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Autore: Stayweird_    27/06/2013    4 recensioni
Questa storia è ispirata al video Back to december di Taylor swift e parla di una ragazza (Taylor) con una vita normalissima fino a quando non fa un sogno, dove vi è un ragazzo... Può un sogno cambiarvi la vita? O farvi innamorare a prima vista di una persona?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok premetto che questa è la prima storia che pubblico, non è molto lunga perchè come prima storia non volevo esagerare :P Comunque spero che vi piaccia :)
P.S: ho praticamente scritto tutta la storia ascoltando Back to december e credo che leggerla con la canzone di sottofondo renderebbe tutto più bello (O almeno spero xD)


BACK TO DECEMBER
 
Mi trovavo in una città. Stava nevicando ed ero affianco ad un ragazzo.
"Ti piace questo posto?"- Disse lui
"Certo che mi piace"-Risposi io senza pensarci un attimo.
Arrivammo su una panchina e ci sedemmo, potevo sentire la neve che mi cadeva sul viso, si è vero, faceva freddo ma non mi importava perchè con lui mi sentivo al sicuro. Aveva dei grandi occhi azzurri, come il mare,i capelli biondo cenere, un sorriso stupendo, il più bello che abbia mai visto e la pelle chiara, forse anche più della mia. Lui parlava ma io non riuscivo a sentire nulla, vedevo solo l'azzurro dei suoi occhi, niente da fare mi stavo innamorando.... (ogni riferimento a Keaton Stromberg è puramente casuale xD)
"Taylor! Taylor! Svegliati, farai tardi a scuola!" -  Gridò una voce. Impiegai molto tempo per capire che quella voce era mia madre e che tutto questo era solo un sogno. Inutile negare che era stata una profonda delusione scoprire che quel ragazzo era solo frutto della mia  immaginazione. Mi alzai dal letto e guardai il calendario. Era il 31 di gennaio, l'ultimo giorno di un'altro dei soliti monotoni mesi dell'anno. Per tutto il tragitto da casa verso la scuola non feci altro che pensare a quel ragazzo. Si può essere innamorati di un ragazzo che è frutto della propria immaginazione? A quanto pare sì...  Arrivata sotto scuola vidi la mia amica Hilary che mi aspettava come sempre, era felice e potevo anche immaginare il perchè: sicuramente aveva visto il suo adorato Mark. 
"Non puoi capire cosa è successo!" - Disse lei. Io non avevo intenzione di starla a sentire, nemmeno un pò. Sentivo la sua voce ma non capivo assolutamente niente... Suonò la campanella e io mi catapultai in classe perchè non volevo ascoltare nessuno, almeno non oggi. 
"Strano, la professoressa sta parlando con la preside. Chissà che cosa è successo?"- Disse Stefany,una mia compagna di classe. Quando la professoressa entrò in classe al suo fianco vi era un ragazzo, aveva un'aria piuttosto familiare... 
"Buongiorno ragazzi! Questo è un vostro nuovo compagno di classe, si chiama Oliver." - Disse la professoressa rivolgendosi alla classe. Oliver si sedette davanti a me e ad Hilary. Io continuavo a fissarlo e dopo pochi minuti realizzai che era il ragazzo del sogno, insomma aveva lo stesso stupendo sorriso con quelle fossette magifiche, quegli occhi azzurri e i capelli... Era una cosa incredibile e da una parte abbastanza triste perchè io lo avevo già visto e lui non sapeva nemmeno chi ero.
Arrivata la ricreazione non esitai e mi presentai ad Oliver. Lui sorrise e mi strinse la mano. Aveva la stessa voce del sogno e lo stesso sguardo, volevo morire, era troppo bello per essere vero... 
Le ore passavano e io stavo con lo sguardo fisso su di lui senza che se ne accorgesse. Uscita dalla scuola mi diressi verso casa e mi accorsi che lui stava dietro di me e aveva l'aria confusa. 
"Dove devi andare?"- Gli chiesi io, arrossendo più di un pomodoro.
"Mi prendi in giro se ti dico che non ne ho idea?"- Disse lui sorridendo. 
"No, no non ti preoccupare. Se vuoi, puoi fare la strada con me, almeno non sei solo"- Dissi io ridendo tra me e me.
"Certo, mi farebbe piacere"- Rispose subito lui.
Camminammo e parlammo per ore ed ore.Era come se lo conoscevo da un'eternità e avevo l'impressione che per lui era la stessa cosa. Era ora di andare a casa, così a malincuore lo salutai e entrai in casa. Lui ricambiò il saluto e mi sorrise... Per tutta la giornata pensai solo ed esclusivamente a lui.

I mesi passavano e io ed Oliver ci conoscevano ogni giorno di più, eravamo diventati migliori amici, o almeno credo... Le nostre famiglie si conoscevano oramai e noi ci vedevamo praticamente sempre...
Era dicembre, nevicava e lui mi portò in un posto. Realizzai subito che quello era il posto del mio vecchio sogno. Sentivo la neve sul mio viso e non avevo freddo. Ci sedemmo sulla panchina quando ad un tratto tutta la felicità svanì e lui diventò serio.
"Ti devo parlare..."- Disse lui con una voce strozzata. 
"Vedi oramai è da un'anno che sono in questa città e mi trovo benissimo,ho trovato te e non potevo chiedere di meglio... "-La sua voce si faceva sempre più triste
"Dai continua!"- Dissi io incuriosita e allo stesso tempo preoccupata.
"Mio padre ha trovato un lavoro fuori città, anzi praticamente dall'altra parte del mondo. Stanotte ci trasferiamo..."-Disse lui con gli occhi lucidi.
Io non riuscii nemmeno a parlare, la neve continuava a scendere e iniziavo a sentire il freddo.
"Mi dispiace davvero tanto, ma alla fine siamo nel 21° secolo possiamo sentirci tramite messaggi,e-mail e altri mezzi..."-Ribatte lui cercando di sdrammatizzare.
"Ma non potrà mai essere la stessa cosa..."-Dissi io con gli occhi lucidi.
Lui non aveva più parole così mi abbracciò,la neve aumentava,le lacrime scendevano e il dolore si faceva sempre più intenso. 
"Ora devo andare, ma credimi questo non è un addio..."-Disse lui con le lacrime agli occhi.
Prima di andare via mi diede una lettera e mi disse di aprirla solamente quando ero a casa. Io lo salutai da lontano, più si allontanava e più capivo cosa stavo perdendo...
Arrivata a casa aprii la lettera:
Cara Taylor, quella mattina del 31 gennaio, quando mi sono svegliato non avrei mai immaginato che ti avrei incontrato. Tutto è cambiato da quel giorno e devo confessarti che mi sei sempre piaciuta, te lo posso dire solo ora, non ho mai avuto il coraggio di dirtelo e ora che me ne vado spero che tu non riderai di questo... Non ti dimenticherò mai e spero che tu faccia lo stesso. Grazie di tutto.
Oliver
Appena chiusi la lettera mi misi a piangere e corsi sotto casa sua  per dirgli che io ricambiavo... Ma lui era già partito. Era troppo tardi oramai...
 
Sono passati un pò di anni da allora, ora vado all'università sempre nella mia solità città. Non ho smesso di pensare a lui, non me lo sono dimenticato.La sera dopo che lui è andato via non ho dormito,piangevo e mi chiedevo se lui faceva lo stesso. Oggi è il 20 dicembre e nevica come allora, passando da quel fantastico sentiero mi sembra di rivivere quel momento, mi sarebbe piaciuto dirgli quello che provavo, mi dispiace molto per quella notte perchè non ho fatto in tempo a raggiungerlo... Ho sempre voluto ritornare indietro a quella sera di dicembre...
  
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