Alzai la testa dal banco. Cazzo, mi ero addormentato.
-Allora Way?- il prfessor Brown mi puntava un'asticella di legno addosso.
-Uh.. Ecco, io..-
-Come immaginavo. Eri distratto. Fatti sorprendere un'altra volta in questo stato e una nota non te la toglie nessuno. Adesso assegnerò un esercizio e tu, Way, lo risolverai-. Si rigirò a scrivere lettere e numeri sulla lavagna.
Aprii il quaderno e mi guardai intorno per capire cosa stesse succedendo. Di algebra non ci capivo una mazza. Per fortuna la campanella mi parò il culo. Presi con estrema velocità le mie cose, intento a fuggire dall'aula, ma il professore mi prese per un braccio.
-Way, non puoi sempre farti sorprendere distratto. Non puoi davvero andare avanti così. Ecco, questi  sono gli orari in cui sono libero. Fai venire tua madre, è importante che lei parli con me.. Ora puoi andare, buon pranzo-. Mi diede una pacca sulla spalla e io uscii dall'aula tutto irritato.
Come al solito, mio fratello, Ray e Bob erano vicino all'armadietto a parlare di videogiochi. Appena Mickey mi vide urlò -Hey ragazzi è arrivato Gerard- indicandomi. Li raggiunsi.
-Ciao ragazzi- dissi io, aprendo l'armadietto. -Come va?-
-Alla grande- disse Mickey, non staccando gli occhi da una tizia all'armadietto di fronte.
-Okay, Romeo, è tutto il tempo che stai fissando quella tizia. Parla. Chi è?- disse Ray, dandogli uno schiaffo sulla nuca.
-Nulla, è una ragazza nuova.. Sarah, è venuta qui da Los Angeles. E' nel mio stesso corso di Scienze- rispose Mickey guardando a terra.
-Ti insegno io come si fa, mio caro-. Bob si passò una mano fra i capelli e andò a parlare con la biondina di fronte.
Non so cosa ci trovassero in lui le ragazze. A Bob bastava uno sguardo solamente per portarsele a letto. Infatti, due minuti dopo Bob la stava accompagnando in mensa, passando vicino Mickey e facendogli l'occhiolino. Mio fratello, abbastanza irritabile, si mise a corrergli dietro. Iniziammo tutti a ridere, pensando alla figura di merda che uno dei due avrebbe fatto e ci dirigemmo verso la mensa. Quella mensa del cazzo. Sinceramente mi chiedevo come facessi ancora a mangiare lì dentro.. Scommetto che c'erano più germi nella mensa che nel water. Comunque, ci sedemmo al nostro solito tavolo,  con la solita appiccicosa fidanzata di Ray. Era una ragazza alta, capelli rossi tinti con un ciuffo che le cadeva sugli occhi castani contornati, molto spesso, da mezzo chilo di  eyeliner. 
-Hey, Ray!- gli disse baciandogli le labbra.
-Piccola..- Ray le accarezzò il culo.
-Stasera dobbiamo vedere quel film horror che mi avevi promesso..- disse lei, accarezzandogli il petto.
-Ma, Ray! Stasera abbiamo le prove con la band!- dissi io, lanciando la mela in aria, che per poco non gli prese la testa.
-Facciamo le prove ogni santissima sera, se ne saltiamo una non casca mica il mondo!- rispose scocciato lui, e tornò a sbaciucchiare quella troia in calore.
Feci un cenno con la testa, la abbassai e presi la forchetta in mano, iniziando a toccare quella cosa che stava nel mio piatto. Somigliava a qualsiasi cosa, tranne che a un polpettone. Stranamente, alzato lo sguardo, vidi il professor Brown che veniva verso di me con aria abbastanza compiaciuta. 
-Gerard, ho trovato un ragazzo che può darti una mano con l'algebra. E' più piccolo di te, ma fidati, è geniale. Ecco, ti presento Frank!-
Un brivido mi attraverso tutta la schiena. Il ragazzo che avevo di fronte mi era del tutto nuovo, bassino, con i capelli neri e gli occhi scuri. Aveva una maglia dei Maiden e mi fece un cenno con la mano. Il brivido lungo la schiena si fece ancora più forte.