27/06/2013
4 recensioni
Don't let me go
Isaac è appena tornato a casa, la testa gli gira e vorrebbe solo dormire.
Scott ha deciso di accompagnarlo perché deve dire qualcosa a Derek, ma appena entrano notano Cora in disparte, mentre l’intera scrivania è ricoperta di carte, alcune stracciate, altre non.
Un bicchiere di whiskey quasi finito è incastrato tra le mani di Derek come se ne facesse parte, e i tre Beta possono sentire il battito accelerato dell’Alfa dovuto all’alcool.
Isaac è il primo ad avvicinarsi, e Derek si gira di scatto verso di lui,distogliendo lo sguardo dalla finestra e mostrando gli occhi rossi e gli artigli che, probabilmente, avrebbero potuto ferire molto profondamente un licantropo presente in quella stanza.
Ma questo accadrebbe se Derek non sapesse controllarsi.
Si avvicina anch’egli e la sua voce è a metà tra un sussurro e il normale.
«Devi andartene, qui non c’è posto per te. Ora ho Cora.»
Il massimo che Isaac può fare e guardarlo con la bocca semiaperta e gli occhi spalancati di chi non si aspetta di essere cacciato via così.
«Derek…» Tenta, ma viene interrotto.
«No, Isaac. Devi andartene da questa casa adesso, stanotte.»
Isaac tira su col naso, probabilmente inizia a sentire gli occhi lucidi e Scott può notarlo benissimo.
«Se ho fatto qualcosa di sbagliato, io non… cioè mi dispiace»
«Stai sbagliando ora non andandotene!»
«Derek…»
«Ho detto vai via!» Urla, e lancia il bicchiere verso Isaac, facendolo rompere in mille schegge.
E allora Scott lo vede, vede quell’Isaac che credeva morto la notte in cui il kanima aveva ucciso suo padre. Nota la paura nei suoi occhi, nota con orrore che le schegge di vetro ai suoi piedi gli ricordano quando il coach Lahey lo stava quasi per accecare per un semplice voto basso.
Isaac prende il suo borsone e con quello prende anche tutti i suoi incubi, andandosene via da quella casa.
Scott guarda Derek, e si può capire che se ne avesse la possibilità lo ucciderebbe immediatamente, ma non lo fa. Non ha nemmeno la forza di combattere.
Allora corre in strada, e Isaac è lì, la maglietta troppo leggera completamente bagnata, i capelli che gli scendono sulla fronte e il cuore che stava per rompergli la gabbia toracica – non che non si sarebbe ricostruita, comunque.
Isaac sorride appena vede Scott, ma dentro di sé sta cadendo a pezzi.
Scott gli va in contro e farfuglia qualcosa, ma Isaac è troppo perso a guardare il vuoto con gli occhi verdi acqua bagnati dalle lacrime. E mentre è assorto nei suoi pensieri, Scott, inaspettatamente, lo abbraccia.
Lo abbraccia così forte che sente le ossa fare rumore, probabilmente si è dimenticato della sua grande forza.
Ma ad Isaac non importa, perché l’abbraccio di Scott lo sta facendo sorridere, lo sta facendo sentire vivo.
«Non lasciarmi andare» si ritrova a sussurrare, nascosto nell’incavo del collo del moro.
Poi «Vieni a casa con me», risponde, sciogliendo l’abbraccio e prendendolo per mano.
Più tardi Isaac è stretto tra le grandi braccia di Scott, sotto le coperte e con il respiro lento e regolare del moro sul suo collo.
E Isaac si ritrova a pensare che non importa dove sia, ovunque ci sarà Scott, quella sarà casa, da ora in poi.
MYSPACE
okay, okay, mi dispiace tanto per questa schifezza che sto facendo passare per una fanfiction, solo che quest'idea continuava a starmi in testa ed ho voluto scriverla. ;_;
dopo la 3x04 non riuscirò a dormire la notte per tutto lo scisaac [otp otp otp otp] che c'è stato e spero che l'abbiate vista perché ohmygod [god bless jeff davis]
comunque, grazie se siete arrivati a leggere fino a qui.
se lasciaste una recensione ve ne sarei grata.
bye,
floriana.♡
ps: è ispirata anche a Don't Let Me Go cantata da Harry Styles, se non la conoscete, ascoltatela qui http://youtu.be/ZoagutCqd0w