Salve
a tutti! Questa ff è
piuttosto triste e scrivendola mi sono intristita un po’
anche perché adoro
Vegeta.
Ma
spero che comunque vi
piaccia e recensite!
Era
l’alba alla capsule co.
Una
donna dai capelli blu
dormiva.
Poco
dopo, però, aprì
gli occhi .
Strano
si era svegliata più
presto del solito…si alzò e qualche secondo dopo
ne ricordò il motivo… quel
giorno aveva un compito da sbrigare, il peggior compito che potesse
esistere.
Qualche
giorno fa , infatti, si
era verificata la tragedia: il grande principe
dei Sayan, il suo unico amore, Vegeta era morto.
Se
ne era andato, senza
lasciare traccia.
Da
mesi suo marito
aveva iniziato a sentirsi male e
nel corso del tempo non aveva fatto che peggiorare.
Sapeva
che di lì a poco
sarebbe quel
momento, ma aveva cercato
di convincersi del contrario.
Aveva
provato a non crederci…
Fino
ad allora non era
riuscita a conservare alcuno effetto personale di Vegeta, non aveva
nemmeno
osato entrare nella loro camera da letto.
In
quella settimana aveva
deciso di dormire nella stanza degli ospiti.
Ogni
oggetto di Vegeta le
dava infinita tristezza.
Ma
oggi , facendosi coraggio,
aveva voluto provare.
Chiuse
gli occhi per
trattenere le lacrime e , dopo un respiro profondo, aprì la
porta. Erano lì,
tutte le cose di Vegeta erano lì, come lui le aveva lasciate.
La
donna sconvolta entrò
nella stanza dove lei e suo marito avevano passato tante notti.
Dove
avevano concepito le
cose che amava di più al mondo, i suoi figli.
Il
suo comodino, i suoi
vestiti, la sua schiuma da barba, il piccolo mondo di Vegeta era
racchiuso in
quei semplici oggetti.
Si
avvicinò all’armadio dove
era custodita la sua tuta da combattimento, quella con cui si era
allenato
giorno e notte per superare Kaharoth, il suo amico Goku.
La
sfiorò.
Dai
suoi occhi blu tante
piccole gocce iniziarono a scendere sulle gote.
Non
poteva…non poteva farlo…
non poteva rinchiudere in una semplice scatola l’intero mondo
di Vegeta.
Con
quel gesto avrebbe reso
ufficiale che suo marito non era più con lei…
Che
era se ne era andato e
non sarebbe tornato.
Strinse
più forte la tuta,
cercando di trarne sicurezza, quella che gli dava, di solito, il
marito.
Cominciò a scrollarla e a inondarla di lacrime.
Perché?
Perché
era successo?
Perché?
Come avrebbe potuto
vivere senza Vegeta?
Senza
la persona che amava di
più?
Continuò
a ripeterselo per
vari minuti, finché senza accorgersene dal capo di
abbigliamento cadde
qualcosa… una lettera.
La
donna spostò lo sguardo
verso il pezzo di carta e, stropicciandosi gli occhi, lo prese.
Era
la scrittura di Vegeta…
sulla busta vi era scritto “Per
Bulma”.
La
turchina la strinse tra le
mani, poi facendosi
coraggio strappò
l’involucro e cominciò a leggere.
Cara
Bulma,
sono
io, Vegeta.
È
da un po’ di tempo che ormai ho paura.
Non
mi era mai capitato prima.
Se
qualcuno me lo avesse detto qualche anno fa non ci avrei creduto.
Io,
il principe dei Sayan, ho paura.
Ma
vedi non è la paura che si prova di fronte a qualcosa di
concreto, a un
nemico impossibile da battere.
Stavolta
ho paura di morire…
Non
mi preoccupo per me o di quello che troverò
nell’aldilà.
L’unica
cosa che realmente mi preoccupa sei tu, mia moglie.
Per
questo ti scrivo tutto questo… tutto quello che nella mia
vita non ho saputo
dirti.
Quando
ti ho conosciuta, non ho mai pensato che saresti stata la donna con cui
avrei
passato la vita, anzi ti consideravo solo un’umana da
eliminare.
Non
destavi alcun interesse in me.
Quando
però ho cominciato a conoscerti, a vederti, a vivere nella
tua casa, ho capito
che dentro di te c’era qualcosa di diverso…
Qualcosa che mi rendeva strano, che
mi rendeva innamorato.
All’inizio
non potevo credere che io, il principe dei Sayan provassi sentimenti di
affetto.
Fino
alla tua comparsa nella mia vita, non avevo mai provato qualcosa simile
all’amore.
Non
riuscivo a spiegarmene il significato…
Non
capivo perché persone decidessero di passare
il resto della vita insieme .
Non
capivo perché si confidassero, o perché donassero
la loro vita nelle mani di
qualcun altro. Che senso poteva avere?
Ma
una volta incontrata te, ho guardato tutto con una luce nuova.
Sono
riuscito ad abbassare le difese, a parlare, a lasciarmi andare
perché solo con
te riuscivo a sentirmi felice.
Ma
non una felicità che si prova dopo aver ucciso un nemico,
una felicità che ti
inonda completamente da capo a piedi, una felicità che ti
cambia la vita.
Tu
,Bulma, hai cambiato la mia vita.
Molte
avventure ho vissuto insieme a te e quante difficoltà
abbiamo superato.
Nel
bene e nel male siamo riusciti a stare insieme…
Grazie
Bulma, e tutto quello che ho da dirti.
Grazie
per avermi dato i figli che oggi sono la cosa più bella che
ho.
Grazie
per avermi amato nonostante il mio comportamento austero.
Tu
sei stata in grado di sciogliere il cuore del principe dei Sayan, di
rendermi
l’ uomo felice più felice del mondo.
Grazie
Bulma.
Ti
amerò per sempre.
Tuo,
Vegeta, principe dei Sayan
Una
lacrima scivolò sulla
carta, ma stavolta Bulma era stranamente risollevata.
Dopo
quella lettera, aveva
capito che in fondo che Vegeta avrebbe sempre vissuto nei suoi ricordi
e che
non l’avrebbe mai lasciata.
Nessuno
sarebbe mai riuscito
a separarla dal suo principe… mai.
Suo
marito sarebbe sempre
rimasto nel suo cuore.
Riguardò
la lettera ancora
una volta.
Uscendo
dalla stanza con in
mano un grande scatolone disse “Anch’io ti
amerò per sempre, Vegeta”.
Grazie
a tutti per la lettura
e una cosa: per rendere possibile la morte di Vegeta prima di quella di
Bulma, ho dato alla
durata della vita di
Vegeta quella di una persona normale, non di un Sayan.
Grazie
per l’ascolto e ciao
a tutti!