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Autore: Grifona    27/06/2013    1 recensioni
Per ogni senso (olfatto, vista, tatto, udito e gusto) Scopius nota o "sente" qualcosa in Lily, secondo la figura retorica del climax.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rubeus Hagrid, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Di Lily e Scorpius'
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I CINQUE SENSI

 

OLFATTO

Scorpius era nel corridoio con Albus. Stavano andando in Sala Comune. Ad un certo punto arrivò Lily, che informò Albus del fatto che si sarebbero incontrati con i genitori la settimana seguente ad Hogsmeade. Scorpius sentì il suo profumo. Profumava di vaniglia e miele.

Aveva una fragranza stupenda, Scorpius ne rimase estasiato e gli girò la testa da tanto che gli piaceva quell'incredibile profumo.

 

VISTA

Quel giorno faceva molto caldo. Scorpius andò in biblioteca e lì trovò Lily. A causa del caldo improvviso Lily non aveva le calze, e la gonna, un po' troppo alzata, lasciava scoperta una buona parte delle cosce. La camicia, portata senza cravatta, aveva un bottone sbottonato di troppo che lasciava intravedere la piega del seno. Lily stava leggendo ed era completamente assorta. Portava i capelli rossi legati in una coda alta, da cui uscivano alcuni ciuffi ribelli. Scorpius si sentì in colpa: non doveva guardarla, almeno non in quel modo.

Ma rimase, ancora una volta, estasiato da lei e, ancora una volta, gli girò la testa di fronte a Lily.

 

TATTO

Fuori il tempo era bellissimo. Scorpius decise di andare a trovare il suo amico Hagrid. Quando arrivò trovò Lily già lì e ne fu contentissimo, ma fece finta di pensare il contrario, come al solito. Quando uscirono, insieme “purtroppo”, stava diluviando. Lily diede la mano a Scorpius e, sotto la pioggia, corsero insieme verso il castello. La sua pelle morbida e liscia come quella di un bambino stringeva delicatamente la mano di Scorpius. La sua mente era libera dai pensieri e voleva solamente godersi quel momento. Arrivati al castello erano bagnati fradici.

“Scorpius, non mi sento bene” disse Lily, effettivamente stava tremando.

“E' l'ultimo dei miei pensieri” rispose Scorpius e TAC! La magia che si era creata svanì. Scorpius si odiò per quella risposta. Improvvisamente Lily crollò, le gambe non la tenevano più. Molto probabilmente quei primi tre mesi di allenamenti intensivi di Quidditch e la pressione, che si infliggeva da sola, per il rendimento scolastico l'avevano stremata. Il suo fisico non aveva più retto. Scorpius le sentì la fronte: era bollente. Si ritrovò da solo, a ora di cena, nei corridori nei corridoi meno frequentati di tutta Hogwarts, con la ragazza che amava che stava male. Boh. La prese in braccio, il suo profumo lo invadeva e sentiva la sua pelle bagnata sul proprio corpo. La portò fino alla sua stanza nella torre di Grifondoro. Lei intanto era in confusione: non era del tutto lucida. In camera sua, le tolse il mantello, il maglione e le scarpe, ma Lily non poteva andare a letto con la camicia e la gonna fradice e Scorpius lo sapeva bene. Sapeva che non avrebbe dovuto farlo... Che non aveva il diritto... Che Albus lo avrebbe ammazzato... Che avrebbe sporcato la sua anima pura... Ma... La spogliò. Le tolse la cravatta, la camicia, la canottiera, la gonna e le calze. L'asciugò e, mentre strofinava delicatamente l'asciugamano, sentì la sua pelle al tatto e ne era estasiato.

“Non dovresti approfittarti delle ragazze in difficoltà” disse Lily, ma sapeva che da sola non avrebbe avuto la forza di fare niente e lo lasciò fare. Lily però si meravigliò del fatto che non l'avesse circuita, ma solo aiutata.

Quando fu asciutta Scorpius le mise una maglietta a maniche lunghe e un paio di pantaloncini che trovò nel suo armadio. Poi le rimboccò le coperte, le diede un bacio sulla fronte e andò, molto in ritardo, a cena.

Quei contatti, quell'energia che era stata scatenata durante quei contatti lo avevano lasciato, ancora una volta, estasiato e gli avevano, ancora una volta, fatto girare la testa.

 

UDITO

Dopo una settimana Lily non stava ancora bene. Era davvero KO. Scorpius e Al la andavano a trovare ogni giorno, Al anche più volte al giorno. Un giorno Scorpius ci andò senza Al.

“Ciao Lils”

“Ciao Scorp”

“Come stai?”

“Meglio. Sai, mi ricordo di quel giorno in cui mi sono sentita male. È stato bellissimo e ti voglio ringraziare”

“Figuriamoci, dovere. Anche per me è stato bellissimo”

“Beh, mi hai stupito molto”

“Ah... la mia anima da dongiovanni si è smentita!”

“Eh si”

Ci fu un silenzio imbarazzante, poi Lily continuò.

“Penso che quattro anni di litigi e insulti bastino e avanzino”

“Sì certo, penso anche io”

“Non ho più voglia di litigare ogni santo giorno che Merlino manda in terra quando potremmo essere amici”

Nella voce di Lily si sentì una nota di tristezza.

“O qualcosa di più”

“Cos'hai detto Scorp?”

Scorpius non sapeva cosa dirle: lei era la sua peggior nemica, la odiava profondamente... Ma negli ultimi sei mesi l'aveva vista sotto una luce completamente diversa. Gli era apparsa come un portento: era una ragazza dal carattere e dall'animo forte, sempre allegra e felice, a Quidditch era la migliore e... era bellissima. E ora non sapeva cosa dirle. Insomma, lui era molto orgoglioso e confessare i suoi sentimenti era molto difficile... TROPPO.

“Oh... niente”

“Il tuo orgoglio predomina sempre in te e di solito anche in me. Ma questa volta voglio essere io la più forte. Insomma... tu sei odioso, insopportabile, vanitoso, antipatico e incredibilmente orgoglioso. Io ti ho odiato fin da quando venivi a casa nostra per vedere Al”

“Beh... grazie”

Quelle parole furono come una coltellata, come un veleno per Scorpius.

“Però...”

“C'è un però?”

“Certo che c'è... ed è enorme”

Scorpius sorrise.

“Tu sei impossibile, un casino, un uragano, non ne combini una giusta e sei troppo orgogliosa”

Un lampo di tristezza velò gli occhi di Lily.

“Però...”

“C'è un però anche per me?”

“Oh certo, è più grande di quanto pensi”

Lily sorrise, prima di sentire nuovamente la voce di Scorpius.

“Quindi beh... visto che ci sono dei però... Lily Luna Potter vorresti essere la mia ragazza?”
“Si Scorp”

Erano entrambi felicissimi, Scorpius non sapeva proprio cosa fare o dire.

“Beh... sai sono troppo felice per dire qualcosa di sensato”
“Io vorrei specificare quel però”
“Dimmi”
“Beh insomma... non so cos'ho bevuto per dirtelo... però sei straordinario”

“Però sei fantastica”

“Ora è meglio se vai a cena”

Era diventata rossa per l'imbarazzo.

“Si certo. A domani, Lils”

“A domani, Scorp”

Scorpius aveva realizzato il suo desiderio. Era rimasto estasiato, ancora una volta, dalle parole di Lily e, ancora una volta, gli era girata la testa.

 

GUSTO

Finalmente Lily era guarita. Quel giorno il sole splendeva e, molto stranamente, né Lily né Scorpius avevano compiti per il giorno successivo. Potevano stare fuori tutto il pomeriggio, scherzare nel parco e fare a gara a chi trovava per primo il Boccino. Però -perchè un “però” c'è sempre, nel bene e nel male- erano entrambi in punizione! Beh, in realtà erano spesso in punizione. Questa volta avevano fatto scoppiare i calderoni e le provette nell'aula di Pozioni. E così, in quel pomeriggio di sole, dovevano lucidare i trofei nella Sala dei Trofei! Almeno però erano insieme. Dopo pranzo si diressero verso la Sala e cominciarono. Grazie ad un incantesimo “Gratta e Netta” ben eseguito i trofei furono lucidati in men che non si dica. Alle 14:30 erano già nel parco che chiacchieravano e scherzavano insieme. Ad un certo punto Lily inciampò in una radice e cadde. Fortunatamente non si fece niente. Scorpius la aiutò ad alzarsi poi la prese per i fianchi, la avvicinò ad una quercia e la guardò.

“Che cosa stai facendo?”
“Ti sto guardando. Sei stupenda.”

“Anche tu” disse piano lei.

Lui le accarezzò i capelli e giocò con i suoi boccoli.

Poi, lentamente, con una mano appoggiata alla grande quercia e l'altra sulla schiena di Lily, Scorpius la baciò teneramente. Lei intrecciò le mani dietro al suo collo e rispose al suo bacio. Quel bacio all'inizio casto si trasformò in qualcosa di molto meno platonico. Fu un bacio stupendo, come non era mai accaduto prima a nessuno dei due. Entrambi provarono emozioni fantastiche: la dolcezza, l'amore, la vera e pura passione fisica. Lui sentì il sapore di Lily: sapeva di fragole, miele e vaniglia; aveva il sapore più buono che Scorpius avesse mai sentito. Quando il bacio finì Scorpius era, ancora una volta, estasiato da Lily e, ancora una volta, gli girò la testa.

Scorp, sarebbe troppo dirti << ti amo >>?”

Sarebbe troppo dirti << anche io >>?”

  
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