Mi mancavi, e allora sono venuto

 

 

 

 

-Dai Nara non fare così! Tornerò tra un mese, lo giuro-.

Con soltanto questa frase, Temari rese impossibile ogni secondo di vita, del povero Shikamaru.

Non mangiava, non dormiva ed era sempre distratto mentre si allenava.

 E tutto per un diavolo proveniente da Suna: Temari.

La ragazza in questione, è dovuta partire per tornare nel suo villaggio. Il Nara sapeva che non poteva impedirgli di tornare a casa sua, però era davvero seccante sentirla lontana! I suoi sorrisi maliziosi e fastidiosi, quel corpo prosperoso e abbronzato, i suoi capelli color sabbia profumati e il calore che emanava la sua pelle.

Solo pensando a queste cose che facevano letteralmente impazzire Shikamaru, il ragazzo non riusciva a vivere in pace quel dannato mese.

 

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Quella stessa notte, il Nara non chiuse occhio. Cosa che gli recherà, l'indomani, una stanchezza mai provata in vita sua. Ma onestamente non gli importava gran che. L'importante era pensare alla sua Seccatura.

Tastò sul comodino alla sua destra, alla ricerca di una foto in particolare. Quando la trovò, sorrise soddisfatto e la contemplò. Ritraeva la ragazza addormentata, con i capelli tutti sparsi sul cuscino. Nuda.

Shikamaru l'aveva scattata due mesi prima, dopo che si erano uniti per la prima volta.

Mentre accarezzava con il pollice la foto, il sorriso che Shikamaru si trasformò in una smorfia malinconica, quasi disperata. Gli mancava già. Non poteva rimanere ancora 30 giorni senza vederla.

-Mi manchi seccatura....- sussurrò alla foto prima di riporla nuovamente sul comodino. Chiuse gli occhi e si addormentò con la sua idea, forse la più pazzoide, per la testa.....

 

                                                                                               *************

 

Il giorno dopo, Shikamaru si svegliò con ancora la sua idea in testa.

Prese distrattamente un pantalone dell'armadio, una maglia verde e la giacca verde. Si vestì velocemente e uscì di casa senza neanche salutare i suoi genitori.

Arrivò tutto trafelato davanti al palazzo dell'Hokage e percorse tutti i 200 gradini, fino ad arrivare alla porta di Tsunade.

Prese un lungo respiro e bussò.

-Avanti- disse la voce autoritaria di Tsunade dietro la porta. Shikamaru entrò e disse:

-Buon giorno, Hokage-sama-

Tsunade lo guardò e sorrise.

-Ciao Shikamaru. Hai bisogno di qualcosa?-. Perfetto, ormai c'era dentro. O la va, o la spacca.

Annuì sconfitto e rivelò il suo piano

-Vorrei che mi dia il permesso di allontanarmi qualche giorno da Konoha- disse

-Per andare dove?- chiese ancora l'Hokage

-A Suna- disse il ragazzo aspettandosi un categorico No! come risposta

-Non c'è nessun problema. Vai pure-disse invece Tsunade guardando fuori dalla finestra.

Shikamaru era rimasto basito. Ma allo stesso tempo era felice, perché così sarebbe andato dalla sua Temari.

-Grazie mille, Hokage-sama-. Stava per andarsene, ma Tsunade lo fermò

-Già che vai li, potresti dare a Gaara il rapporto sulla scrivania?-

Brutta vecchiaccia.

 

                                                                                                *************

 

Il viaggio nel deserto durò tre giorni. Ma ne era valsa la pena.

In lontananza, vide finalmente Suna, illuminata dalle numerose stelle di quella sera. Shikamaru sorrise

-Sono arrivato, seccatura-

 

                                                                                                  **************

 

Temari era nel suo letto, ancora sveglia. Era da tre giorni che non faceva altro che pensare a Shikamaru. Gli mancava il suo CryBaby, più di ogni altra cosa.

Gli mancava il suo fare svogliato, gli mancavano i suoi sbadigli e i suoi ragionamenti, a volte stressanti. Ma gli mancavano anche i suoi sorrisi sinceri, i suoi abbracci, il suo profumo e come la chiama Seccatuta.

Sorrise tristemente, mentre una lacrima solitaria uscva dal suo occhio destro. La asciugò con un movimento stizzito, e cercò di addormentarsi.

-Ehi...seccatura...-

Ad un certo punto si sentì chiamare. Una voce maschile, molto conosciuta

-Shikamaru....-sussurrò alzandosi dal letto.

Il ragazzo era sul balcone della camera di Temari, proprio davanti al letto della ragazza. Bussò sul vetro, mentre un sorriso spuntò sulle sue labbra.

Temari lo vide e gli aprì, sorridendo come non aveva mai fatto. Shikamaru era andata a trovarla! Nonostante tutti quei chilometri che li separavano.

Appena Shikamaru entrò in camera di Temari, l'abbracciò con tutte le forze che aveva, posando la testa nell'incavo del collo della ragazza. Lei gli accarezzò i capelli legati nello stretto codino.

-Mi sei mancata tanto-sussurrò Shikamaru al suo orecchio, provocandole un brivido. Lei sorrise e disse:

-Ma sono passati solo tre giorni-. Lui si staccò dall'abbraccio e la guardò fisso negli occhi

-Si ma per me sono un'eternità-. Lei sorrise ancora e lo baciò sulle labbra. Fu un bacio dolce e pieno di passione, un bacio che l'avrebbe fatto restare li per un bel po'.....

 

                                                                                                  ****************

 

Il giorno dopo, Shikamaru si svegliò con la testa di Temari sul suo petto. La notte prima era stata fantastica. Ugnuno aveva avuto bisogno dell'altro, quella notte.

Solo nel momento in cui buttò l'occhio sui suoi pantaloni per terra, notò il rapporto che doveva dare a Gaara. Cercò di alzarsi, ma Temari mugolò contrariata abbracciandolo nella dormiveglia.

In fondo....Gaara poteva aspettare!

 

 

 

 

Nota dell'autore:

Ciauuuuuuu!!!

Questa è la mia prima FF su Naruto e spero vi sia piaciuta.

Che belli che sono i miei Shikamaru e Temari!!!! Sono la mia coppia preferita *.*
Lasciatemi tanti commentini!!!!