-Jes, vieni?- mi chiese. Pensai:-wow, cosa è mo tutta questa gentilezza?- ma in silenzio mi misi vicino a lui. Io e lui ci conoscevamo già da due anni, ma ci consideravamo indifferenti l'un l'altro. Anzi, a dirla tutta l'anno scorso gli stavo quasi antipatica. In quelle insulse due ore mi feci un'altra idea su di lui. Lo conobbi meglio, in sole due ore. Ci siamo scambiati quattro chiacchiere, ma quella conversazione mi fece bene, mi fece bene parlare con lui. La giornata scolastica andò avanti come immaginavo, sempre in compagna della mia amica Perrie. Con lei stavo a quotidiano contatto, e avevo instaurato pure un certo legame d'amicizia. Era pazza, ma una buona amica. Tanti litigi ci sono stati tra noi… ma siamo sempre riusciti a risolverli. Nell'ora di ginnastica, io, da brava pigrona, mi misi all'angolo a parlare con Estella. Estella era molto studiosa, gentile e affidabile. Perrie ed Estella rendevano quelle 6 ore di scuola meno tristi e noiose.
Tornai a casa per l'ora di pranzo, e proprio mentre stavo mangiando mi squillò il cellulare. Sbuffai scocciata, pensando che fosse mia madre. Ma quando presi il cellulare… vidi scritto: Andrew. Mi prese un accidente. Non avevo idea del motivo per cui mi avrebbe dovuto chiamare. Nel dubbio, risposi.
-hey Jes!-
-oi Andrew! come va?-
-bene bene. Senti, ti chiamavo per invitarti a fare un giro in bici con me ed Estella.-
-oh.. no. Oggi proprio non posso. Comunque grazie per l'invito. Mi avrebbe fatto molto piacere.-
-Non c'è di che. ci vediamo domani a scuola.-
Cosa stava succedendo? Andrew che mi chiama e mi invita in bicicletta? bah. Ero molto confusa. Confusa perché ero anche curiosa di sapere cosa aveva in testa quel ragazzo.
Alla fine della giornata, ero semplicemente contenta di aver conosciuto meglio una persona che nei 3 anni di medie avevo quasi tralasciato....ma chi era veramente Andrew? Andrew era diverso dagli altri ragazzi. Diverso perchè non amava le cose da ragazzi. Non amava il calcio e lo sport. Amava la musica, cantava. Aveva molte amiche femmine, con le quali aveva trascorso momenti bellissimi e ha stretto un legame stupendo... era un comico. Amava ridere e scherzare, e aveva una buonissima presenza scenica aggiungerei. Era un ripetente. Lo bocciarono in 1a media e non amava studiare, non lo faceva mai, stava solo con le amiche e qualche amico. Fisicamente era alto come me, 170 cm, non era magro, ma nemmeno grasso. Aveva i capelli castani, e ci metteva sempre il gel. I suoi occhi erano azzurri.... azzurro scuro, quasi verde, e cambiavano tonalità al sole, erano piccolini, ma ti fulminavano.
Si era appena concluso il 4 Marzo 2013, e Jesy non sapeva cosa sarebbe successo dopo quel giorno.
*spazio autrice*
Vi avviso sin da ora, che i miei capitoli sono corti, proprio per non annoiare il lettore...
Se potete lasciarmi un parere ve ne sarò grata... grazie.
Alla fine della giornata, ero semplicemente contenta di aver conosciuto meglio una persona che nei 3 anni di medie avevo quasi tralasciato....ma chi era veramente Andrew? Andrew era diverso dagli altri ragazzi. Diverso perchè non amava le cose da ragazzi. Non amava il calcio e lo sport. Amava la musica, cantava. Aveva molte amiche femmine, con le quali aveva trascorso momenti bellissimi e ha stretto un legame stupendo... era un comico. Amava ridere e scherzare, e aveva una buonissima presenza scenica aggiungerei. Era un ripetente. Lo bocciarono in 1a media e non amava studiare, non lo faceva mai, stava solo con le amiche e qualche amico. Fisicamente era alto come me, 170 cm, non era magro, ma nemmeno grasso. Aveva i capelli castani, e ci metteva sempre il gel. I suoi occhi erano azzurri.... azzurro scuro, quasi verde, e cambiavano tonalità al sole, erano piccolini, ma ti fulminavano.
Si era appena concluso il 4 Marzo 2013, e Jesy non sapeva cosa sarebbe successo dopo quel giorno.
*spazio autrice*
Vi avviso sin da ora, che i miei capitoli sono corti, proprio per non annoiare il lettore...
Se potete lasciarmi un parere ve ne sarò grata... grazie.