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Autore: Rosso_Pendragon    26/06/2013    5 recensioni
Arthur guardava quelle gambe muoversi e non riusciva a distogliere lo sguardo, poteva anche dire che Merlin fosse il peggiore servitore del mondo, ma doveva ammettere che quando ci si metteva era davvero bravo.
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Oh, amava guardarlo mentre girovagava nelle sue stanze era come una una fonte di luce che riscaldava l'ambiente, le lunghe gambe, i capelli corti e neri, le orecchie troppo grandi per quel viso asciutto, le labbra rosse e piene.
ok non sono brava con l'introduzione ma voi dategli un occhiata e non ve ne pentirete ^^
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Spero di esservi mancata XD comunque eccomi qua ^^ dedico questa cosuccia alla mia beta (tanti auguri di buon conpleanno Agnese <3), ad Agata (spero che questa ti tiri su di morale ;) riprenditi in fretta) e a tutte la care ragazze che hanno commentato le altre fic (Grazie a tutte ^^) un saluto particolare a V per vendetta (Amelia dopo 11 anni mi sorprendi sempre XD) e ad Aithusa_Emrys (Cara è stato un onore recensire le tue storie e visto che mi sono divertita tantissimo con te ti lascio qui questo piccolo saluto) spero di ricevere notizie da tutti voi che leggete ^^ ringrazio anche i lettori silenziosi e li invito a farsi sentire (adoro parlarvi ^^) a presto un bacio a tutti coloro che passeranno :* R

All'ombra del Destino

Arthur guardava quelle gambe muoversi e non riusciva a distogliere lo sguardo, poteva anche dire che Merlin fosse il peggiore servitore del mondo, ma doveva ammettere che quando ci si metteva era davvero bravo. Poi tutte le volte che lo accompagnava in battaglia, tutti i suoi consigli si rivelavamo sempre preziosi. Merlin era speciale! Non era da tutti servire il suo padrone in quel modo, ormai loro erano molto di più che servo e padrone, sapeva che Merlin avrebbe sacrificato la sua vita per salvarlo e anche se non glielo aveva mai detto anche lui avrebbe fatto lo stesso per il mago.
Oh, amava guardarlo mentre girovagava nelle sue stanze era come una una fonte di luce che riscaldava l'ambiente, le lunghe gambe, i capelli corti e neri, le orecchie troppo grandi per quel viso asciutto, le labbra rosse e piene.
E' perfetto e poi... Bè poi c'erano i suoi occhi, quegli specchi blu in cui lui riusciva a vedere il cielo. Si alzò dalla sedia e lo raggiunge al centro della stanza, Merlin si fermò e alzò lo sguardo sul suo Re, raddrizzandosi guardò Arthur negli occhi
e sbottò "Che c'è? Cosa ho fatto?" Ora sembrava preoccupato, il Re però neanche lo ascoltava, guardava quegli occhi così diversi da quelli di Gwen e si ci perse dentro, in un soffio cancellò la distanza che li separava. Le sue labbra si poggiarono su quelle dell'altro in maniera del tutto naturale, come se quella fosse la loro casa. Fu un bacio dolce che servì ad Artù per assaporare la verità e poi dopo aver guardato Merlin, tornò ad appropriarsi di quelle labbra che gli erano sempre appartenute.
Con sorpresa sentì il mago ricambiare il bacio che presto divenne più profondo. Con quel bacio Merlin gli rubò il respiro, ma ormai poco importava visto che il suo ossigeno era lì, con le mani sui suoi fianchi e con una presa possessiva attorno alla sua vita, mentre Arthur senza accorgersene aveva tuffato le mani in quei capelli d'ebano. Lentamente il Re si stacco dal mago e aprì piano piano gli occhi beandosi dell'espressione sul viso del suo servo. Merlin li teneva ancora chiusi, come se avesse paura che aprendoli quel momento sarebbe finito. Lo chiamò, sussurrando al suo orecchio con dolcezza, "Merlin..." e il suo servo aprì gli occhi e dentro vi lesse la devozione, l'amore e la paura, ma il Re non gli lascio tempo per questo ultimo sentimento e lo strinse a se in un abbraccio che racchiudeva mille parole e che stava cambiando il loro destino, sentì Merlin rabbrividire fra le sue braccia e alcuni secondi dopo parlare con vece spezzata "Voi siete il Re e poi Gwen...", Arthur si era dimenticato di lei e voleva che anche l'altro lo facesse. Era vero lui aveva una regina, ma si era appena reso conto che nella sua vita c'era qualcuno di molto più importante. Trovando il coraggio nel suo animo da cavaliere rispose: "Io ti amo Merlin". Lo stregone cercò lo sguardo del suo Re e seppe in quell'istante che avrebbe vissuto nel buio, lo avrebbe fatto per un amore che viene considerato peccato e sopratutto per quell'uomo che ora gli stava donando il suo cuore. Si avvicinò al petto del Re ascoltando il battito ora regolare "Anch'io vi amo mio Re" e senza più nessuna esitazione tornò a baciare Arthur, suggellando una silenziosa promessa che nascondeva dentro di se sia il buio che la felicità.

  
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