

"Io non ci riesco."

"Ti accompagno dentro se vuoi."

"Io non posso entrare...questa era la sua, la nostra aula. Perdonami...io torno a casa."

 

 

"Ayumi."

"Sendoh che cosa ci fai in giro."

"Ho saltato le lezioni e tu?"

La ragazza non rispose e guardò verso la strada.

"Vieni con me."

"E dove vuoi portarmi?"

"Per una volta potresti anche fidarti."

Sendoh le prese la mano e iniziò a camminare in direzione della spiaggia. Non si dissero nulla per tutto il tempo di quella pur breve camminata.

Sendoh si fermò. E Ayumi potè constatare che erano giunti alla spiaggia.

"Perchè mi hai portato qui?"

"E' un posto bellissimo non trovi? Io ci vengo spesso a pescare."

"Non hai risposto alla mia domanda."

"Pensavo ti potesse servire." rispose con non curanza andando in spiaggia.

La ragazza lo seguì.

"Che intendi dire?"

"A Rukawa piaceva questo posto."

Sendoh notò che gli occhi di Ayumi si addolcirono. "Sì, lui adorava il mare." rispose sedendosi sulla sabbia e Akira fece lo stesso al suo fianco. "Giocava spesso al campetto vicino al porto, ma tu lo sai meglio di me. Un giorno sono andata a prenderlo e siamo rimasti in spiaggia tutto il pomeriggio. Ci siamo addormentati e ci hanno trovato i nostri genitori preoccupatissimi. Era notte. Non sai che sgridata ci siamo presi. Il giorno dopo eravamo entrambi a letto con la febbre."

Per tutto il tempo di quel racconto Ayumi non aveva distolto lo sguardo da quell'acqua che le ricordava i suoi occhi.

"Ti devo chiedere scusa." riprese poco dopo guardandolo per la prima volta negli occhi da quando si erano incontrati "Non mi sono comportata molto bene con te: ero solo molto arrabbiata."

"Stai tranquilla. Lo capisco." e le sorrise. Lei non potè fare a meno di rispondere sorridendo. Forse quel sorriso poteva aprire una luce.

 

 

 

"Ho passato una bella giornata con te."

"Anch'io sono stato bene con te, Ayumi e io credo che significhi qualcosa."

Ayumi cercò di fuggire da quegli occhi e da quelle parole. "Akira io ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, ma..."

"Io non accetto nessun ma..." le rispose Sendoh prendendole il viso fra le mani e baciandola dolcemente.

 

 

Ayumi arrivò di corsa al cimitero, ma dovette fermarsi perchè davanti alla tomba di Rukawa c'era Akira. Decise di non farsi vedere e si nascose dietro un albero vicino alla lapide.

"Ho paura che un giorno mi dirà che avresti dovuto esserci tu con lei. Nonostante questo le voglio bene e ti prometto che farò di tutto per renderla felice come avresti fatto tu."

Dopo questa ultima frase il ragazzo se ne andò.

"Così te lo ha già detto lui." mormorò Ayumi posizionandosi di fronte al monumento "Devo andargli a parlare..." guardò la foto "Tu rimarrai sempre il mio Kaechan."

 


"Ciao."

"Ciao. Pensavo che non ci saremmo visti oggi pomeriggio."

"Lo so, ma ho bisogno di parlarti."

"Entra."

La ragazza entrò per poi volgersi subito di fronte a lui che stava chiudendo al porta.

"Ti chiedo di non interrompermi mentre sto parlando."

"Va bene."

"Ti ho visto al cimitero oggi. C'ero andata anch'io e ho sentito una parte del tuo discorso. Quando dicevi che avevi paura che io un giorno ti potrei dire che ci doveva essere lui al tuo posto. Ecco non sarà così. Perchè io ti voglio bene Akira. è vero che se Kaede fosse ancora vivo noi ci saremmo frequentati solo come amici, ma io non ti considero un suo sostituto. Io ti voglio bene e non ho preso questa decisione alla leggera. Poi io vorrò sempre bene a Kaede insomma io gli devo la vita e non potrò mai scordarlo perchè se sono qui con te lo devo a lui e per questo andrò sempre a trovarlo e lo chiamerò sempre Kaechan ma adesso è con te che voglio vivere la mia vita..."

Ayumi stava singhiozzando già da metà del discorso ma questa ora i singhiozzi era diventati così tanti da non consentirle di parlare.

Sendoh allora la abbracciò.

"Ti credo."

Un semplice abbraccio che rivelava il calore nei loro cuori e poi un soffio.

"Ti amo."

 

________________________________________________________________

 

Grazie per essere giunti alla fine della mia storia e vi ricordo che i personaggi di Slam Dunk non mi appartengono.

Un grazie particolare a Laura, che per prima ha letto questa storia... sono felice perchè Qualcuno ci ha fatto incontrare.

 

ottobre 2002

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: Angechan