Non ci avevo mai parlato, mi limitavo a guardarlo da lontano, troppo popolare e bello per notare una come me.
Io,sempre in jeans e t-shirt, senza neanche un filo di trucco.
Sono sempre stata la ragazza che la gente ricorda vagamente, se non per niente.'quella seduta nell'angolino'
ero invisibile. Sfortunatamente gli unici a vedermi erano i soliti 4 ragazzini che si divertivano a lanciarmi le carte o ad attaccarmi bigliettini dietro la maglia con su scritto:'sono scema' o 'datemi una spinta' ed altre cose davvero infantili ma a volte diventavano davvero cattivi.
Di tanto in tanto avevo l'illusione che lui mi guardasse, un illusione talmente reale che che quasi mi veniva il presentimento che il motivo del suo sguardo fosse qualche imbarazzante bigliettino.
Andavo sempre nella piscina della scuola nell'ora libera quando non c'era nessuno per avere un po' di calma,
anche quel giorno....
Dopo un po' però sentii arrivare dei ragazzi dal corridoio annunciati da urla e mormorii, dalle voci capii che era il solito gruppo di idioti, dovevo andarmene o almeno nascondermi, ma la porta si aprì prima del previsto, la paura percorse tutto il mio corpo fino a bloccarlo, per fortuna era lui. 
Quando mi chiamò rimasi sbalordita, sapeva il mio nome?, lui sapeva come mi chiamavo!, mi prese per un braccio, la sua presa forte e insistente quasi mi spaventò ma i suoi occhi mi rassicurarono, quegli occhi verdi scintillanti. 
-devi nasconderti-mi disse 
-e dove?-chiesi io ancora bloccata
si guardò attorno -fai un respiro profondo- mi disse e poi si buttò con me  in piscina. Non capii niente in quel momento, fatto sta che quei bastardi stavano entrando e io di fiato nei polmoni non c'e ne avevo più. Lui se ne accorse, mise la sua mano dietro il mio collo portandomi vicino a lui, poi unì la mia bocca alla sua come una respirazione bocca a bocca, un semplice scambio di aria, stavo per scoppiare dal imbarazzo per fortuna il gruppetto di idioti se ne andò subito così io potei uscire dall'acqua.
Ero tutta rossa ma non dovevo farmi illusioni lo sapevo perfettamente che era una semplice respirazione bocca a bocca ma al solo pensarci arrossivo. 
-g-grazie- dissi 
lui mi sorrise con un dolcezza 
-adesso però voglio una ricompensa, che mi dai??- mi chiese con un sorrisetto diventato,un po' malizioso 
-c-cos...- non finii di parlare che mi tirò di nuovo sotto l'acqua unì le nostre bocche mettendomi una mano dietro il collo e tirandomi a se proprio come prima ma posso assicurarvi che di certo quello non era respirazione bocca a bocca. 
Il giorno dopo scoprii che quei bastardi erano venuti solo a cercare il telefonino di uno dei 4...
...quello fu il giorno più bello della mia vita.
saaaalve a tutti
sono nuova, questa è la mia prima storia, recensite vi prego ve ne sarei grata non siate troppo cattive sono inesperta. scusate per gli errori by yuki