Nota prima di cominciare: parlano a turno, a cominciare da Will. Il Times New Roman è di Will, il Verdana di Elizabeth, Il Georgia per le parole ed i pensieri che esprimono assieme.








Bellissima come sei sempre stata, fiera e selvaggia, indomita, così simile ad una leonessa, eccoti, sul ponte della nave, un braccio teso a sostenerti, la mano attorno alla fune, l'altro a indicare il nostro nemico, e forse, la nostra ultima battaglia. Ma le tue parole, mia amabile guerriera, infiammano non solo il mio cuore, ma quello di ognuno. Tutti i pirati ti seguiranno oggi.
Tutti guarderanno a te con trepidante fiducia, loro punto di riferimento, ma sarò io a seguire le tue mosse, per proteggerti. Perchè nulla mi sarebbe la morte a confronto, se ti perdessi.

Non ho più un padre, mia madre l'ho perduta tempo fa. Credevo di poter conciliare la vita agiata alle avventure che sognavo, ma mi rendo conto, tardi, che erano sciocche fantasie.
E che, se anche non avessi voluto tentare la sorte, quando la mano del destino cala su di te, non puoi sottrarti, che tu sia ricco, o povero, che tu sia fabbro o re.
Ed eccomi quindi dove tante volte ho sognato d'essere, nelle mie fantasie infantili: sulla prua d'una nave, ad incoraggiare con le mie grida una nutrita flotta di pirati - pirati! che ascoltano una donna! ascoltano ME!

Tace la sua voce e le bandiere sono alte, il vento in poppa, gli uomini pronti.
Davanti a noi, l'ultima vera guerra. Con noi, solo speranze.

Si alza il vento mentre questi uomini, compagni, che posso riconoscere per nome anche nel buio, questi, che sono ormai miei amici, si preparano. Hanno paura, lo so, ma è il sangue che li spinge a lottare, e lo faranno. Anche per me. Tra tutti, lui...

Vedo i suoi occhi che mi cercano e non manco di rispondere al loro richiamo. Tu, piratessa aristocratica, nobile tra i filibustieri, avresti dovuto essere mia sposa, lontano da qui, ma non è tempo per noi di essere sereni ancora. Eppure non manca un solo battito il mio cuore, quando il mio sguardo ti sfiora. Mia, mia Elizabeth...

Quando si è messo in moto tutto questo? Quando hai sfidato il tuo odio per i pirati e accanto al peggiore di loro mi sei venuto a salvare? Quando Calypso si è ricongiunta al mare conscia che il suo amore l'aveva tradita? O molto, molto tempo fa, quando bambina ti promisi che avrei vegliato su di te?
Quand'è accaduto, Will, che sono stata inesorabilmente tua per sempre?

Le onde s'infrangono sui bordi della Perla. Siamo pronti, stiamo andando incontro a ciò che ci spetta. Non mi è di peso l'idea di battermi, se non fosse che devo allontanare lo sguardo da te troppo spesso finchè il mio avversario non cade. E non sai che gelo, che morsa terribile mi affera saldamente il cuore nel petto, al pensiero che potrei, in un sitante, perderti di vista e ritrovarti morente l'attimo dopo. Elizabeth. Elizabeth...

Mi infondi coraggio e dolore quando mi fissi così, amore mio. Sento che potrei battermi contro tutti i soldati della Marina, solo per te, soltanto per noi, ma è la bruciante paura di non averti al fianco che mi spezza, e l'immagine d'una tua ferita mi oscura la vista e ottenebra la mente... Non lasciare che alcuno ci divida, non permettere che ci allontanino, anche mentre, spade alla mano, lottiamo per la vita.
Non lasciarmi, solo non lasciarmi.


...


"Elizabeth! Vuoi sposarmi?"

E mi trema ancora il cuore a sentire questa domanda, che pure mi hai posto non troppo tempo fa! Cosa importa se è nell'esatto momento in cui tutti sguainano le spade che la ripeti! Lo sai, lo sai da tempo, che sono tua...

"Barbossa! Sposaci!"

La tua scelta coincide con la mia, e lo sapevo, ma lo speravo, perchè per molto tempo ho creduto, pazzo, che avessi cambiati idea... Elizabeth...

"Puoi baciare..."

Lo aspetto da tanto...

"Puoi baciare..."

Le tue labbra, mia sposa...

"E baciala!"

Non è che un intero attimo di quiete e pace, nessun suono, nessun grido, nulla se non noi, soltanto noi, io e te, assieme, finalmente, veramente noi due, nient'altro che due anime in perfetta unione, finchè avrò vita, fino alla morte, Elizabeth, Will, siamo... soltanto... noi.


...


La spada, fredda e crudele, glaciale come una condanna, penetra il mio cuore mentre spezza il tuo...

Dove sono i tuoi occhi, il tuo viso, mentre mi sento attraversare dal gelo?...

Ti corro accanto e ho la tua mano nella mia, ti tengo, non lasciare la mia mano, non lasciare me...

Elizabeth...

Guarirai, andrà bene, Calypso ci aiuterà, o lo farà Jack, Barbossa sa certo cosa si può... fare... Will...

Non voglio lasciarti, tienimi con te...

Non andartene, guardami, guardami...

Il tuo viso, non... triste, sei disperata, non farmi andare dove non posso vederti, dove non posso toccarti...

Guardami, Will, devi guardarmi, devi restare!

Non posso lasciarmi andare... non devi... non voglio, non ora, ora che... sei mia...

Will, rimani, Will, rimani, Will!


...


Che mi resta?... Chi mi resta da... per cosa devo lottare ora?...
Ti ho perduto. Che cosa c'è che posso fare, adesso? Chi rimane?


...


Rivedo i tuoi occhi prima che l'acqua finisca di aprirsi sopra di noi. Sei là ad aspettarmi, lo sento. E mi volto...

Sento l'Olandese tornare in superficie, e rammento tutto, e capisco, prima ancora di saperlo davvero, che sei di nuovo qui. E mi volto...

... verso di te.


*Due sguardi in perfetto accordo, si intrecciano, avvinghiandosi con forza estrema, ed indissolubili come fusi nell'oro*


Combattiamo questa battaglia.

Vinciamo l'ultimo ostacolo.

Siamo ancora qui...


...


"E' sempre appartenuto a te. Lo terrai al sicuro?"

Come se potessi mai pensare di fare altrimenti, mio sposo...

Non mi lascerai mai, dovunque andrò, per qualunque mare io navighi, che sia lontano o vicino, ti avrò negli occhi e nell'animo. Non sto andando via, nè tu stai rimanendo qui. Ognuno dei due è con l'altro. Ognuno di noi ha l'altro.

Ti aspetterò, Will... mi ritroverai dove sono ora...

"Tieni gli occhi puntati sull'orizzonte."

Promesso, Will.

Elizabeth...

Will...


...


Un bagliore verde, il suono delle onde, il rosso tramonto... il battito del tuo cuore.


...

...

...

Il sole sorge, sopra di noi la notte si arrende alla venuta del giorno... e con le prime luci, arriverai anche tu... di nuovo... finalmente... con me... e tuo figlio... solo noi, solo noi... soltanto, sempre, noi.


*Perchè è condanna del capitano navigare dieci anni e scendere a terra un giorno soltanto. Ma dipende da com'è quel giorno.*






NdA: Ok, dunque, premesso che l'ho scritta in tipo 40 minuti con la colonna sonora relativa in sottofondo, perciò non è granchè di tecnica e stile...
Io ho una teoria tutta mia su come effettivamente sia andata dopo: volete saperla? Beh, se state leggendo, deduco di sì ^.^
Ebbene, avete presente come Davy Jones possa andare da una nave all'altra senza scendere a terra? Ecco. Ora, se Elizabeth prendesse una nave e andasse al largo, o dal tramonto all'alba, o dall'alba al tramonto, Will ci sarebbe. In fondo il "Traghettatore" traghetta solo in uno di questi due momenti: o da quando cala a quando sorge il sole, o viceversa. Ergo, sì, non può scendere dalla nave, ma non deve traghettare, perciò può fare comunque come Davy Jones e spostarsi da una nave all'altra, e in questo caso, Will potrebbe raggiungere Elizabeth ogni giorno... Non sulla terra, ma chi se ne importa? L'importante è stare assieme...
So che è una teoria degna di una che si fa troppe paranoie, ma lasciatemi sperare che non siano condannati davvero a vedersi una volta ogni dieci anni! ç.ç In fondo è un film Disney! Sognare è lecito... Grazie mille a tutti!!!
A.N.