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Autore: lunatique    27/06/2013    6 recensioni
“Che fai, leggi?” Chiese una voce fin troppo conosciuta, lei non alzò lo sguardo dal libro che aveva tra le mani e si limitò ad annuire.
“Che libro è?” Niall continuò sperando in una risposta della giovane, che però non ottenne, così decise di avvicinarsi per leggere le righe.
“Cenerentola, giusto?” La bionda annuì lievemente.
“Non pensi di essere un po’ troppo grande?” Ridacchiò l’Irlandese.
Scarlett fece un sorriso amaro, sapeva che non poteva capire e non glie ne dava una colpa. Passarono i minuti e il giovane rimase in silenzio, sperando almeno di udire qualche parola uscire dalla ragazza vicino a lui.
“Cenerentola è il mio sogno…” Si decise a parlare Scarlett.
Niall non riusciva a capire le sue parole, ma la guardò per incoraggiarla a continuare. La giovane buttò la testa all'indietro andandola a poggiare sul muro e chiuse gli occhi.
“Il principe che si innamora della povera schiava, c’è qualcosa di più bello?” Sorrise istintivamente alle sue parole.
“C’è anche qualcosa di più surreale?” Le chiese Niall.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Cinderella






Scarlett continuava a pulire ogni angolo di quel palazzo così grande ma allo stesso tempo incredibilmente silenzioso.
L’unica suono che si poteva udire è il lieve strofinare dello straccio sui pavimenti e il rumore che facevano le sue scarpe di bassa qualità, mentre avanzava per riuscire a pulire tutto l’atrio  del gran palazzo in cui lei non era altro che una schiava.
All’improvviso il portone d’ingresso si spalancò con un cigolio fastidioso alle orecchie della ragazza, vide comparire da questo due figure ben conosciute.
Il primo ad entrare fu il moro, aveva stampato sul viso quel sorriso strafottente che lasciava a vedere i suoi denti perfettamente bianchi, a contrasto con la sua pelle olivastra. Un accenno di barbetta ed occhi scuri, cupi ma belli, contornati da ciglia lunghe. Lo conosceva bene ormai, Zayn Jawaad Malik, principe del Pakistan. La sua famiglia si era trasferita qui in Irlanda per affari, un po’ di tempo fa.
Questo Malik era dannatamente bello, Scarlett lo doveva ammettere, ma il suo cuore perse un battito quando vide entrare subito dopo al primo, un ragazzo biondo. Stesso sorriso del Pakistano, solo più dolce, dolce e strafottente, un miscuglio che faceva impazzire la ragazza.
Si fermò a guardare i suoi occhi celesti, quel colore poteva essere paragonato solo a quello del cielo limpido in una giornata d’estate. La carnagione chiara, come quella di Scarlett. Capelli biondi palesemente tinti, qualche sfumatura marrone che lasciava vedere il colore naturale del giovane. Niall James Horan, figlio del Conte e della Contessa Bobby e Maura. Scarlett lavorava come sguattera presso la famiglia Horan da anni ormai, aveva imparato a conoscere quell’Irlandese che all’inizio gli era sembrato surreale per la sua perfezione.
Lo aveva visto attraversare quel varco con tante ragazze al suo fianco: principesse, modelle, attrici, nobili di ogni tipo.
Questo aveva fatto si che la gente pensasse a Niall come ad un donnaiolo, ma Scarlett sapeva che faceva tutto questo per attirare l’attenzione dei suoi genitori, che purtroppo non c’erano mai a prendersi cura del figlio, lo vedeva dal modo in cui diventavano lucidi gli occhi del biondo ogni volta che la madre pronunciava le fatidiche parole “Scusa tesoro, non potremo esserci al tuo compleanno” o anche “Niall, ci dispiace tantissimo ma io e tuo padre non festeggeremo con te questo Natale, siamo fuori per affari”.
Scarlett si sistemò i capelli spettinati, provando ad apparire più carina ai loro occhi, ma sapeva che i vestiti stracciati ed il viso sporco avrebbe giocato contro di lei.
I due ragazzi le passarono davanti senza degnarla di uno sguardo, oramai c’era abituata quindi non se ne rammaricò molto.
Continuò a togliere lo sporco dai pavimenti, per poi passare a pulire i vetri.
Il sole calò e venne sostituito dal buio, Scarlett si precipitò in cucina per aiutare la cuoca a preparare la cena come ogni sera.
Quando le pietanze furono pronte, la ragazza si affrettò a portarle a tavola.
Per primo servi il Signor Horan, poi il figlio seduto li di fianco e poi la moglie. Inciampò sulla tovaglia e il contenuto del piatto che teneva in mano si rovesciò sul vestito di quest’ultima.
“Stupida ragazzina incapace!” Urlò Maura guardando il suo abito rovinato.
Niall rise nell’osservare la madre diventare paonazza in viso, trovando la goffaggine della serva dai capelli biondi e scompigliati davvero adorabile.
Ma sapeva bene che l’unica cosa a cui serviva quella ragazza era pulire la casa e servire lui e la sua famiglia in tutto e per tutto.
Scarlett fu colpita da quella risata, seppur cristallina, del giovane. Si sentiva presa in giro, sapeva di aver fatto una figuraccia davanti ai suoi occhi e provò a rimediare al disastro da lei combinato.
“M-mi scusi Signora Horan, i-io non l’ho fatto a posta, sono inciampata.” Spiegò con voce tremolante mentre provava a ripulire il cibo che aveva accidentalmente gettato sulla padrona di casa.
Il ragazzo bloccò la sua risata per riuscire ad udire meglio la voce dolce della serva, che anche se tremolante, sembrava il canto di un angelo.
In effetti le sue orecchie non avevano mai udito quella ragazza parlare, rimaneva sempre in silenzio facendo cenni col capo per rispondere, le poche volte che lui la notava solo con lo scopo di dirgli di compiere dei lavori per lui.
“Non sei buona a far nulla, neanche la serva!” Urlò Maura.
La donna diede uno schiaffo sulla guancia della ragazza, che indietreggiò di qualche passo.
Niall notò gli occhi celesti di Scarlett inumidirsi e riuscì a intravedere una gocciolina d’acqua che scendeva lenta sulla guancia.
La serva quando se ne accorse uscì quasi correndo dalla stanza, per andare chissà dove.
“Hai esagerato questa volta.” Pronunciò il biondo con una rabbia che non si aspettava di provare, rivolgendosi alla madre.
Quest’ultima lo guardò alzarsi e uscire dalla stanza, mentre la sua bocca si aprì dallo stupore.
Niall percorse ogni angolo del castello, si sentiva in dovere di consolare quella ragazza innocente, di rassicurarla.
Si guardò intorno ed entrò nella porticina che portava alla cantina, una volta li dentro venne invaso dal buio, spezzato dalla luce fioca della luna che entrava da una piccola finestrella.
Vide un piede sporgere da dietro a dei sacchi di patate, si avvicinò sempre di più e ad ogni passò che faceva riusciva a notare una parte in più del corpo di quella persona, fino a ritrovarsi li accanto a lei e decise di far incontrare il suo sguardo con quello della ragazza.
Quest’ultima lo guardava quasi impaurita, aveva gli occhi gonfi che lasciavano intuire un pianto precedente.
“Ehi.” La voce del biondo fece capolino nelle orecchie della giovane.
Il ragazzo si mise seduto vicino a lei, osservando la bionda che aveva portato le sue gambe al petto cingendole con le braccia.
Lei abbassò lo sguardo, incapace di spiccicare una frase di senso compiuto.
“Hai un taglio.” Le fece osservare lui portando la sua mano sulla guancia rossa di Scarlett.
Horan cominciò a passare il dorso della mano su quella ferità, questo fece scansare la ragazza che al suo tocco sentiva le guancia bruciare, il taglio erano ancora fresco.
“Oh scusa, non volevo.” Le disse lui dolcemente. “Vieni qui spesso?”
L’unica risposta che ottenne è il silenzio, ed un sospiro lieve.
“Non parli mai?” Continuò Niall prendendole il mento per farle girare la testa verso di lui.
“Dai, fammi un sorriso almeno. Così!” Il ragazzo allargò la bocca in un sorriso bizzarro, questo fece riecheggiare nel petto di Scarlett una risata pura, sincera che venne seguita da quella del biondo.
“Ora va meglio!” Parlò lui mostrandole il suo bel sorriso.
Lei abbozzò un sorriso e si accucciò contro il muro chiudendo gli occhi, fece un respiro profondo e si lasciò trasportare dal silenzio, che venne interrotto dal ragazzo vicino a lei che usciva da quella cantina fredda, per ricominciare subito dopo.
Scarlett amava il silenzio, amava la calma e la tranquillità, amava stare da sola ad ascoltare i suoi pensieri senza nessuna interruzione.
Si addormentò li, al freddo e in completa pace.



Scarlett sentì gli uccellini che annunciavano l’arrivo della mattina cinguettare fuori dalla finestra, aprì lentamente gli occhi strofinandoli più di una volta con le mani per farli abituare alla luce proveniente da fuori che le illuminava il viso.
Sentì qualcosa di caldo e morbido sopra di lei.
Abbassò lo sguardo per trovare una coperta color celeste, un bellissimo celeste, seppur più chiaro e spento di quello degli occhi di Niall.
La stoffa era morbida e liscia, non ruvida e pesante come quelle con cui dormiva di solito.
Poteva essere stato chiunque a portargli quella coperta: la cuoca, il maggiordomo, o le varie domestiche della casa; ma comunque a Scarlett piaceva sognare che, seppur impossibile, quella trapunta fosse stata adagiata sul suo corpo dal ragazzo biondo che era stato protagonista dei suoi sogni questa notte, come ogni altra da molto tempo fino ad ora.
Piegò quel tessuto celestino e uscì via dalla cantina per dirigersi in camera sua, una volta dentro, la posò sul letto e scese al piano terra per andare nel bagno dei dipendenti.
So guardò allo specchio, la guancie era ancora arrossata intorno alla ferita che la Signora Horan le aveva procurato il giorno precedente.
La sciacquò con l’acqua fredda e ci tamponò sopra con l’asciugamano posto vicino al lavandino, si diete una sistemata e poi entrò in cucina.
“Scarlett, vieni e aiutami qui.” Le disse la cuoca Melanie indicandole la padella sui fornelli, la ragazza si precipitò nel posto indicato e iniziò a far cuocere le uova per poi metterle nei piatti insieme al bacon ed altre pietanze.
Si girò per vedere Jasmine, la ragazza dell’Africa venuta qui un paio di mesi fa, prendere i piatti ed uscire dalla cucina.
Melanie guardò la bionda in modo rassicurante, sapendo perfettamente a cosa stesse pensando la giovane ragazza.
“Servirà lei per un po’ di giorni i signori, lo faccio per te Scarlett, non voglio che il tuo bel visino si rovini ulteriormente e tu sei ancora sotto shock quindi è meglio se va Jasmine.” La rassicurò l’anziana signora usando un tono dolce.
“Grazie Melani.” Rispose Scarlett.
Niall sentì le porte della sala da pranzo aprirsi, alzò lo sguardo convinto di incrociare quello della ragazza bionda che veniva come ogni giorno a servirli, ma rimase deluso quando vide una dai folti capelli ricci arrivare al suo posto.
Cominciò a mangiare quello che gli era stato messo nel piatto, torturandosi con mille domande che rimbombavano nella sua mente.
“Chissà come starà Scarlett…”
“Avrà capito chi le ha messo la coperta addosso?”
“E se non l’ha apprezzato?”
Questi sono solo alcuni esempi dei mille punti interrogativi che vagano liberi nella testa del giovane irlandese.
Quando finì la colazione decise di uscire fuori dal grande palazzo imponente, aveva bisogno di schiarirsi le idee.
Intanto Scarlett, che aveva finito di ripulire la cucina e aveva mangiato una fetta di pane e marmellata mentre aiutava a lavare i piatti, si ricordò che oggi aveva il pomeriggio libero, così prese un libro e scese nella cantina. Li sotto il clima era basso, allora decise di portarsi dietro un plad di lana.
Si accomodò seduta a gambe incrociate al solito posto, dietro ai sacchi di patate.
Prese il libro di cui conosceva ogni singola virgola ormai, per tutte le volte che i suoi occhi avevano letto le parole al suo interno.
Ma a lei non interessava, amava quel libro che molti potevano considerare da bambini, ma per lei aveva un grande significato.
Lesse il titolo in grassetto “Cenerentola” prima di addentrarsi nei capitoli.
Non si rese conto del tempo che passava; se ne accorse solo quando, alzando lo sguardo per due secondi, video il cielo fuori dalla finestrella dipingersi di blu.
La porta cigolò e lei trattenne in fiato, non avendo il coraggio ne la voglia di sapere chi fosse entrato nella cantina.
Sentì dei passi e poco dopo un ragazzo sedersi vicino a lei.
“Che fai, leggi?” Chiese una voce fin troppo conosciuta, lei non alzò lo sguardo dal libro che aveva tra le mani e si limitò ad annuire.
“Che libro è?” Niall continuò sperando in una risposta della giovane, che però non ottenne, così decise di avvicinarsi per leggere le righe.
“Cenerentola, giusto?” La bionda annuì lievemente.
“Non pensi di essere un po’ troppo grande?” Ridacchiò l’Irlandese.
Scarlett fece un sorriso amaro, sapeva che non poteva capire e non glie ne dava una colpa. Passarono i minuti e il giovane rimase in silenzio, sperando almeno di udire qualche parola uscire dalla ragazza vicino a lui.
“Cenerentola è il mio sogno…” Si decise a parlare Scarlett.
Niall non riusciva a capire le sue parole, ma la guardò per incoraggiarla a continuare. La giovane buttò la testa all’indietro andandola a poggiare sul muro e chiuse gli occhi.
“Il principe che si innamora della povera schiava, c’è qualcosa di più bello?” Sorrise istintivamente alle sue parole.
“C’è anche qualcosa di più surreale?” Le chiese Niall.
Scarlett lo sapeva, sapeva perfettamente che avere un lieto fine come quella di Cenerentola sarebbe rimasto sempre e solo un sogno, ma non gli interessava.
“Hai ragione. Ma continuo ad immaginarmi che un giorno, un principe venga a bussare alla mia porta, mi sorrida e mi porta a ballare un lento, io col vestito rosa da principessa, come l’ho sempre voluto. Lui perfetto come sempre, mi piace sognare il dolce baciato che scambierò col mio principe quando questo si deciderà a venire, proprio come Cenerentola.” La bionda si sentiva così libera dopo aver pronunciato quelle parole.
Horan rimase a bocca aperta non sapendo cosa dire, la storia appena raccontata da quella ragazza era fin troppo dolce e smielata per lui, ma allo stesso tempo lo incuriosiva.



Niall scese le scale per arrivare alla cantina, sapeva che Scarlett si trovava li come ogni sera e non vedeva l’ora di vederla.
Erano ormai due settimane che loro si vedevano in quel luogo freddo per parlare, o meglio, il biondo parlava mentre la ragazza restava in silenzio e lo ascoltava, era un’ottima ascoltatrice.
Aprì la porta e trovò il solito piede sporgere dietro ai sacchi di patate, sorrise e si avvicinò alla ragazza trovandola a tessere una coperta.
“Come va?” Chiese lei come ogni volta, in modo dolce.
“Come al solito, ogni giorno la stessa routine…” Fece una pausa e abbassò lo sguardo. “I miei genitori mi hanno detto che a Natale staranno in Francia quindi non lo passeranno in famiglia.”
Alzò lo sguardo incuriosito dalla reazione di Scarlett a queste sue parole, notando che era un miscuglio tra tristezza e preoccupazione.
“Sai, ormai queste parole non mi colpiscono granchè, ci sono abituato.” Tirò sul col naso e spostò le sue iridi azzurre in quelle ghiaccio della ragazza.
“Quante volte?” Chiese lei, lui non riusciva a capire quindi gli pose la domanda. “Quante volte cosa?”
“Quante volte i tuoi i tuoi genitori ti hanno ripetuto quella frase?” Si spiegò meglio la bionda.
“Ho 20 anni e abbiamo passato si e no 5 Natali insieme, fatti un po’ i conti.” Sorrise amaramente e riabbassò lo sguardo portandolo sul suo pavimento.
“Va avanti così fin da quando sono piccolo, non sanno della mia prima cotta, della mia prima ‘fidanzatina’ delle elementari, del mio primo bacio, del mio primo cuore spezzato…” Prese un respiro profondo. “…Tutti mi invidiavano, io ero il figlio del conte, quello con i soldi che gli escono dal culo, quello che si poteva permettere di fare viaggi, di comprarsi qualsiasi cosa, non sanno quanto li ho sempre invidiati, non sanno quanto avrei desiderato abbracciare mia madre che mi veniva a riprendere dopo scuola come facevano loro, a me toccava sempre la governante di turno.” Niall si bloccò a Scarlett gli prese le mani per incoraggiarlo a continuare.
“Sai quando a volte hai solo bisogno di qualcuno con cui piangere o ridere, insomma, qualcuno che ti ascolti? Mi sentivo solo, così ho iniziato a parlare con i miei amici immaginari, ho smesso di farlo a 14 anni perché la gente mi derideva.” Horan stava per aggiungere qualcosa ma la voce della ragazza al suo fianco lo fermò.
“Non te ne devi vergognare, anch’io ho degli amici immaginari.” Sorrise per cercare di rassicurarlo.
“Hai?”
“Si, da quando è morta mia nonna non mi è rimasto più nessuno al mondo. Sono finita qui a fare da domestica con l’aiuto di una sua vecchia amica che non mi voleva lasciare per strada. I miei genitori sono morti un incidente quando ero picca. Mia nonna era povera ma è riuscita a crescermi bene comunque, quando sono entrata in questa casa non avevo nessuno, così ho iniziato a crearmi degli amici immaginari con cui parlare, e lo faccio tutt’ora.” Scarlett disse quelle parole tutto d’un fiato.
Fisso il vuoto ed iniziò a riflettere, si rese conto dei bei momenti che aveva passato con sua nonna, di tutto l’amore che quella donna le aveva dato, si ricordò dei valori dell’amicizia che essa le aveva insegnato.
Fu allora che si sentì incredibilmente stupida. Fin da quando aveva messo piede in quella casa non desiderava altro di vivere come Niall, ricco, bello, popolare. Non capiva quanto la vita del biondo fosse incredibilmente triste.
Bloccò i suoi pensieri quando sentì il ragazzo vicino a lei singhiozzare leggermente. Si avvicinò con cautela e asciugò col dorso della mano una lacrima sul suo viso. A quel tocco così leggero entrambi sobbalzarono quasi, come colpiti da una scossa.
“Tu non sei solo.” Sussurrò lentamente la ragazza, in modo da far capire al biondo l’importanza di queste parole.
Lui non resistette e l’abbracciò, era da tanto che non lo faceva con qualcuno, per questo si fermò ad assaporare ogni singolo momento. Sentiva il calore della bionda circondarlo e sorrise d’istinto.
Voleva fare qualcosa per lei, glie lo doveva, ma non sapeva bene cosa.
Poi si ricordò di quello che si erano detti un po’ di settimane prima, la cosa su Cenerentola. E allora se ne rese conto, desiderava più di qualsiasi altra cosa farle avere il suo lieto fine alla Cenerentola, e si rese conto di voler essere lui il principe.
I due si staccarono e si fissarono per un minuto che pareva non finire mai, sarebbero rimasti a guardarsi per ore ma dovevano andare a letto. Il giorno successivo sarebbe stato faticoso per entrambi, dovevano riposare.
“Io vado.” Si alzò per prima il ragazzo. Lei sorrise in risposta.
Niall aprì la porta per uscire, ma si girò solo un’ultima volta per dire quelle parole che colmarono Scarlett di felicità. “Grazie.”


UNA SETTIMANA DOPO.
Niall in quei giorni era riuscito a ricevere quante più informazioni possibili su Scarlett.
Gli aveva detto che il suo colore preferito era il rosa, amava le rose bianche perché le parevano più pure di quelle rosse e le piaceva il suono del pianoforte.
Queste informazioni bastarono il biondo per preparargli la sorpresa che lei aveva sempre desiderato.
Scarlett si svegliò strofinandosi gli occhi per riuscire a mettere a fuoco c’ho che la circondava, si trovava distesa sul letto della sua camera, si alzò di malavoglia e notò un vestito appeso alle maniglie dell’armadio in legno, li vicino trovò anche delle scarpette bianco panna. Era rosa pallido, aveva una fascia sull’addome che divideva il corpetto stretto dalla gonna ampia. La fascia era legata da un fiocco, rosa anche quello dove trovò incastrato un bigliettino.
“Indossalo e fatti bella, poi segui la scia di petali.” Vi era scritto. Solo allora abbassò lo sguardo rendendosi conto che sotto i suoi piedi vi erano petali di rose bianche, le sue preferite, che proseguivano fino ad un punto che lei non riusciva ancora a vedere.
Fece come aveva letto, sorrise provando a pensare a cosa la aspettasse.
Si sistemò i capelli, indossò l’abito e per ultimo le scarpette, camminò seguendo la scia di rosa che proseguiva lungo le scale. Le scese lentamente trovando Niall sorridente in smoking in piedi nel bel mezzo della sala da ballo.
Al ragazzo quasi non gli uscì il cuore dal petto, era semplicemente perfetta ai suoi occhi, in ogni singolo tratto. IL vestito rosa sembrava sposarsi perfettamente con la sua pelle chiara, le due iridi azzurro ghiaccio parevano sul punto di versare lacrime dolci, lacrime di gioia.
Quando i due furono abbastanza vicini il biondo si fece coraggio e si decise a parlare.
“Mi concede questo ballo?” Chiese quella frase così all’antica mentre le porgeva la mano.
“Come potrei rifiutare?” Sorrise lei afferrandola, si avvicinarono l’uno all’altro, lei allacciò le braccia dietro al suo collo mentre il giovane le cinse i fianchi.
Partì la musica suonata dal pianoforte ed i due si lasciarono trasportare, ballando nel bel mezzo della sala.
Scarlett non fece a meno di lasciar scappare la sua risata cristallina quando notò la cuoca ed altre domestiche sulla soglia della porta a guardarli con le lacrime agli occhi.
“Tutto questo per cosa?” Chiese lei non lasciando andare il suo sorriso.
“Mi sembrava un modo carino per chiederti…” Fece una pausa e le puntò lo sguardo negli occhi, annegandoci per qualche instante. “…Vuoi essere la mia principessa?” Fece quella richiesta un po’ bizzarra ma che la bionda aspettava più di qualsiasi altra cosa.
A Scarlett uscirono le lacrime dagli occhi e mostrò il più bel sorriso che avesse mai fatto.
“Solo se tu sarai il mio principe.” A quelle parole Niall non poté non sorridere, chiusero gli occhi avvicinandosi l’uno all’altro. Le loro labbra si incontrarono, quelle di Horan picchiettarono leggermente col la lingua per chiederle in permesso di entrare. Lei gli lo concesse dischiudendo le sue labbra per far giocare le loro lingue, fu un bacio passionale ma allo stesso tempo casto. Così delicato ma colmo d’amore.
Scarlett finalmente aveva realizzato il suo sogno, ci aveva sperato fino alla fine e non poteva credere che finalmente, quel sogno innocente era diventato realtà.

***

Giorno puledrini mieei.
Era da un po' che avevo in mente questa OS, si lo so, non è il massimo dell'originalità però mi andava di scriverla.
Spero vi piaccia, la trovo piuttosto romantica *^*
Recensite in tanti pls, fa sempre bene vedere che vi piace quello che scrivo o anche se non vi piace ditemelo che posso migliorare c:
quindi che ne dici di lasciarmi un piccolo pensierino? thank you.
io sto ancora sclerando perchè mi segue camryn ajfldksfjkdsjfkdjfdklhfdjs
omgomgomgomg
ok, ho finito.
vi amo tutti.
love u all.
siete perfetti, davvero, grazie se siete arrivati fin qui, vi lascio con delle gif di Scarlett e Niall.

Scarlett interpretata da Sasha Pieterse.


Niall *-*

 

   
 
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